La teoria degli opposti estremismi e il volontariato di facciata non ci appartengono.
Comunicato in merito all’aggressione neo fascista in piazza mercantile di sabato notte 18.06 durante la “Notte Bianca” a Bari
Se ancora non fosse chiaro a tutte e tutti l'aggressione fascista (da parte di alcuni militanti di Casapound) di sabato 18.06 in via Re Manfredi durante la notte bianca, nei confronti di una coppia di ragazzi, è stata resa possibile grazie al patrocinio dato dalle istituzioni (come sta avvenendo da tempo nei confronti di iniziative dall'associazione neo fascista Casapound Italia). In quest’ultimo caso è stato Mario Ferorelli - Presidente della IX Circoscrizione di Bari "San Nicola- Murat", a dare loro il permesso per poter tenere uno stand quella sera in piazza del Ferrarese.
Se questi individui non avessero avuto la possibilità di gestire uno stand durante la Notte Bianca di Bari, in occasione del cui evento si sono assembrati in più di 15 persone intorno allo stand in piazza del Ferrarese, la loro presenza sarebbe stata meno massiccia, e di conseguenza avrebbero avuto meno possibilità di muovere violenza contro altre persone.
Durante l’aggressione la coppia è stata circondata a mò di branco da una decina di individui, visti intorno a quello stand presente in piazza del Ferrarese; uno di loro sbucato dalle retrovie ha colpito in volto il ragazzo (probabilmente impugnando un arnese metallico), provocandogli una profonda ferita sulla guancia destra, invece gli altri cercavano di bloccarlo, mentre la ragazza urlava nel tentativo di attirare l’attenzione dei passanti.
La colpa diretta di questa aggressione neofascista (come di tante altre avvenute negli ultimi mesi in giro per la nostra penisola) è quindi tutta dei rappresentanti istituzionali che danno campo libero a Casapaound a Bari come in altre città (forse si aspettano di ritorno il loro sostegno elettorale), patrocinando la presentazione dei loro libri, dando loro visibilità e spazi grazie ai quali possono radunarsi in piazza in numeri abbastanza consistenti.
Chiedere le dimissioni dei rappresentanti istituzionali è il minimo che i collettivi antifascisti di Bari possono fare, e soprattutto è fondamentale che tutti capiscano che in una lotta per la libertà di espressione politica serve chiarezza istituzionale ed è necessario finirla con questi appoggi molto poco chiari, al limite della collusione rispetto alle iniziative organizzate da Casapound.
Addirittura oggi qui a Bari e in Puglia, amministrate dal centro-sinistra, pare come se l'argine antifascista abbia ceduto, come d’altronde stanno cedendo pilastri fondamentali della democrazia. Concedere piena legittimità istituzionale, mediante autorizzazioni, patrocini, ecc., a gruppi che fanno della xenofobia, del razzismo, dell'odio, della violenza i loro assi portanti è da irresponsabili, da complici.
Se ancora ci fossero dubbi, sul senso di queste frasi lo esplicitiamo senza mezzi termini: sarebbe il caso che singoli, organizzazioni, e rappresentanti istituzionali smettano di fare questo gioco al massacro. Che dichiarino apertamente la loro posizione, e di smetterla di fingere di non sapere che cosa rappresenta nei fatti Casapound Italia.
Fare demagogia in questi casi è deleterio e non fa altro che aprire spazi a questi soggetti che si beneficiano della poco chiarezza che spesso contraddistingue le istituzioni. Ed ecco che poi siamo costretti a dover osservare i risultati di questa politica ambigua che si scagliano contro di noi, come le ferite riportate sabato notte da un ragazzo in piazza mercantile a Bari. ù
sinistra critica bari
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