martedì 21 giugno 2011

pc 20 giugno - INDIA: Fermare il fascismo del governo subito

Partito Comunista dell'India (Maoista)

COMMISSIONE SPECIALE di ZONA Dandakaranya
Comunicato Stampa - 10 Giugno 2011


Il governo fascista di Raman Singh e la sua brutale oppressione sono responsabili dei recenti contro-attacchi del PLGA [Esercito Guerrigliero di Liberazione del Popolo]!


Fermare l’Operazione Green Hunt subito!


Resistere al dispiegamento dell’Esercito in Bastar! Opporsi al tentativo di enorme furto di terra nel nome delle scuole di addestramento dell’esercito!


Le classi dominanti sfruttatrici sono state colpite dalle continue contro-offensive tattiche effettuate dal PLGA soprattutto a partire dal mese di maggio nel Dandakaranya. I rappresentanti dei media delle multinazionali si sono uniti in coro e si messi a gridare che gli “attacchi maoisti sono aumentati improvvisamente” esprimendo “preoccupazione”! Prakash Singh, Arnab Goswami, Shekhar Gupta, Chandan Mitra, PV Ramana e tutti gli altri intellettuali falliti stanno urlando nei canali TV. Qualcuno sta dicendo che il governo non ha una politica efficace contro i maoisti e un altro dice che il governo non ha la volontà. Ma, naturalmente, nessuno di questi è pronto ad accettare il fatto che si tratta della logica conseguenza di politiche repressive del governo.

Ma d'altra parte ... il popolo del Dandakaranya dà il benvenuto alle contro-offensive del PLGA. Soprattutto coloro, le cui case sono state bruciate, i cui familiari sono stati uccisi, che sono stati saccheggiati di tutto, le cui madri e sorelle sono state insultate, i cui bambini sono diventati vittime della brutalità della polizia, i cui cari sono rimasti a languire nelle carceri in particolare durante questi due anni di operazione Green Hunt, tutti questi hanno espresso la loro felicità su questi contro-attacchi.

Il 17 del mese scorso nel distretto di Dantewada durante la notte, una delle nostre squadre ha fatto saltare in aria un veicolo della CRPF con una mina vicino a Borgudem. Sette mercenari sono stati uccisi e uno ferito in quella esplosione.

Il 19 maggio, il nostro PLGA ha effettuato un eroico agguato vicino al villaggio di Nargonda nel distretto di Gadchiroli (Maharashtra). Chinna Venta, una bestia selvaggia (comandante della squadra del commando C-60) è stato ucciso e altri due feriti in questo incidente. Anche se in questi agguati due dei nostri valorosi compagni hanno dovuto immolare le loro vite. Lo stesso giorno altri 3 mercenari furono annientati dal PLGA vicino al villaggio di Tadigaon nello stesso distretto. Chinna Venta era sinonimo di terrore e quasi nessun villaggio o famiglia nel distretto di Gadchiroli è sfuggita come vittima della sua tirannia. Dalle percosse alla violenza sessuale sulle donne, falsi scontri, corruzione e saccheggi, tutti questi tipi di atti odiosi erano una routine quotidiana per lui. Dopo aver sentito la notizia dell’uccisione di Chinna, un clima di festa si è diffuso in tutto il distretto.

Il 23 maggio - il giorno del 44° anniversario della grande insurrezione Naxalbari - nel distretto di Raipur (distretto di polizia di Gariaband), il nostro PLGA ha assaltato eroicamente una riunione di agenti di polizia al confine con l’Odisha uccidendo nove poliziotti, tra cui un ASP (Assistente Sovrintendente di Polizia) Rajesh Pawar. L’ASP ucciso era solito sviare e corrompere i giovani tribali per trasformarli in informatori e per raccogliere informazioni da queste persone. Il suo modo da congiura era tale che, sulla base di informazioni specifiche riusciva a sferrare attacchi a danno del movimento rivoluzionario. Il popolo non perdonerà mai queste persone che attaccano e cospirano contro un movimento giusto.


