domenica 19 luglio 2020

pc 19 luglio - Dopo Palermo altre alluvioni e danni in Sicilia - oltre la denuncia serve organizzarsi nella lotta contro i disastri della borghesia al potere

A pochi giorni dal violento nubifragio che si è abbattuto a Palermo il 15 luglio, in Sicilia e in particolare nella parte orientale, si sono verificati nuovi temporali fortissimi, vere e proprie bombe d’acqua unite ad una tromba d'aria che hanno causato ancora gravi allagamenti, auto travolte dall’acqua nel paese di Scordia e Ramacca, per esempio, dove il vento ha scoperchiato pure una casa di riposo

Fenomeni meteorologici eccezionali,  “imprevedibili” hanno detto le Istituzioni coinvolte per pararsi subito dalle oggettive responsabilità sui feriti e sui danni ingenti alle cose, ma bisogna subito dire però che queste stesse istituzioni borghesi ipocrite fino al midollo si guardano bene dal dire innanzitutto che questi eventi “imprevedibili” sono innanzitutto la conseguenza dei cambiamenti climatici causati dal modo di produzione capitalistico in cui viviamo che si appropria anche in modo incontrollato delle risorse naturali, che inquina e distrugge l’ambiente…
Dei feriti, di tutti i danni alle popolazioni, alle strade, alle macchine, case è sicuramente responsabile la borghesia al potere ad ogni livello il cui disinteresse e menefreghismo in termini di prevenzione, manutenzione e infrastrutture è a dir poco criminale.
Quanto successo a Palermo il 15 luglio, che non è affatto un caso isolato perché per temporali meno
violenti i sottopassaggi della cosiddetta Circonvallazione o alcune strade specifiche in particolare del centro storico sistematicamente si allagano mettendo in serio pericolo persone e cose, si sarebbe sicuramente potuto limitare in termini di danni, se non evitare addirittura, se negli anni le amministrazioni regionali, comunali, statali avessero fatto fronte seriamente alle opere di prevenzione, messa in sicurezza manutenzione degli impianti, strade, infrastrutture su cui la stessa borghesia al potere scrive pagine su pagine di leggi che approva, ma che poi rimangono a marcire nei cassetti, soprattutto quando esse riguardano gli interessi delle masse popolari, diventando sporca carta straccia.

La responsabilità della borghesia al potere non si può affatto cancellare, ed è assolutamente indecente il gioco allo scarica barile scattato subito, mentre ancora si stavano effettuando i soccorsi, delle istituzioni, dal Sindaco di Palermo al Presidente della Regione alla Protezione Civile… e non ci sono scuse più che ipocrite che tengano; le scene ad esempio delle bare al cimitero dei Rotoli, da mesi accatastate in depositi occasionali e fatiscenti che hanno scatenato diverse proteste dei familiari in questi giorni, che galleggiavano sull’acqua, dà il senso pieno del fatto che per la borghesia al potere la vita e possiamo dire anche la morte dei proletari e masse popolari  conta meno che niente!

Per non parlare dell’osceno sciacallaggio alla Salvini/Lega che non ha perso tempo a strumentalizzare l’ennesima vicenda del nubifragio per aizzare a livello popolare in una più che nera campagna elettorale permanente fascio-populista-razzista contro i migranti, tirati sempre in ballo, per cui in particolare il Comune di Palermo/Sindaco spenderebbe soldi a destra e a manca, e baggianate e falsità di questo tipo.

La denuncia serve ma non basta… anche questa vicenda fa emergere chiaramente la necessità dei proletari e più in generale delle masse popolari di lottare contro la borghesia al potere e di acquisire la consapevolezza che occorre oggi più che mai organizzarsi politicamente per creare la possibilità di cambiare davvero le cose rovesciando la classe dominante al potere e costruire un nuovo tipo di società.

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