Coltellata a un antifascista: condannati tre militanti di Casapound
L'aggressione era avvenuta nel gennaio 2018:
due anni fa colpirono un militante antifascista alla schiena mentre
attaccava alcuni manifesti non lontano dalla sede di Casapound
Genova. Tre militanti di Casapound sono stati
condannati questa mattina per la coltellata che aveva colpito un
militante antifascista. L’uomo due anni fa era stato aggredito alla
schiena mentre attaccava alcuni manifesti non lontano dalla sede di
Casapound in via Montevideo.
Christian Corda, 32 anni, ex referente provinciale di Casapound,
Federico Gatti 39 anni, e
Manuel di Palo, 32 anni sono stati condannati a
8 mesi di reclusione con la condizionale. Dovranno
inoltre risarcire la vittima, difesa dall’avvocato Alessandro Gorla, con
2200 euro. I tre erano stati identificati dalla Digos che aveva
ricostruito l’episodio. L’accusa era lesioni aggravate in concorso. Il
processo si è svolto con rito abbreviato davanti al giudice Massimo
Deplano.
I fatti
La vittima, D.M, 36 anni, stava attaccando dei manifesti insieme a un gruppo di attivisti a un centinaio di metri dalla sede di del partito di estrema destra in via Montevideo. A un certo punto, dalla sede di Casapound, erano usciti una dozzina di militanti brandendo bottiglie e cinture e minacciando gli attivisti: un gruppo era rimasto indietro, rallentato dal secchio della colla usato per attaccare i manifesti ed era stato aggredito. In particolare D.M, aveva ricevuto una colpo alla schiena con un oggetto contundente, forse un coltello o un cacciavite che non è mai stato ritrovato. Le abitazioni degli indagati erano state perquisite dalla digos a distanza di parecchie settimane.
La vittima, D.M, 36 anni, stava attaccando dei manifesti insieme a un gruppo di attivisti a un centinaio di metri dalla sede di del partito di estrema destra in via Montevideo. A un certo punto, dalla sede di Casapound, erano usciti una dozzina di militanti brandendo bottiglie e cinture e minacciando gli attivisti: un gruppo era rimasto indietro, rallentato dal secchio della colla usato per attaccare i manifesti ed era stato aggredito. In particolare D.M, aveva ricevuto una colpo alla schiena con un oggetto contundente, forse un coltello o un cacciavite che non è mai stato ritrovato. Le abitazioni degli indagati erano state perquisite dalla digos a distanza di parecchie settimane.
Corda, insieme alla giovane militante Monica Dejana, è stato
condannato a 10 mesi sempre con la condizionale anche per l’aggressione a
un giovane straniero avvenuta fuori da un pub di Boccadasse il 6 maggio
dello stesso anno.
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