Ieri, il 9 giugno, alle sette del mattino i combattenti rossi del PLGA hanno teso un'imboscata ad una riunione che si teneva vicino al campo della polizia CAF (Chhattisgarh Armed Force) del villaggio di Jharaghati nel distretto di Narayanpur in cui cinque mercenari sono morti. Due armi sofisticate sono stati portate via. È degno di nota che questo campo era stato istituito molto di recente nell'ambito della seconda fase dell'operazione Green Hunt. E la scorsa notte nella zona Katekalyan del distretto di Dantewada, i nostri guerrieri rossi del PLGA hanno fatto saltare in aria un MPV (veicolo a prova di mina) della polizia in cui complessivamente sono stati uccisi 10 addetti di polizia, di cui 7 SPOS (funzionari di polizia speciale) e altri 3 sono stati feriti. Alcune armi sono state portate via.


Anche nei giorni scorsi, a Chhindgarh, Tongpal, Bande, Gudse e in alcuni altri luoghi il PLGA ha effettuato alcune piccole e medie azioni di annientamento di alcuni famigerati SPOS e poliziotti.

Perché si stanno verificando queste contro-offensive?


In realtà, la banda Sonia-Manmohan Singh-Chidambaram e i governanti dello sfruttamento come Raman Singh, Shekhar Dutt, sonoi responsabili di questi attacchi, perché stanno conducendo una guerra ingiusta – l’Operazione Green Hunt - contro il popolo del paese di cui si dice che ora è nella seconda fase. Come parte di ciò nella regione indivisa del Bastar, sono aumentate enormemente le atrocità e la brutale oppressione da parte della polizia, paramilitari, STF, Cobra, commando Koya e SPOS. La campagna di terrore scatenata in quattro villaggi della zona Chintalnar - Morpalli, Timmapuram, Pulanpad e Tadimetla - da parte delle forze armate governative ne è un esempio recente. In questo atto barbarico effettuate dall’11 al 16 marzo, quasi 300 case sono state bruciate, tre abitanti del villaggio sono stati uccisi, sei donne sono state violentate, due persone sono disperse, migliaia di quintali di cereali sono stati bruciati dalle cosiddette forze di sicurezza. La vera misura di questa distruzione è semplicemente impossibile.


Nel distretto di Narayanpur, il 19 aprile, nel villaggio di Chinari, un ragazzo di quattordici anni di nome Rajnu Salam è stato prelevato e ucciso dalla polizia e le forze paramilitari e annunciato come uno scontro. Prima di questo, il 23 marzo, nello stesso distretto, dopo un scontro avvenuto nel villaggio di Kullenar, due compagni del PLGA, Ramesh e Prabhakar, sono stati catturati vivi e sono stati uccisi dopo essere stati sottoposti a brutali torture. Nei villaggi di Bellamnendra e Vimlaguda del Sud Bastar, le forze del governo hanno creato scompiglio. In questa vasta regione del Dandakaranya, che si estende da Rajnandgaon e i distretti di Kanker a nord fino al distretto di Dantewada nell'estremo sud, centinaia di adivasi sono stati arrestati e torturati. Sono stati lasciati a languire nelle carceri con false accuse. Per dirla in poche parole, in tutto il Dandakaranya, le forze armate governative hanno continuato la loro campagna di oppressione e di terrore senza tregua. I recenti controattacchi dovrebbero essere considerati in questo contesto.


In realtà, l'unico obiettivo dell'operazione Green Hunt in corso in molte parti del paese, soprattutto nelle aree tribali, è quello di annientare il movimento maoista per convertire queste aree in pascoli per i predatori - i capitalisti compradori e le multinazionali. Specialmente nelle aree forestali di Jharkhand, Bihar, Chhattisgarh, Odisha, Andhra Pradesh e Bengala occidentale i governi hanno firmato centinaia di protocolli di intesa con le aziende multinazionali. Di recente, il governo ha annunciato la privatizzazione delle miniere Raoghat e ha invitato le imprese straniere a razziare il prezioso bottino delle riserve di minerale di ferro. Poiché il movimento maoista si pone come il principale ostacolo sulla loro strada, essi stanno conducendo questa guerra per eliminarli. Ora il processo di dispiegamento dell’esercito è stato avviato. Anche se l'esercito è stato portato nel nome dell’addestramento anche i bambini delle elementari possono intenderlo come parte di una cospirazione per schiacciare il giusto movimento di massa.


