giovedì 16 dicembre 2010

pc quotidiano 16 dicembre - palermo studenti in lotta ..verso il 22 dicembre

Nuova ondata di istituti occupati Torna l'occupazione ai licei scientifici Cannizzaro e Croce e al classico Umberto I. Oggi decideranno il da farsi gli studenti del Garibaldi. Annunciata una grande manifestazione per il 22 dicembre, giorno in cui è prevista l'approvazione della riforma Gelminidi DARIO PRESTIGIACOMO


Non si fermano le proteste degli studenti, che ieri, all'indomani della mobilitazione contro il governo Berlusconi, sono tornati a occupare tre licei della città, il classico Umberto I e gli scientifici Cannizzaro e Croce. E lo stesso potrebbe avvenire già da oggi in altri istituti, dal momento che tanto la Rete degli studenti medi quanto il Coordinamento degli studenti medi, le due principali anime del movimento, hanno annunciato "una nuova ondata di occupazioni" in vista della prossima manifestazione, fissata per il 22 dicembre.

"Onestamente, ci eravamo dati un giorno di tempo per decidere il da farsi, ma l'entusiasmo dei nostri compagni dopo la manifestazione di martedì ci ha spinto a rimetterci subito in moto", dice Sara Jaralla, leader degli studenti dell'Umberto I, che ieri mattina hanno ripreso l'occupazione interrotta appena pochi giorni fa. Anche gli alunni del Cannizzaro hanno deciso di riprendere le chiavi della loro scuola a due settimane dal ritorno alle lezioni.

"Abbiamo fatto un'assemblea per programmare le nuove iniziative - dice Francesco Landino, rappresentante degli studenti - e la maggioranza ha votato per l'occupazione. Eravamo in tanti, a dimostrazione della voglia di continuare nella protesta". Una voglia che è stata manifestata anche dagli studenti di altri istituti della città, a partire da quelli del liceo classico Garibaldi, che oggi potrebbero tornare a occupare. "Il fatto che il governo non sia caduto non ci ha demoralizzato - dice Antonio Sciarrino del Garibaldi - In queste settimane, tra gli studenti c'è stata una crescente presa di coscienza nei confronti di un disegno politico che intende mettere a repentaglio il nostro futuro. Non ci battiamo solo per la scuola pubblica, ma anche contro la privatizzazione dell'università e il precariato".

Non a caso, il giorno scelto per la prossima manifestazione è il 22 dicembre, quando il Senato dovrebbe approvare in via definitiva la riforma degli atenei. "Torneremo a bloccare la città - annuncia Fabiana Caserta, alunna del Regina Margherita, una delle scuole ancora occupate - E non è escluso che prima di allora daremo vita a nuove azioni simboliche".

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