martedì 8 settembre 2020

pc 8 settembre - ASSEMBLEA A PANETTERIA OCCUPATA "NESSUNA MULTA DEVE ESSERE PAGATA". Report dello Slai Cobas sc Milano

Discreta partecipazione, 40 compagne e compagni, all’assemblea pubblica “Nessuna multa deve essere pagata”, che ha fatto seguito ad alcune assemblee “operative/informali”, tese ad unire le varie realtà e singoli colpiti dalle multe, iscrivendosi alla mainlist multati.organizzati@gmail.com. Diciamo subito che erano più le assenze che le presenze. Presenti oltre a Panetteria Occupata; Carc; cs Boccaccio, Baronata, GTA; Slai Cobas sc Milano; e singoli/e compagni/e di varie realtà, che in maggioranza non sono intervenuti, oltre un avvocato/praticante. Mancavano tante realtà, sindacali e di movimento, o singoli che comunque hanno ricevuto le multe.
L’assemblea è stata aperta da una breve introduzione dei compagni di Panetteria, che di fatto ha sintetizzato il documento/appello, spiegando le ragioni di una risposta collettiva contro le multe come parte dell’attacco alle lotte durante l’emergenza covid, del governo (con la scusa del non rispetto delle norme anticovid) che hanno colpito forze politiche, sociali, sindacali, sanità, lavoratori, singoli “cittadini”, a fronte del peggioramento delle condizioni di vita – lavoro. E come questo abbia colpito da Milano a Napoli, da Torino a Roma, e in tutta Italia. Sono state ricordate le date di queste multe: 25 aprile (portare un fiore alle lapidi dei partigiani); 27 maggio (mobilitazione contro la regione); 7 giugno (mobilitazione black lives matter); 20 giugno (mobilitazione di movimento). È stato evidenziato come queste multe hanno mostrato, anche, l’aspetto economico, ovvero fare cassa da parte del governo. Con l’apporto di contributi tecnici/legali, si è evidenziato come queste multe abbiano colpito anche chi quei giorni non era presente; come la digos che aveva fatto gli “accertamenti” abbia appaltato le notifiche alla polizia stradale e, come si è visto attraverso l’accesso agli atti, abbiano usato il termine “soggetto conosciuto” senza averlo identificato. È stato messo in risalto il fatto negativo che alcuni, ma anche realtà organizzate hanno deciso di pagare le multe per usufruire dello sconto. Poi si è dato risalto alla necessità di iniziative pubbliche sia verso luoghi istituzionali, prefettura, che verso organi d’informazione, che verso quartieri e luoghi di lavoro. Si è detto di collegarsi con altre realtà che già hanno iniziato questo percorso (esempio i disoccupati organizzati di Napoli). Infine si è deciso un primo presidio per il 12 settembre in prefettura.
L’intervento dello Slai Cobas sc Milano: 1) è utile il lavoro fatto dagli avvocati, perché offrono spunti per allargare la denuncia e raggiungere realtà e singoli lontani dalle nostre zone di intervento. Ma l’aspetto principale è politico e lo dicono le stesse date e cosa è stato realmente sanzionato: l’antifascismo, le lotte dei lavoratori, del diritto alla casa, l’antirazzismo. Quindi le multe non vanno pagate per queste ragioni; 2) Vanno bene le iniziative verso le istituzioni, ma devono essere costruite, principalmente, denuncia/iniziative verso proletari e lavoratori. E vanno fatte in giorni lavorativi e non di sabato; 3) Che è giusto collegarsi con realtà come Napoli; il problema è nazionale e quindi, mentre si cerca di raggiungere quante più realtà milanesi, si lavori per un coordinamento nazionale per arrivare ad un confronto/piattaforma che affermi che “le multe non le paghiamo né a Milano né altrove”

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