venerdì 13 settembre 2019

pc 13 settembre - antirazzisti a taranto - riunione il 17 settembre

dall'appello dello slai cobas per il sindacato di classe taranto
dopo la mobilitazione in solidarietà con la Sea Watch 3, pensiamo che sia necessario rivederci per affrontare le questioni che si presentano come urgenti e necessarie in una fase caratterizzata da fatti nuovi

Le navi dei migranti e le ONG non si sono mai arrestate e hanno continuato a sfidare il governo dei porti chiusi e hanno aperto brecce e contraddizioni nel blocco di governo come nelle istituzioni.
Ad agosto, a poche decine di kilometri da Taranto a metaponto in agosto si è consumata la tragedia dell’incendio del campo della Felandina, costato la vita a una nostra sorella immigrata, cui è seguita l’importante lotta dei braccianti organizzati del campo, poi sgomberati ma tuttora in campo in una vicenda che ticca la puglia come la Basilicata e che vede molte associazioni impegnate
Il governo a egemonia del ministro razzista Salvini è stato sostituito dal nuovo governo Conte.


Alla lotta al campo della Felandina abbiamo partecipato e contribuito attivamente in stretto legame con i braccianti e il Forum Della Dignità abbiamo cercato di restituire un’informazione di parte puntuale sul blog tarantocontro – vedi post indicati sotto -ora crediamo sia utile discuterne direttamente con un nostro report aggiornato in stretto collegamento con le associazioni ed energie in campo
Molti dei braccianti sgomberati lavorano vicino a noi vicino a noi, e a Ginosa, Castellaneta, Sava, Grottaglie e dintorni, diverse operazioni della task force anti-caporalato dei Carabinieri hanno portato alla luce casi di lavoratori immigrati pagati 1,5 euro l’ora per 10-15 ore al giorno, cose già ben note a tutti, come è chiaro che l’azione dei Carabinieri non porta ad alcuna difesa del lavoro e della vita dei lavoratori, che anzi rischiano di essere espulsi.

Il nuovo governo Conte, possiamo dire che a parte il venir meno della presenza di Salvini al Ministero dell'interno sembra che voglia conservare la sostanza della politica dei porti chiusi e e le leggi antimmigrati/liberticide

Ce n’è quanto basta, pensiamo noi, per tornare a vederci e discutere che possiamo fare insieme.
per sostenere
i braccianti immigrati nella lotta per contratti, salario, documenti, case.
i migranti allocati a Taranto, rifare il punto sulla loro situazione e le problematiche esistenti per documenti, permesso di soggiorno e assistenza.
- rilanciare a Taranto la mobilitazione verso il governo per l’apertura dei porti e l’abolizione dei decreti sicurezza.




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