giovedì 16 dicembre 2010

pc quotidiano 16 dicembre - red block a genova apre lo scontro con gli agnoletto di turno e lancia la campagna per un altro decennale del G8

Arriviamo a genova sabato nel tardo pomeriggio, come prima cosa andiamo alla ricerca del centro sociale buridda, chiediamo a degli studenti universitari che volantinavano conoscendo una di loro che ci indica la strada. Breve scambio di opinioni, lei dice che andrà all’assemblea...rispondendo alla nostra domanda su cosa si è discusso nelle precedenti assemblee e se hanno già discusso circa il corteo la sua risposta è stata “purtroppo il corteo ci sarà, noi lavoriamo per una mostra fotografica ed i social forum”.
Giunti al centro sociale veniamo accolti bene dai compagni che ci fanno posare gli zaini, dicono fin da subito che ci ospiteranno per la notte e siamo anche loro ospiti per la cena.
Fino alla cena parliamo con 3 di loro, i più attivi, ci chiedono chi siamo, come mai da palermo per un’assemblea che ci fanno capire essere espressione dell’area pacifista della città a cui non parteciperanno ne giovani ne centri sociali, loro non verranno neanche pur svolgendosi all’interno del centro sociale, hanno solo dato la sala x ospitarla. Spieghiamo chi siamo, che ci interessa costruire la mobilitazione per il decennale di genova, sono d’accordo con noi sull’idea che abbiamo per genova.
In particolare un compagno ci ascolta con interesse e senza pregiudizi, ci dice di non avere una formazione marxista-leninista e gli viene difficile accettare l’idea del partito, ma non è ne disobbediente e ne anarchico. Ascolta con interesse anche le questioni sull’india ecc.
Tutta questa discussione avviene al bar del centro, ogni qualvolta arrivano dei giovani il compagno ci presenta come i compagni di red block di palermo venuti per discutere sull’organizzazione di genova.

L’assemblea.

L’indomani torniamo al centro per l’assemblea. I compagni avevano ragione, età media 40 anni, presenti vittorio agnoletto, arci nazionale, cgil nazionale con portavoce dipartimento internazionale, movimento per l’acqua nazionale, sinistra critica nazionale, giovani comunisti/rifondazione e altre associazioni simili, genitori carlo giuliani.
Dall’introduzione e dai primi interventi si capisce subito il taglio. Si parla solo di come organizzare il social forum, i gruppi tematici, la logistica x ospitare chi verrà da fuori per i social forum, circa le tematiche da trattare e come. Pochi accenni al corteo come cosa secondaria.
Dopo vittorio agnoletto e previsto il mio intervento:

mi presento, siamo venuti da palermo perché per noi è molto importante il decennale di genova che non è una ricorrenza, quelle le facciamo ogni anno.
Genova rappresenta l’istituzionalizzazione dello stato di polizia che avanza a tappe verso il moderno fascismo, non è un problema di governo di destra o di sinistra, non dimentichiamo napoli 2001, per questo ad esempio il 14 noi saremo in piazza per la caduta di Berlusconi e di ogni governo dei padroni ma non per un nuovo governo di sinistra con l’appoggio dei finiani, tutti sappiamo cosa faceva fini durante le giornate del g8. detto questo diciamo che onestamente, pur rispettando il vostro percorso, non siamo d’accordo con nessuno degli interventi precedenti.
Ad esempio all’inizio si diceva che è stata scartata una vignetta per il logo perché troppo incazzata, o poco fa agnoletto diceva che molti di loro non vogliono ripercorrere quelle strade teatro di violenze e sangue, invece noi crediamo che abbiamo tutti i motivi per essere incazzati, genova non è stata solo repressione ma ha fatto nascere anche un’intera generazione che fa politica in maniera radicale, noi vogliamo ripercorrere quelle strade e incazzati, perché i responsabili delle mattenze cilene hanno ricevuto promozioni e sono stati mandati anche ad addestrare la polizia del governo fantoccio iracheno, perché c’è ancora un assassinio che è rimasto impunito. Diceva agnoletto che dopo 10 anni bisogna aggiornare l’analisi mondiale, d’accordissimo. Ma come si fa a pensare dopo 10 anni di riprendere il filo dei social forum facendo finta che intanto la repressione non ci sia che dopo genova la classe dominante avanza nella costruzione di un regime. L’altro mondo possibile non si può costruire con i social forum.

