Certo, chi non vorrebbe che gli asili non fossero più un pesante costo per le famiglie, con rette sempre più alte tali che molti devono rinunciarvi, e chiaramente ci rinunciano soprattutto le persone più povere, con lavoro precario, i disoccupati?
Certo chi non vorrebbe avere un assegno per i figli, indipendentemente dal rapporto lavorativo?
Ma dietro questi annunci compare forte come prima il loro vero scopo: fate più figli!
Elena Bonetti, ministra della Famiglia e delle Pari opportunità: "Se la scorsa legislatura è stata quella del Jobs act, questa dovrà essere quella del Family act:
asili nido, assegno per i figli, più diritti per i genitori.... questo governo nasce ponendo al
centro l’investimento sull’educazione e sulle famiglie, che significa investire sul futuro e sulle nuove generazioni, promuovere la natalità"
Dalla stampa: "Serve per dare un segnale anche in direzione del calo demografico: non avere asili è una delle ragioni principali delle culle vuote".
Sempre Bonetti: "...Vogliamo strutturare un percorso sistematico e non frammentario, che sostenga e valorizzi l’esperienza della genitorialità, che possa dare un aiuto reale ai nuclei familiari specialmente quelli più fragili".
La propaganda cattolico clericale del precedente governo per più figli, con tutto il peso ideologico ricattatorio in tema di famiglia e della sua valorizzazione, esce dalla porta e rientra dalla finestra,
ridipinta di "interventismo sociale", e con l'appello a mettere fine alle "battaglie ideologiche", che nel concreto vuol dire unire le politiche di Salvini/Di Maio (anche la Lega promise mille asili in più, ma affidandoli ai privati), con le politiche di Renzi. Non sarà certo un caso che questo Ministero sia stato dato a una donna cattolica impegnata negli scout dell'Agesci, e filo renziana.
Questo governo non ha neanche nascosto la macabra ironia di mettere insieme in un ministero "Famiglia e Pari opportunità". Lì dove le donne sanno bene sulla propria pelle, spesso sulla propria vita quanto, in questo sistema sociale, l'una sia opposta all'altra; che molto spesso è proprio quando le donne cercano una indipendenza da un ruolo di subordinazione che la "famiglia" uccide.
Quale filosofia poi su interventi sul tema "pari opportunità, lo spiega sempre la Bonetti: "Affronteremo il tema del lavoro femminile e
della conciliazione tra vita lavorativa e familiare". La solita frase che non dice nulla, ma che significa nel concreto continuare a caricare sulle donne il doppio peso del lavoro e della famiglia.
Ma andiamo ai fatti concreti: i soldi. Per gli asili "Per il 33% di copertura servono almeno 2,2 miliardi"; per "andare a regime l'assegno unico servirebbero più di 3 miliardi aggiuntivi ogni anno per i prossimi tre anni".
Domanda: cosa resterà della propaganda del nuovo governo, che per differenziarsi dal precedente ha dovuto presentarsi con le mani un pò piene?
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