venerdì 11 settembre 2020

pc 11 settembre - PANDEMIA IN GRECIA - DICHIARAZIONE DEL PAME

Dichiarazione del


PAME - Fronte di Tutti i Lavoratori | pamehellas.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
25/08/2020

Impediamo che la salute delle persone sia messa a repentaglio per i profitti dei capitalisti
Prendiamo la nostra vita nelle nostre mani


Il ritorno della pandemia in Grecia è una tragica conferma della previsione secondo cui l'indebolimento dei protocolli sanitari per il profitto dei gruppi imprenditoriali creano enormi rischi per la vita e la salute delle persone.
In queste circostanze, il governo cerca provocatoriamente di nascondere le responsabilità della sua politica parlando di "responsabilità individuale" dei lavoratori, soprattutto dei giovani e delle persone per la nuova diffusione del coronavirus. Ma le bugie hanno le gambe corte. In realtà, dove sarebbe la "responsabilità individuale" dei lavoratori delle aziende in cui sono scoppiati i focolai se i padroni e il governo non attuano nemmeno le misure di base per la salute e la sicurezza?
Qualche esempio:
Industria di macellazione della carne di Kavala: 34 casi
Fabbrica di olio d'oliva di Halkidiki: 50 casi
1° ufficio IRS di Salonicco: 17 casi

È responsabilità del lavoratore se non ha abbastanza soldi per pagare a fine mese anche i test e i

dispositivi di protezione? I lavoratori dovrebbero anche accollarsi le spese di decontaminazione dei loro luoghi di lavoro?

Emblematico dell'ipocrisia è l'esempio dei lavoratori dei siti archeologici dell'Antica Agorà di Atene. Il governo aveva annunciato davanti ai media controlli di massa per tutti i dipendenti dopo un caso di positività di un collega. Appena poche ore dopo, i lavoratori denunciavano che il governo, lontano dalle telecamere, aveva sospeso anche questo provvedimento, rinviando alla responsabilità "individuale" dei lavoratori stessi.

Con i casi in aumento ogni giorno, facile che il governo cercherà di dimostrare che i profitti degli armatori producono l'immunità dalla pandemia, dato che è aumentata l'occupazione nelle navi all'85%, esponendo a rischi enormi viaggiatori e marittimi.

Allo stesso tempo, la situazione negli ospedali peggiora ogni giorno. Insieme all'enorme carenza di forniture mediche e di personale, stiamo assistendo a un aumento dei casi tra gli operatori sanitari che sono in prima linea contro l'emergenza sanitaria. Indicativi sono i 13 casi di medici e infermieri negli ospedali di Larissa.

Il governo ha enormi responsabilità perché ha scommesso sulla salute delle persone per il profitto degli albergatori, aprendo le frontiere senza condizioni e prerequisiti, caricando gli aerei al 100% della capacità e controllando solo 1 su 10 degli ingressi. Solo quando la situazione era ormai fuori controllo, il governo ha parlato di un inasprimento del quadro. Invece di prendere misure per tutelare la salute e la vita delle persone, in estate il governo ha presentato al Parlamento e fatto approvare nuovi progetti di legge contro i lavoratori per l'abolizione dei diritti di previdenza sociale dei lavoratori.

Il governo ha anche enormi responsabilità per il fatto che durante tutto questo tempo, attraversato con enormi sacrifici dalla popolazione, non ha attuato alcuna misura per proteggere il sistema sanitario pubblico dalla seconda ondata di pandemia. Oggi, a distanza di 6 mesi, dagli ospedali mancano ancora 30.000 medici e infermieri stabili, così come i più semplici mezzi di protezione (guanti, mascherine, ecc.).

Le persone, i lavoratori sono stati messi in isolamento, hanno perso il lavoro, le loro case trasformate in scuole e call center, molti non sono stati pagati, altri rimasti con qualche piccola indennità o andavano a lavorare ammassati sui mezzi pubblici, vivendo nella paura della disoccupazione, del licenziamento, del quotidiano stress per la sopravvivenza.

Allo stesso tempo, i grandi gruppi imprenditoriali nel settore sanitario realizzano profitti colossali, le grandi catene di supermercati nuotano nell'oro, mentre i grandi albergatori, i vettori aerei e altri vengono sovvenzionati con miliardi, soldi provenienti dal lavoro e dal sudore degli operai.

I luoghi di lavoro sono stati trasformati in ghetti. Le voci di protesta e le mobilitazioni di lavoratori saranno perseguite per legge. E come se tutto ciò non bastasse, decine di lavoratori non tornano a casa, dalle loro famiglie, dai luoghi di lavoro diventati luoghi di sepoltura. Lo sfruttamento, la sua intensità è aumentata e vi è una totale mancanza di misure di sicurezza.

Per i padroni, la salute del lavoratore è un costo

Sacrificano la salute delle persone sull'altare della redditività e della competitività. Per i datori di lavoro, le misure di salute e sicurezza sono un costo. Siamo considerati materiali di consumo.

Non si scommette sulla vita della classe operaia!
La vita degli operai non appartiene ai parassiti, ai capitalisti!
Prendiamo le nostre vite nelle nostre mani!

I sindacati, le federazioni, i centri sindacali regionali prendano nuove iniziative. Facciano scudo ai lavoratori. Non lasceremo nessun posto di lavoro, nessun lavoratore senza protezione. Stare vicino ai lavoratori, organizzare la nostra lotta. Con la nostra organizzazione, con un programma e determinazione, pretendiamo, interveniamo, in ogni problema senza indugio.

Fiducia nella nostra forza

Rivendicare in massa e in modo militante: nessun licenziamento, nessuna limitazione dei diritti dei lavoratori! Ottenere la fornitura gratuita e immediata dei dispositivi di protezione per tutti i lavoratori nei luoghi di lavoro e imposizione di tutte le misure di salute e sicurezza necessarie.

Test di massa e ripetuti su tutti i lavoratori della sanità, dei trasporti pubblici, della ristorazione, del turismo, del commercio, ma anche dei grandi luoghi di lavoro (fabbriche, ecc.) a spese dei datori di lavoro.

Reclutamento di massa di medici e personale infermieristico. Permanenza di tutti gli appaltatori e assistenti sanitari. Riapertura di tutti gli ospedali che hanno chiuso negli ultimi anni. Piano di riordino e reclutamento di tutte le strutture del settore sanitario privato sotto il controllo statale, in caso di crescita pandemica.

Assunzioni urgenti sui mezzi pubblici per aumentare le rotte in modo da ridurre la congestione, riducendo la percentuale di passeggeri su navi e aerei e riducendo il prezzo dei biglietti.

Lotta per la vita e la salute delle persone!

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