Firenze Antifascista aderisce al corteo indetto
dagli studenti fiorentini per sabato 20 gennaio come risposta all’aggressione
subita lo scorso 22 dicembre da una giovanissima studentessa di un collettivo
antifascista e antisessista da parte di due fascisti.
Rilanciamo
con forza a tutti gli antifascisti l’importanza di essere in piazza a
manifestare concretamente la solidarietà alla giovane compagna aggredita, per
ribadire che non tolleriamo la presenza dei fascisti nella nostra città,
qualsiasi sia la loro sigla e comunque
cerchino di mascherarsi, e per rendere ben chiaro che nessun antifascista sarà lasciato solo di fronte alla vigliaccheria di quattro topi di fogna.
L’episodio del 22 dicembre non è sicuramente il primo di questo genere, è successo altre volte che i fascisti si presentassero davanti alle scuole, resi arroganti dalla legittimazione che partiti e giornali concedono loro in nome della “libertà di espressione”, e posti di fronte alla repulsione che i loro argomenti razzisti producono nella grande maggioranza degli studenti, pensassero di ricorrere alle mani. In questo caso hanno voluto “rimettere a posto” chi, essendo donna, secondo la loro visione del mondo non deve neppure sognare di esprimere una idea differente dalla loro o di ribellarsi alla loro ignoranza e arroganza. Questo gesto rende ancora una volta ben chiaro, se per qualcuno ce ne fosse stato bisogno, che, nonostante la patina di rispettabilità che cercano disperatamente di darsi, restano gli stessi di sempre: razzisti, sessisti e omofobi.
Vogliamo sottolineare che la responsabilità morale di questo come di episodi più gravi ricade su moltissimi soggetti diversi, e prima di tutto su chi oggi si riscopre antifascista per un mero calcolo elettorale. Sono stati i politici dei DS prima e del PD poi che hanno legittimato il revisionismo storico pretendendo di parificare partigiani e fascisti e avallando la propaganda fascista sulle foibe fino a istituire la giornata del ricordo in cui fascisti di tutte le sigle si sentono legittimati a scorrazzare per le città italiane. Così dobbiamo dovuto assistere anche a Firenze a cortei fascisti, blindati dalla questura, a cui non hanno mancato di partecipare più volte esponenti dell’attuale partito di governo come Giani. E’ lo stesso partito che esprime un ministro di polizia come Minniti, che perseguita migranti e poveri in nome del decoro, e poi frequenta le feste dei giovani fascisti per vantarsi di avere scelto per sé la scrivania che fu di Mussolini. E’ lo stesso partito che, insieme a tutti i giornali, ha sempre cercato di far passare le aggressioni fasciste come risse tra esagitati, ha criminalizzato gli antifascisti e difeso i fascisti, ha sostenuto l’operato di sbirri e giudici quando vanno a colpire chi si oppone concretamente alla presenza dei fascisti in città. Per non parlare dell'ultima perla del presidente PD del quartiere 1 Sguanci che ha dichiarato ai quattro venti che secondo lui "nessuno ha fatto tanto per l'Italia come Mussolini". Pensiamo che questo renda drammaticamente evidente l'ignoranza e la miseria umana di questa classe politica fatta di antifascisti falsi ma di parassiti veri.
I fascisti non si cacciano appellandosi alla legalità e alla repressione statale, ma solo attraverso la mobilitazione e le lotte, attraverso il protagonismo di studenti, lavoratori, precari, disoccupati che, contrapponendosi a tutto ciò che li opprime, non possono che individuare nei fascisti un nemico. Questi cani da guardia del capitale, che seminano odio e divisioni tra le classi popolari per guadagnarsi poltrone in parlamento, non hanno intimorito la nostra giovane compagna e non intimoriscono neppure noi.
cerchino di mascherarsi, e per rendere ben chiaro che nessun antifascista sarà lasciato solo di fronte alla vigliaccheria di quattro topi di fogna.
L’episodio del 22 dicembre non è sicuramente il primo di questo genere, è successo altre volte che i fascisti si presentassero davanti alle scuole, resi arroganti dalla legittimazione che partiti e giornali concedono loro in nome della “libertà di espressione”, e posti di fronte alla repulsione che i loro argomenti razzisti producono nella grande maggioranza degli studenti, pensassero di ricorrere alle mani. In questo caso hanno voluto “rimettere a posto” chi, essendo donna, secondo la loro visione del mondo non deve neppure sognare di esprimere una idea differente dalla loro o di ribellarsi alla loro ignoranza e arroganza. Questo gesto rende ancora una volta ben chiaro, se per qualcuno ce ne fosse stato bisogno, che, nonostante la patina di rispettabilità che cercano disperatamente di darsi, restano gli stessi di sempre: razzisti, sessisti e omofobi.
Vogliamo sottolineare che la responsabilità morale di questo come di episodi più gravi ricade su moltissimi soggetti diversi, e prima di tutto su chi oggi si riscopre antifascista per un mero calcolo elettorale. Sono stati i politici dei DS prima e del PD poi che hanno legittimato il revisionismo storico pretendendo di parificare partigiani e fascisti e avallando la propaganda fascista sulle foibe fino a istituire la giornata del ricordo in cui fascisti di tutte le sigle si sentono legittimati a scorrazzare per le città italiane. Così dobbiamo dovuto assistere anche a Firenze a cortei fascisti, blindati dalla questura, a cui non hanno mancato di partecipare più volte esponenti dell’attuale partito di governo come Giani. E’ lo stesso partito che esprime un ministro di polizia come Minniti, che perseguita migranti e poveri in nome del decoro, e poi frequenta le feste dei giovani fascisti per vantarsi di avere scelto per sé la scrivania che fu di Mussolini. E’ lo stesso partito che, insieme a tutti i giornali, ha sempre cercato di far passare le aggressioni fasciste come risse tra esagitati, ha criminalizzato gli antifascisti e difeso i fascisti, ha sostenuto l’operato di sbirri e giudici quando vanno a colpire chi si oppone concretamente alla presenza dei fascisti in città. Per non parlare dell'ultima perla del presidente PD del quartiere 1 Sguanci che ha dichiarato ai quattro venti che secondo lui "nessuno ha fatto tanto per l'Italia come Mussolini". Pensiamo che questo renda drammaticamente evidente l'ignoranza e la miseria umana di questa classe politica fatta di antifascisti falsi ma di parassiti veri.
I fascisti non si cacciano appellandosi alla legalità e alla repressione statale, ma solo attraverso la mobilitazione e le lotte, attraverso il protagonismo di studenti, lavoratori, precari, disoccupati che, contrapponendosi a tutto ciò che li opprime, non possono che individuare nei fascisti un nemico. Questi cani da guardia del capitale, che seminano odio e divisioni tra le classi popolari per guadagnarsi poltrone in parlamento, non hanno intimorito la nostra giovane compagna e non intimoriscono neppure noi.
Guai a chi tocca gli
antifascisti!
Corteo Antifascista
Sabato 20 gennaio, ore 15 piazza della
Calza
Firenze
Antifascista
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