L’intervento com’era prevedibile è stato ignorato, allora tutti e 3 decidiamo di lasciare la sala prima che ci fossero gli ultimi 2 interventi prima della pausa pranzo. Smontiamo il banchetto, l’uscita dalla sala non passa inosservata. Uscendo ci segue un vecchio compagno di aosta, che ci fa i complimenti per l’intervento dicendo che ha spaccato giustamente, e sparando a zero su cgil e rifondazione. Nel mentre una compagna dice che all’interno stanno parlando di noi, e si ascoltano l’intervento dove viene sbeffeggiata la nostra sigla paragonandola a “fantasie”.
Dopo il suo intervento il compagno interrompe l’assemblea dicendo che le uniche fantasie e cazzate le abbiamo ascoltate noi venuti da palermo sentendo parlare di social forum, dopo 10 anni che se ne fanno e che per fortuna nella quasi totalità del paese non se ne fanno più... Intervengono dai posti dicendo che noi siamo stati scorretti ad andare prima della fine e che loro rispettano la nostra visione ma non condividono la questione della violenza e che non vogliono che venga gente a devastare genova.
ribattiamo che noi abbiamo fatto un lungo viaggio e siamo venuti per dare un contributo, abbiamo necessità di andare via ora, qual è il problema? Il problema invece è quello della violenza, a genova abbiamo perso un compagno, e ora si criminalizza chi come carlo scende in piazza in maniera radicale accusando di devastare la città. Seguono scuse formali.
Nel mentre fuori escono altri partecipanti all’assemblea, altri complimenti e prendiamo contatti con queste componenti di un’opposizione silenziosa all’egemonia dell’assemblea rappresentata da agnoletto-cgil-rifondazione-associozionismo pacifista.

Incontro compagni buridda e compagni caos.

Nel pomeriggio ci siamo dati appuntamento con i compagni del buridda che vengono a trovarci nella stanza dove ci hanno ospitato. Sono 2 compagni del buridda (uno dei quali gestisce anche indymedia liguria), è un compagno del caos (collettivo di giovani studenti antifascisti).
Ci chiedono dell’assemblea, facciamo un resoconto e poi gli proponiamo di organizzare un’alternativa, per mobilitare giovani da tutta italia per corteo. Ci chiedono dei nostri contatti e noi gli parliamo delle diverse realtà studentesche, giovanili, proletarie con cui siamo in contatto così con i diversi contatti internazionali, francesi,turchi,spagna,e ecc.
Diciamo che è importante che i compagni genovesi si attivino sul territorio, palesiamo la nostra intenzione di scrivere comunicato/appello appena tornati a palermo percriticare questa assemblea e proporre un percorso alternativo. Diciamo che siamo disposti a tornare a genova per organizzare insieme questo percorso.
La risposta è stata tiepida, gli piace l’idea non la escludono ma contano molto su gente da fuori e poco sul movimento genovese, per questo l’insistenza sui nostri contatti. Finita la riunione ci fanno visitare i locali occupati di indymedia e del caos entrambi appartenenti all’università e adiacenti tra loro. ci scambiamo materiale (riceviamo in cambio un paio di opuscoletti, un paio di cd documentari e una maglietta e adesivo “genova antifascista”.
Ci salutiamo affettuosamente con la promessa di tenerci in contatto.


Adesso pensiamo a fare l'appello e farlo circolare in tutta italia, fare incontri assemblee e costruire un ampio fronte per un grande corteo a luglio


red block palermo

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