Prima la corsa alle regionali dell’autunno
scorso, adesso la corsa ad un seggio al Parlamento! Sempre di corsa, da quel
viscidissimo Crocetta che ha scambiato la sua non candidatura alle regionali
per un posto di senatore promesso da Renzi a tutta una serie di personaggi che
hanno fatto la “storia” politica in Sicilia. Una “storia” (d’altronde sembra
che in Sicilia nasca la maggior parte delle “fiction”, ma purtroppo questa è
durissima realtà!) circondata sempre da un alone di “delinquenza” e naturalmente
anche di pesanti liti in famiglia.
Tanti di questi figli di… (e cosa
non si farebbe per i “figghi”! per trovargli una giusta “sistemazione”!), ma
anche nipoti di... ce li ritroveremo seduti in Parlamento… e poi qualcuno ha pure il
coraggio di invitare la “gente” ad andare a votare??? Ma boicottiamoli tutti!
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Mogli e nipoti in lista, Dynasty
in Sicilia
La famiglia in Sicilia è
importante, politicamente parlando. Perché nell'isola non si tramandano di
padre in figlio solo case e patrimoni, ma anche pacchetti di consensi che
valgono oro. Così anche in queste elezioni politiche alle porte, da Forza
Italia al Pd, fioccano i nomi dei ras del voto inossidabili
ai tempi. Genovese, D'Alì, Germanà, Sudano, Lombardo, Cardinale sono cognomi del potere politico da decenni, mentre altre famiglie, più giovani, si affacciano all'orizzonte.
ai tempi. Genovese, D'Alì, Germanà, Sudano, Lombardo, Cardinale sono cognomi del potere politico da decenni, mentre altre famiglie, più giovani, si affacciano all'orizzonte.
A Caltanissetta è in corso una
rivolta della base dem contro la terza candidatura di fila alla Camera della
figlia dell'ex ministro Salvatore Cardinale, Daniela. Dirigente della Dc, poi
leader della Margherita e ministro nei governi D'Alema e Amato, Cardinale padre
è adesso il gran manovratore del movimento Sicilia futura: stampella dei
democratici che alle scorse regionali ha raggranellato 120 mila voti, la metà
di quelli ottenuti dalla lista Pd. Ieri i segretari democratici di 21 Comuni
della Provincia di Caltanissetta hanno inviato un documento al segretario
nazionale Matteo Renzi e a quello siciliano Fausto Raciti per contestare la
candidatura della Cardinale che rischia di «creare uno strappo con i circoli»,
«con evidenti disastrose conseguenze per il partito». Nei giorni scorsi anche i
giovani del Pd avevano detto no a «candidature dinastiche».
Fino a qualche anno fa, prima di
cadere in disgrazia giudiziaria a causa della condanna in primo grado per
truffa con i fondi della formazione professionale, nella stessa area di
Cardinale c'era un'altra grande calamita del voto siciliano: Francantonio
Genovese. «Mister 20 mila voti» , come lo chiamano, nel frattempo è passato
armi e bagagli nella più "garantista" Forza Italia e dopo aver
piazzato il figlio all'Assemblea regionale, con 18 mila voti, adesso vuole
candidare alla Camera il cognato, Franco Rinaldi. La famiglia, una ossessione
per molti politici dell'isola.
Rimanendo a Messina, e sempre in
area forzista, a chiedere una candidatura è anche Nino Germanà, rampollo di una
casata del voto che vanta un padre, Basilio, con quattro legislature tra Camera
e Senato alle spalle, e un nonno, Nino, che con la Dc di legislature ne ha
fatte sette. Tra gli azzurri le tradizioni contano, ed ecco che a Trapani il
senatore Antonino D'Ali, per il quale la procura ha chiesto l'obbligo di
dimora, punta a lanciare la moglie, Antonia Postorivo.
Spostandosi a Catania, nelle
liste dem sarà candidata un'altra rampolla di una dynasty del voto: Valeria
Sudano, nipote dell'ex senatore Domenico, un colonnello dell'Udc cuffariana.
Voti e cognomi.
Anche l'ex governatore Raffaele
Lombardo, condannato a due anni per voto di scambio, medita di continuare la
tradizione, puntando sul nipote. Ma se ancora il leader autonomista non ha
fatto passi ufficiali, nuove famiglie si affacciano nell'agone. Tra questi i
fratelli Cancelleri da Caltanissetta: lei, Azzurra, è deputata del Movimento 5
stelle alla Camera e sarà ricandidata, lui, il fratello, ha tentato la corsa
per Palazzo d'Orleans. Anche loro iscritti d'ufficio all'albo dei cognomi che
contano nella politica di Sicilia.
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