Il governo Monti, se ne è andato, ma torna dopo le elezioni, comunque si chiami il primo ministro.
'Il lavoro non è completato' dicono loro, cioè scaricare la crisi del capitale su operai e masse popolari, peggiorandone salari, occupazione, condizioni di vita, ma anche restringendo ulteriormente la democrazia borghese e riformando Stato e istituzioni al servizio del capitale industriale e finanziario, mondiale, europeo e italiano.
Le elezioni parlamentari scelgono solo chi deve gestire il comitato di affari del capitale, questo sempre, e oggi ancor più. Questo è sotto gli occhi di tutti, corrotti o non corrotti che siano i parlamentari e gli uomini di governo.
Operai e masse popolari non hanno presente, nè futuro se affidano le loro sorti alle elezioni nei parlamenti borghesi. A volte ci si può presentare, per ostacolare l'azione della borghesia, dei suoi governi e del suo parlamento, avere una tribuna per rappresentare gli interessi operai e popolari e chiamare alla lotta; ma non è questo il caso, chi lo pensa è o un illuso o un imbroglione.
Si ostacola di più con la lotta fuori del parlamento e con la contrapposizione frontale; la migliore tribuna è quella ottenuta con le lotte, con l'organizzazione indipendente, con direzione coraggiosa, chiara e conseguente.
Operai e popolari possono e devono fare affidamento solo e principalmente sulla loro lotta, per difendere i propri interessi e condizioni. Ma nella crisi difendersi non basta e non si possono ottenere comunque grandi risultati.
Occorre attaccare e per questo occorre organizzazione politica e sindacale necessaria: partito e sindacato di classe e, su questa base, fronte unito con tutti coloro che vogliono lottare fuori e contro il parlamento borghese.
Partito e sindacato di classe ed eventuale fronte unito hanno e devono avere come obiettivo principalmente il rovesciamento dei governi, di tutti i governi dei padroni e/per la rivoluzione, per strappare il potere politico alla borghesia e instaurarare il potere operaio e popolare.
Questo compito essenziale chiede e richiede che partito, sindacato di classe e fronte unito non siano strumenti tradizionali, buoni solo per la lotta pacifica di massa, ma siano di tipo nuovo.
Quest'anno bisogna andare avanti su questa strada, noi per primi, ma è un compito di tutti: comunisti conseguenti e avanguardie operaie, studentesche, popolari.
Alle prossime elezioni ciò che corrisponde a questi compiti è il boicottaggio elettorale, quanto più attivo
possibile. Su questo ci si può unire e lavorare insieme da subito, e ovunque, fabbriche, scuole, quartieri, territori, piazze.
proletari comunisti _PCm Italia
1 gennaio 2012
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