martedì 21 luglio 2020

pc 21 luglio - Il neocorporativismo nelle fabbriche d'armi mostra il suo frutto malefico - aprire la denuncia e la guerra di classe sindacale e politica nel gruppo Leonardo

Cameri, nella fabbrica degli F35 il sindacato autonomo Fismic Confsal si presenta per la prima volta e fa il pieno di voti

Il sindacato autonomo Fismic Confsal si presenta per la prima volta alle elezioni delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) alla Faco di Cameri, fabbrica del gruppo Leonardo che assembla gli F-35, e fa il pieno di consenso: ha ottenuto 436 voti, pari al 56,1%, ed elegge 6 delegati. Molto staccati i sindacati confederali: alla Fim Cisl vanno 180 voti (23,2%) e 3 seggi, alla Uilm-Uil 140 voti (18%) e 2 seggi, alla Fiom-Cgil 21 voti (2,7%) e 1 seggio. Nelle precedenti elezioni del 2017, quando i dipendenti erano meno di 300 e si eleggevano solo 3 rappresentanti, 2 erano andati alla fim-Cisl e uno alla Uilm-Uil. Oggi gli addetti sono circa mille e la partecipazione al voto è stata molto alta: il 90%. Nello stabilimento l’età media degli addetti è intorno ai 36 anni, il 20% sono laureati e gli altri periti tecnici specializzati in diverse discipline.
«I lavoratori che hanno dato la loro fiducia alla lista Fismic - aggiunge Giovanni Contento, segretario nazionale Fismic Confsal - hanno scelto un sindacato che non è un antagonista ideologico alla produzione di armi volta a servire e difendere la pace e non istigare la guerra. I lavoratori hanno votato la Fismic perché è un sindacato che difende i diritti, ma al contempo rispetta i doveri, fattori fondamentali di un’attività sindacale seria e consapevole dei ruoli».       

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