martedì 25 settembre 2018

pc 25 settembre - Il Ministro fasciorazzista imperialista Salvini giovedì a Tunisi

Roma, 25 set 13:45 - (Agenzia Nova) - Il ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, si recherà giovedì 27 settembre in visita a Tunisi dove incontrerà in mattinata il presidente Beji Caid Essebsi e il ministro dell'Interno Hichem Fourati. Lo si apprende in una nota del Viminale. Alle 11.00 (ora locale) è previsto un punto stampa nella sede del ministero dell’Interno, Avenue Habib Bourguiba 17, a Tunisi, cui saranno presenti i ministri Salvini e Fourati. Per il titolare del Viminale si tratta della prima missione nel paese nordafricano. Fra i temi al centro della visita di Salvini la lotta al terrorismo e il contrasto alle migrazioni irregolari. I migranti tunisini risultano al primo posto nelle nazionalità dichiarate al momento dello sbarco in Italia. Secondo una tabella del Dipartimento di pubblica sicurezza aggiornata alle 8:00 di stamane, 25 settembre, in Italia sono sbarcati soprattutto cittadini tunisini (4.478), eritrei (3.047), sudanesi (1.595), pachistani (1.353), nigeriani (1.248), ivoriani (1.047), algerini (976), maliani (875), guineani (809). Per una parte dei rimanenti 4.234 migranti sono ancora in corso le attività di identificazione.

Fra Italia e Tunisia è in vigore un accordo bilaterale che prevede il rimpatrio di 80 persone con due voli charter due volte a settimana. Fra gli obiettivi di Salvini vi è probabilmente quello di rinforzare il meccanismo sui rimpatri.  Il ministro Salvini, infatti, aveva sottolineato che la Tunisia, sebbene non sia scenario di guerra e abbia un governo democraticamente eletto, è il primo paese di esportazione di immigrati.

La visita di Salvini in Tunisia è stata rimandata di diverse settimane a causa dei problemi all’interno della maggioranza di governo tunisina. L’esecutivo guidato dal premier Youssef Chahed, infatti, ha cambiato il ministro dell’Interno, Lofti Brahem, lo scorso 6 giugno a seguito del naufragio avvenuto la notte tra il 2 e il 3 giugno al largo dell’isola di Kerkennah, che con 112 fra morti e dispersi è la più grave tragedia in mare del 2018 secondo l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim). Solo il successivo 29 luglio, l'Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp), il parlamento monocamerale della Tunisia, ha garantito la fiducia al neo nominato ministro dell’Interno tunisino, Hichem Fourati, con 148 voti a favore, 13 contrari e otto astensioni. L'esito del voto è stato incerto fino all'ultimo e ha causato peraltro una spaccatura all’interno di Nidaa Tounes, il partito del fronte laico nazionale fondato dal presidente Essebsi. (Res)

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