venerdì 28 settembre 2018

pc 28 settembre - LA RIVOLUZIONE E' UNA COSA SERIA... Un commento

Si sono tenute a Napoli – presso il complesso monumentale che si trova in piazza Santa Maria in Nova 44 – le giornate di studio, per il 2018, della Sinistra Unita Europea/Sinistra Verde Nordica.
Tra tutti gli incontri, e le decine di ospiti, che animano la tre giorni partenopea, desta particolare attenzione quello che vede protagonista – come da programma, alle ore 17:30 del mercoledì – il sindaco della città, l’onorevole Luigi De Magistris.
Sotto la regia della capogruppo al Parlamento europeo, Eleonora Forenza, l’ex magistrato dà vita ad una serie di dichiarazioni interessanti, sia per quel che riguarda i disastri combinati dai riformisti, sia su quali siano i progetti per il futuro.
«Per costruire l’alternativa ci vuole un’esperienza credibile. Il centrosinitra in Italia non è credibile perché ha avuto le sue opportunità ma non solo ha fallito, cosa che si può scusare, ma ha pure tradito i suoi ideali. Ed è per questo che ci ritroviamo con il Governo più a destra di sempre».
A seguire, ecco la sua ricetta: «L’alternativa deve essere rivoluzionaria. Il riformismo moderato non mi interessa perché quel tipo di politica, appoggiata anche dal Pse, ha sorretto il liberismo che è la causa dei fascismi che si stanno diffondendo in Europa, che ne sono appunto l’effetto collaterale».
Questo è la parte del resoconto, a firma Adriana Pollice, che si trova a pagina sette dell’edizione del manifesto di giovedì ventisette settembre che interessa per questo articolo, anche se poi vengono riportate le sottolineature della Forenza e le divisioni che attraversano la “sinistra radicale” in vista delle prossime elezioni europee.
Il discorso del primo cittadino napoletano è tutto molto bello, in linea di principio; l’unico neo è rappresentato dall’utilizzo del termine “rivoluzione”, che nessuno si deve permettere di accostare sostanzialmente alle elezioni parlamento della borghesia, tanto meno a un quadro istituzionale chiaramente reazionaria e non riformabile quali sono oggi nell’Unione Europea i governi e gli stati imperialisti.
La Rivoluzione è una cosa seria, che non può essere affidata a personaggi che non sono mai stati amici o sostenitori di qualunque Paese che sia riuscito a rovesciare l’oppressione capitalista e a costruire la società socialista tramite la dittatura dell’immensa maggioranza di sfruttati su un piccolo pugno di parassiti.

Bosio (Al), 28 settembre 2018

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