sabato 20 gennaio 2018

pc 20 gennaio - Sicilia: tutti in corsa per il Parlamento, ma la “famigghia” prima di tutto, ovvero come i politici perpetuano la loro dinastia!

Prima la corsa alle regionali dell’autunno scorso, adesso la corsa ad un seggio al Parlamento! Sempre di corsa, da quel viscidissimo Crocetta che ha scambiato la sua non candidatura alle regionali per un posto di senatore promesso da Renzi a tutta una serie di personaggi che hanno fatto la “storia” politica in Sicilia. Una “storia” (d’altronde sembra che in Sicilia nasca la maggior parte delle “fiction”, ma purtroppo questa è durissima realtà!) circondata sempre da un alone di “delinquenza” e naturalmente anche di pesanti liti in famiglia.

Tanti di questi figli di… (e cosa non si farebbe per i “figghi”! per trovargli una giusta “sistemazione”!), ma anche nipoti di... ce li ritroveremo seduti in Parlamento… e poi qualcuno ha pure il coraggio di invitare la “gente” ad andare a votare??? Ma boicottiamoli tutti!

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Mogli e nipoti in lista, Dynasty in Sicilia

La famiglia in Sicilia è importante, politicamente parlando. Perché nell'isola non si tramandano di padre in figlio solo case e patrimoni, ma anche pacchetti di consensi che valgono oro. Così anche in queste elezioni politiche alle porte, da Forza Italia al Pd, fioccano i nomi dei ras del voto inossidabili
ai tempi. Genovese, D'Alì, Germanà, Sudano, Lombardo, Cardinale sono cognomi del potere politico da decenni, mentre altre famiglie, più giovani, si affacciano all'orizzonte.

A Caltanissetta è in corso una rivolta della base dem contro la terza candidatura di fila alla Camera della figlia dell'ex ministro Salvatore Cardinale, Daniela. Dirigente della Dc, poi leader della Margherita e ministro nei governi D'Alema e Amato, Cardinale padre è adesso il gran manovratore del movimento Sicilia futura: stampella dei democratici che alle scorse regionali ha raggranellato 120 mila voti, la metà di quelli ottenuti dalla lista Pd. Ieri i segretari democratici di 21 Comuni della Provincia di Caltanissetta hanno inviato un documento al segretario nazionale Matteo Renzi e a quello siciliano Fausto Raciti per contestare la candidatura della Cardinale che rischia di «creare uno strappo con i circoli», «con evidenti disastrose conseguenze per il partito». Nei giorni scorsi anche i giovani del Pd avevano detto no a «candidature dinastiche».

Fino a qualche anno fa, prima di cadere in disgrazia giudiziaria a causa della condanna in primo grado per truffa con i fondi della formazione professionale, nella stessa area di Cardinale c'era un'altra grande calamita del voto siciliano: Francantonio Genovese. «Mister 20 mila voti» , come lo chiamano, nel frattempo è passato armi e bagagli nella più "garantista" Forza Italia e dopo aver piazzato il figlio all'Assemblea regionale, con 18 mila voti, adesso vuole candidare alla Camera il cognato, Franco Rinaldi. La famiglia, una ossessione per molti politici dell'isola.
Rimanendo a Messina, e sempre in area forzista, a chiedere una candidatura è anche Nino Germanà, rampollo di una casata del voto che vanta un padre, Basilio, con quattro legislature tra Camera e Senato alle spalle, e un nonno, Nino, che con la Dc di legislature ne ha fatte sette. Tra gli azzurri le tradizioni contano, ed ecco che a Trapani il senatore Antonino D'Ali, per il quale la procura ha chiesto l'obbligo di dimora, punta a lanciare la moglie, Antonia Postorivo.

Spostandosi a Catania, nelle liste dem sarà candidata un'altra rampolla di una dynasty del voto: Valeria Sudano, nipote dell'ex senatore Domenico, un colonnello dell'Udc cuffariana. Voti e cognomi.
Anche l'ex governatore Raffaele Lombardo, condannato a due anni per voto di scambio, medita di continuare la tradizione, puntando sul nipote. Ma se ancora il leader autonomista non ha fatto passi ufficiali, nuove famiglie si affacciano nell'agone. Tra questi i fratelli Cancelleri da Caltanissetta: lei, Azzurra, è deputata del Movimento 5 stelle alla Camera e sarà ricandidata, lui, il fratello, ha tentato la corsa per Palazzo d'Orleans. Anche loro iscritti d'ufficio all'albo dei cognomi che contano nella politica di Sicilia.

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