mercoledì 22 luglio 2020

pc 22 luglio - La stagione di lotta dei braccianti migranti nelle campagne ha bisogno di partecipazione e sostegno - un appello

ALLE LOTTE DEI LAVORATORI DELLE CAMPAGNE SERVE LA TUA SOLIDARIETA'.
L'IMMIGRAZIONE NON E' UN CRIMINE, LA SOLIDARIETA' NON E' UN REATO!

Da anni, nei distretti agroindustriali del territorio Italiano, le lavoratrici e i lavoratori immigratx portano avanti con tenacia una lotta contro lo sfruttamento e per la libera circolazione, contro le leggi che limitano sempre di più le libertà di chi vive in questo paese con ricatto del permesso di soggiorno e del contratto, che spesso non ci sono. Una lotta per ottenere documenti, case e contratti di lavoro regolari, che da anni va avanti nella provincia di Foggia così come nella piana di Gioia Tauro e nell'area di Saluzzo, e in molti altri luoghi dove i giganti della frutta e della verdura fanno grandi profitti sulle spalle dei e delle braccianti. È una lotta autorganizzata, portata avanti per la necessità vitale di liberarsi dalla segregazione a cui è costretto/a chi vive nei ghetti di stato (che siano campi di lavoro, centri di accoglienza o insediamenti informali), dalla precarietà delle vite legate a un permesso di soggiorno, ma anche per liberarsi della strumentalizzazione di associazioni e sindacati che diffondono una narrazione delle persone migranti come mute ed incapaci di autodeterminarsi.
Di fronte a questa lotta, non possiamo rimanere a guardare. La Rete Campagne in Lotta è nata proprio per questo: dare solidarietà concreta a queste esperienze, sostenendo l’autorganizzazione come unica strada per la liberazione di tutti e tutte noi. Una solidarietà concreta che unisce le lotte e fa paura al potere, che infatti cerca con insistenza di reprimerla con, denunce, fogli di via, processi e condanne.
Nonostante questo le lotte autorganizzate continuano a esistere, ed ora più che mai bisogna solidarizzare e sostenersi.


Quest'anno, la sanatoria in corso ha riportato dopo anni il discorso della regolarizzazione delle persone immigrate al centro del dibattito politico. Eppure, le e i diretti interessati continuano a non avere voce in capitolo, oltre ad essere largamente escluse da questi provvedimenti.In più la stagione del pomodoro, che nella zona di Foggia va da luglio a settembre, è il momento di massimo afflusso di lavoratrici e lavoratori stagionali e in cui le condizioni di sfruttamento toccano l’apice. E' in questo momento in cui si sente più forte il bisogno di creare momenti di conflittualità necessari per ottenere ciò che si chiede.

Per questo motivo, come Rete, durante questi mesi estivi intensifichiamo la nostra presenza sul territorio, e facciamo appello alle/ai solidali per contribuire a questa battaglia. Invitiamo chiunque voglia impegnarsi al fianco di chi vive nelle campagne a raggiungerci a Foggia, per contribuire partecipando allo sportello di supporto legale, all’inchiesta sulle condizioni di vita e di lavoro nelle campagne, e soprattutto alle mobilitazioni e alle lotte. La possibilità di raggiungerci a Foggia inizia a partire da metà Luglio fino a Settembre (ma, tieni bene a mente, l’attività della Rete e la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori prosegue tutto l’anno).
Consigliamo caldamente di pensare ad un contributo solo in caso di disponibilità a partecipare almeno per 7 giorni, soprattutto per garantire un supporto solidale e militante alle lotte in corso.
Se non potete muovervi ma volete comunque supportare le attività della Rete, potete aiutarci a sostenere le spese legali e organizzative contribuendo alla campagna: "L'immigrazione non è un crimine, la solidarietà non è un reato!" sul nostro sito: www.campagneinlotta.org

Mail: campagneinlotta@gmail.com
Telefono: 3511033277; 3205529690
Facebook: Comitato Lavoratori delle Campagne
Twitter: @campagneinlotta

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