Pitelli è una collina che sovrasta la città
della Spezia, famosa per essere uno dei luoghi più inquinati d'Italia, tanto
da essersi meritata il titolo, assai poco glorioso, di collina dei veleni.
Nel marzo scorso si è concluso, dopo sette anni di dibattito, il processo
per disastro ambientale contro un losco figuro di nome Orazio Duvia; questo
personaggio, indicato come la figura chiave del sistema di gestione delle
scorie nel nord Italia, è stato assolto - con formula dubitativa - dalle
accuse mossegli: a causa di tutti i veleni interrati malamente, ed alla
rinfusa, gli stessi hanno inquinato la falda acquifera, provocando nella
popolazione un aumento spropositato dei casi di tumore.
Secondo i giudici, che hanno appena depositato le motivazioni della
sentenza, mancherebbe la prova definitiva che siano stati i rifiuti tossici
ad inquinare le falde; sarà, ma appare piuttosto inverosimile il contrario,
a leggere l'infinito elenco - pubblicato dal Manifesto, a pagina 5
dell'edizione di domenica 19 giugno, in un articolo firmato Andrea
Palladino - dei materiali rinvenuti nella discarica.
Il pezzo termina con: "Se vivi accanto alla discarica dove finiscono i
rifiuti della Union Carbide - tanto per citare un nome noto - non è detto
che alla fine il tumore ti colga per questo motivo. E se ti ammali
difficilmente qualcuno potrà fare giustizia".
Tutto vero e tutto giusto; ma manca la soluzione: una rivoluzione
proletaria, con alla testa il Partito Comunista rivoluzionario, che la
faccia finita definitivamente con questo sistema di sfruttamento senza
limiti dell'uomo sull'uomo e sull'ambiente.Pitelli (SP), 19 giugno 2011
Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino
Nessun commento:
Posta un commento