Da un lato, il governo del Bjp di Raman Singh, nel Chhattisgarh è ben deciso a portare avanti la repressione su larga scala del popolo in lotta e, dall'altro, sta sopprimendo ogni voce che si leva contro di esso. L’Attivista per i diritti umani Dr. Binayak Sen è stato arrestato con l’accusa di tradimento e condannato al carcere a vita solo per aver parlato contro le atrocità delle forze governative e il terrore del Salwa Judum. Il 'Vanavasi Chetana Ashram' di Himanshu Kumar è stato demolito con la stessa ragione e il governo di Raman lo ha spinto lontano non solo da Bastar, ma anche dal Chhattisgarh. Ogni squadra venuta per accertamento dei fatti sulle stragi di adivasi effettuate nell'ambito dell'operazione Green Hunt è stata impedita dall’ingresso nel Bastar. Anche una squadra di donne è stata gravemente molestata e costretta ad uscire dalla regione del Bastar. Recentemente, Swami Agnivesh è stato anche picchiato e costretto a lasciare il Bastar mentre stava cercando di raggiungere l’area di Chintalnar per incontrare le vittime del terrorismo di stato. Il ministro dell’interno del Chhattisgarh, Nankiram, spudoratamente ha annunciato che il suo governo sta per imporre il divieto al PUCL e che anche ad Swami Agnivesh sarà vietato entrare nella regione di Bastar. Per comprendere la natura fascista della 'polizia Raj' nel Chhattisgarh l’esempio di Kalluri, il famigerato ex-SSP del Dantewada sarà più che sufficiente. In una conferenza stampa Kalluri ha apertamente dichiarato un premio in denaro di un migliaio di rupie ad un comandante del commando Koya che aveva ucciso un abitante del villaggio con il nome di maoista. E ha sorpreso tutti dicendo che avrebbe continuato a dare premi in denaro allo stesso modo per la morte di ogni maoista. Egli ha anche promesso che non avrebbe messo sale nel cibo fino a quando almeno 12 maoisti non fossero stati uccisi!


Ciò che la polizia racconta è la legge qui! Ciò che dice il ministro dell’interno o il ministro in capo è la Costituzione nel Chhattisgarh! La "Democrazia" è stata ridotta ad uno scherzo lascivo qui. Il PESA Act [Legge sul censimento e salvaguardia delle tribù], il quinto censimento ecc sono diventati una beffa. In queste circostanze ili popolo non ha scelta se non quella di resistere nella propria auto-difesa.


Facciamo appello alle forze di polizia, forze paramilitari e SPOS che non sono nostri nemici. Questa battaglia non è rivolta contro di voi. Le classi dominanti che sfruttano vi hanno spinto in questa guerra ingiusta contro il popolo. Quindi, non prendere parte a operazioni contro il popolo e non perpetrare atti di terrore contro di esso. Individuate i veri nemici del paese - i corrotti, scamsters, gangsters e compradores che governano il nostro paese in nome della democrazia.


Il Partito Comunista dell'India (maoista) Comitato speciale di zona del Dandakaranya fa appello all'intero popolo lavoratore del paese e ai democratici a chiedere di:


Fermare immediatamente l’Operazione Green Hunt!


Opporsi al dispiegamento dell’esercito nella regione del Bastar e resistere alla proposta di acquisizione di 750 chilometri quadrati di terreno in nome dell’addestramento dell’esercito!


Richiedere punizioni severe per tutti gli agenti di polizia compreso l’SSP Kalluri, IG Langkumer e DGP Viswaranjan e tutti gli altri dei commandos COBRA e Koya coinvolti nelle atrocità e gli atti di terrorismo commessi contro il popolo della zona di Chintalnar!


Richiedere il rilascio incondizionato di tutti gli adivasi imprigionati!


(Gudsa Usendi)

Portavoce
Dandakaranya Comitato speciale di zona

PCI (Maoista)

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