Un nuovo incidente è accaduto al MOF nella notte del 28
dicembre ' turno di notte,un treno all'interno del siderurgico ha appena
impegnato una discesa, all'improvviso secondo il racconto dei lavoratori del
mof, il convoglio si è sganciato dal locomotore, forse per la pendenza ,
l'attivazione automatica dei sistemi di sicurezza ha bloccato la motrice, i
vagoni si sono continuati a muovere per inerzia e il lavoratore, ha subito ul
contraccolpo derivante dall'urto, microfrattura a un braccio con ingessamento
del braccio ' questo permette insieme a i lavoratori di tornare sulla
questione
Dopo la morte di Claudio e la grande e coraggiosa lotta
degli operai del Mof e degli altri operai che l'hanno sostenuta per
annullare l'accordo del 2010 sul mono operatore nel reparto, e nonostante
le promesse
dell'azienda e di Vendola che di questa lotta si sarebbe
tenuto conto per modificare la
situazione al Mof, non è invece successo
nulla. Si vuole far restare tutto come prima e i sindacati, Fiom in testa,
insistono che o al Mof si lavora così o niente, e che l'accordo del 2010 è e
resta valido.
Questa è la sostanza della cosa, tutto il resto sono fronzoli.
Per loro Claudio è morto invano, gli operai hanno sbagliato a lottare e non
vanno legittimati né come diritto di sciopero né come organizzazione
sindacale.Ma così non può e non deve essere! Costi quel che costi,
questa storia non può finire così!
Lo Slai cobas con precisione e serietà
già nei giorni della lotta ha detto chiaramente quello che l'azienda deve
fare e gli operai devono fare. Non è un problema di sigla sindacale o di
semplice solidarietà, ma di serietà e
determinazione. O in questa fabbrica le
cose si cambiano oppure non ci sarà limite al peggio.
Per questo invitiamo
a riprendere lo stato di agitazione anche e al massimo subito dopo le feste,
a riprendere seriamente il blocco del reparto, se l'accordo è ancora in
piedi e se non viene radicalmente cambiata la situazione.
Non c'è solo il
problema dell'accordo al Mof che deve saltare - la cosa vale anche per i
gruisti, per gli altri reparti - c'è anche la legge da rispettare in quelle
rarissime volte che essa tutela le condizioni del
lavoro in sicurezza. La
sentenza del 5 novembre in Cassazione lo ha ribadito, e questa deve essere
fatta rispettare rigidamente all'Ilva per mille ragioni che tutti sappiamo, e
proprio in questa situazione in cui
sicurezza e messa a norma sono condizioni
indispensabili non solo per la tutela degli operai ma anche per la esistenza
stessa della fabbrica.
Slai cobas per il sindacato di classe
ILVA
TA. 30.12.12
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