domenica 8 settembre 2019

pc 8 settembre - Imperialismo italiano e francese e i loro governi uniti contro i migranti e ONG

Rapporto di Human Right Watch: "Ong prese di mira dalla polizia sul confine italo-francese"

L'organizzazione punta il dito anche contro i respingimenti dei minori da parte dei gendarmi transalpini.
"Attraversare il confine italo-francese è questione di fortuna. Dipende dall'umore dei poliziotti", dice Amadin, 17 anni, originario del Benin. I volontari dell'ong Human Right Watch lo hanno intervistato a gennaio a Gap raccogliendo le testimonianze dei tanti minori non accompagnati respinti al confine dalla polizia francese e rispediti verso l'Italia violando il regolamento che impone di dare assistenza ai minorenni dopo averne accertato l'età. L'organizzazione non governativa con sede a New York ha pubblicato un dettagliato rapporto denunciando le "molestie" e le "intimidazioni" di cui sono vittime gli  attivisti che aiutano i migranti sul confine tra Francia e Italia. "Sistematicamente, durante la marcia dal Montgenèvre ci sono controlli, anche più di uno nella stessa sera", afferma un volontario citato nel rapporto, realizzato tra gennaio e luglio 2019 e che è stato pubblicato di recente anche dal quotidiano francese Le Monde.
Durante la loro attività gli attivisti vengono controllati di continuo. In alcuni casi, i volontari raccontano di aver ricevuto multe per presunte infrazioni al codice della strada o di essere stati sottoposti a perquisizioni o interrogatori prolungati con il solo scopo della polizia di prenderli di mira per le loro attività umanitarie e non per garantire la sicurezza stradale o stabilire la loro identità  - si legge nel rapporto -  L'assistenza umanitaria è protetta dal diritto francese e l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali ha più volte dichiarato che l'assistenza umanitaria ai migranti non dovrebbe essere un crimine. Nonostante questo, le autorità francesi hanno indagato gli operatori umanitari, spesso ipotizzando il reato di  favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, un reato punibile in Francia con una multa di 30mila euro e il carcere fino a 5 anni. A luglio di un anno fa il consiglio costituzionale, però, aveva stabilito che gli atti umanitari non potevano essere sanzionati a meno che non venisse provato il tentativo di favoreggiamento dell'immigrazione.

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