martedì 21 giugno 2011

pc 21 giugno - TELEPERFORMANCE: BENE CHE VADA, CASSINTEGRAZIONE? - Intervista ad un delegato Rsu Cgil di Taranto durante l'incontro a Roma di oggi

Oggi è vi è stato a Roma un incontro al Ministero dello Sviluppo economico tra Teleperformance e OO.SS. (di cui tuttora non sappiamo gli esiti). Abbiamo chiesto a un delegato Rsu Cgil di Taranto come stava andando:

"Non ci sono buone notizie! L'azienda è ferma sulla questione della riduzione dei lavoratori. Al massimo prende in considerazione la cassintegrazione in deroga, che comunque sarebbe fino a dicembre. Su questo il Ministero dello sviluppi da un lato chiede a Teleperformance garanzie di mantenimento degli organici, ma l'azienda non presenta ancora un piano industriale; dall'altro chiede alle OO.SS garanzie di unità.
La realtà è che TP sta cercando di uscire da questa vertenza senza rischi e vincitrice. Di fatto si vuole liberare di lavoratori e lavoratrici a Tempo Indeterminato e tenere solo contratti a progetto: già ora a Taranto a 1000 lavoratori a progetto che paga 2,50 euro all'ora!
I sindacati, cisl, uil sono disposti a firmare qualsiasi cosa. La cgil ha proposto di proprogare di un altro anno la 'solidarietà'; se passasse la cig porremmo la questione delle garanzie: a partire da una riduzione decisa dei lavoratori che dovrebbero essere interessati alla Cig, poi la garanzia del rientro e dei tempi, corsi di formazione nel periodo di cig, poi cig a rotazione, ecc.
Ma è difficile un accordo separato perchè cisl, uil sono in netta minoranza tra i lavoratori.
Il 30 si ritorna al Ministero del lavoro.
Certo, la soluzione per evitare i licenziamenti sarebbe il rientro delle, localizzazioni, ma per Teleperformance queste non sono proprio in discussione.

Al rientro a Taranto, entro questa settimana terremo assemblee con le lavoratrici e i lavoratori. Certo è difficile andare a parlare di cassintegrazione. I lavoratori finora hanno espresso un rifiuto totale della cig. Pensa che noi e anche gruppi di lavoratori spontaneamente hanno raccolto 1300 firme - su circa 1600 lavoratori - quasi la totalità, per dire NO alla cig. Anche stamattina gruppi di lavoratrici e lavoratori hanno fatto un presidio davanti allo stabilimento di taranto e hanno raccolto altre firme. Certo i lavoratori hanno fiducia in noi e accettano di ascoltarci; ma sarà difficile andare a dire a questi lavoratori: è passata la cassintegrazione..."


Paolo Sarzana, responsabile delle pubbliche relazioni di Teleperformance ha dichiarato la scorsa settimana in un intervista ad un giornale locale di Taranto che in alternativa alla mobilità vi può essere solo la cassintegrazione. Sappiamo come questa, insieme a una riduzione del salario, può significare, senza garanzia (e Teleperformance non le dà), anticamera di licenziamenti e quindi solo allungamento dell’agonia.
Dalle stesse parole di Sarzana emerge da un lato che la TP è “una multinazionale , leader nel settore che fattura due milioni di euro all’anno ed è presente in 50 paesi… siamo ben lontani da essere un’azienda in liquidazione...” e che, quindi, con i tagli, con i ricatti/pressione punta a salvaguardare il suo profitto scaricando le “difficoltà” sui lavoratori; dall’altro che vuole gestire i lavoratori in maniera “iperflessibile”e, quindi, la conseguenza è un utilizzo dei lavoratori come “usa e getta” secondo le necessità aziendali.

Tutto questo è inaccettabile e noi pensiamo che occorre rispondere con l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori e con una nuova fase della lotta, che colpisca e faccia "male" all'azienda.

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