Magari! Visto che questo provvedimento prevede che “I militari, considerati essenziali, restano in servizio
durante lo shutdown ma non vengono pagati, anche se impegnati in operazioni di
guerra ... I parlamentari continuano a ricevere lo stipendio perché lo prevede
la legge.” E ti pareva! e anche “la messa in congedo forzato dei dipendenti
pubblici [circa 1 milione, nda]...”
Pur di non riconoscere i diritti dei “dreamers” i bambini nati in America da
immigrati considerati clandestini e in attesa del permesso di soggiorno Trump a
mezzanotte ha fatto scattare lo “shutdown”! confermandosi per quello schifosissimo
razzista che è!
Dal Corriere della sera online:
“Usa, scatta lo «shutdown»: il Senato non approva bilancio, bloccati i
fondi federali
Trump archivia il suo
primo anno alla presidenza con lo shutdown, ovvero il blocco dell’attività
amministrativa federale, a partire dai servizi meno essenziali, per mancanza di
fondi: «congelati» gli stipendi dei militari, disagi nelle attività pubbliche
Il presidente Donald
Trump celebra il suo primo anno alla Casa Bianca con lo «shutdown», ovvero con
la chiusura di tutte le attività non essenziali dell’amministrazione per
mancanza di fondi. Il
blocco è scattato alla mezzanotte e un minuto di Washington, le 6 e un minuto in Italia, termine entro il quale il Senato avrebbe dovuto ratificare la legge di bilancio licenziata dalla Camera che per le prossime 4 settimane avrebbe garantito le risorse necessarie al funzionamento del governo. È il primo shutdown dell’amministrazione Usa dal 2013 quando durò 16 giorni e 850.000 dipendenti pubblici rimasero, temporaneamente, senza stipendio. Per approvare la misura, che richiede una maggioranza di almeno 60 voti favorevoli in Senato, i democratici hanno posto come condizione la conferma delle tutele per i «dreamer» i giovani immigrati portati negli Stati Unti da piccoli da genitori clandestini.
blocco è scattato alla mezzanotte e un minuto di Washington, le 6 e un minuto in Italia, termine entro il quale il Senato avrebbe dovuto ratificare la legge di bilancio licenziata dalla Camera che per le prossime 4 settimane avrebbe garantito le risorse necessarie al funzionamento del governo. È il primo shutdown dell’amministrazione Usa dal 2013 quando durò 16 giorni e 850.000 dipendenti pubblici rimasero, temporaneamente, senza stipendio. Per approvare la misura, che richiede una maggioranza di almeno 60 voti favorevoli in Senato, i democratici hanno posto come condizione la conferma delle tutele per i «dreamer» i giovani immigrati portati negli Stati Unti da piccoli da genitori clandestini.
Il tentativo di mediazione
Trump ha tentato una
mediazione convocando alla Casa Bianca il leader di minoranza al Senato, Chuck
Schumer e annunciando «importanti progressi» dopo l’incontro nello Studio
Ovale. «Non si mette bene» ha poi rettificato in serata via Twitter, quando si
è reso conto che non si sarebbe arrivati ad un’intesa, poco prima del voto. «I
democratici vogliono lo shutdown per svilire il grande successo dei tagli alle
tasse e ciò che stanno comportando per la nostra economia in forte espansione»,
ha attaccato il miliardario.
Cos’è lo «shutdown»
Lo shutdown prevede la
messa in congedo forzato dei dipendenti pubblici a partire da quelli meno
essenziali come ad esempio quelli che lavorano negli uffici per il rilascio dei
passaporti. Non ricevono lo stipendio anche se in passato sono riusciti a recuperarlo,
in modo retroattivo, dopo che l’accordo sul bilancio è stato raggiunto. I
militari, considerati essenziali, restano in servizio durante lo shutdown ma
non vengono pagati, anche se impegnati in operazioni di guerra. Continuano a
funzionare, tra gli altri, i servizi per il controllo del traffico aereo e le
Poste. I parlamentari continuano a ricevere lo stipendio perché lo prevede la
legge.
La Casa Bianca: «Dai democratici ostruzionismo»
La Casa Bianca, nella
prima reazione allo shutdown - punta il dito contro i democratici. La portavoce
Sarah Sanders in un comunicato sottolinea: «Non negozieremo lo status di
cittadini illegali mentre (i democratici) tengono i nostri cittadini ostaggio
di richieste incoscienti». E continua: «Questo è comportamento da ostruzionisti,
non da legislatori».
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