Dall’anniversario per Piazza Fontana all’inaugurazione del nuovo covo di
Forza/fogna Nuova, passando per le mobilitazioni del 14, un grido risuona per le strade milanesi: Milano è antifascista!
Parafrasando la canzone dedicata all’assassinio di Pinelli, questa settimana è “calda” nonostante la rigidità del tempo. Se 41 anni fa l’inizio delle Stragi di Stato si scagliavano contro la ribellione dei giovani studenti e quella operaia nel tentativo di fermare/terrorizzare/reprimere il vento di una rivoluzione politica e sociale; oggi una sempre più asfissiante presenza da Stato di Polizia contro le mobilitazioni studentesche e dei precari del Sapere che lottano contro una riforma fascista della Scuola e dell’Università, unito allo scomposto e sguaiato ululare di Moderni Podestà, come De Corato, che attacca gli “eversivi” devastatori per legittimare il suo Moderno Fascismo, oggi tutto questo cerca di fermare/intimidire/reprimere il nuovo vento della ribellione. E come sempre in soccorso di questa accozzaglia rispondono presente i revisionisti “pacificatori”, questa volta vestendo i panni del Comitato Permanente Antifascista e dei vertici dell’Anpi, i quali per evitare quanto successo un anno fa, ovvero la salutare e determinata “Liberazione” di Piazza Fontana dalla presenza di razzisti e fascisti,
quali Moratti e Podestà, hanno pensato di chiedere che quest’anno non vi fossero cortei per l’anniversario della Strage del 12 dicembre 1969 e che a parlare dalpalco davanti la Banca dell’Agricoltura fossero soltanto il rappresentante dei familiari delle vittime e il presidente dell’Anpi Smuraglia. Ma quest’anno altre ragioni si sono aggiunte alla necessità di manifestare e lottare:
1) la riforma Gelmini giustamente percepita come un modello di società, che non solo ruba il futuro ai giovani e ai precari, irreggimentata e messa in atto da fascisti; 2) la “concessione” di sedi pubbliche a gruppi neo fascisti e neo nazisti, da
Forza Nuova agli Hammerskin, fatte dal Comune e Aler;
3) un razzismo istituzionale che criminalizza ed espelle gli immigrati, da via Padova alla Torre Imbonati;
4) l’avanzare dello Stato di Polizia modello Genova 2001.
Breve cronaca dei fatti finora attuati e quelli a venire.
Attacchinaggio di manifesti con le facce di DeCorato-La Russa-Capotosti, fin sotto la casa del vice sindaco, riportante la scritta: “questa persona supporta gruppi neofascisti”, che ha fatto andare su tutte le furie gli interessati; corteo studentesco il 10 sotto le parole d’ordine: “milano ama la libertà odia il fascismo”, “mandiamoli tutti a casa”, contro il quale i De Corato di turno hanno agitato il “pericolo devastazioni”; nella notte deposizione non di una corona di fiori ma di merda davanti la sede dell’Aler che ha concesso una sede di edilizia popolare ad un gruppo Hammerskin; corteo per Piazza Fontana dell’11, indetto da Partigiani in Ogni Quartiere e Memoria Antifascista, a cui hanno aderito anche il Coordinamento dei Collettivi e quello degli Occupanti di case, che di fatto è stata la vera e sola manifestazione di questo 41° anniversario, che ha visto la
partecipazione di 3/4mila compagni-studenti-associazioni-lavoratori-partiti, che si è concluso in Piazza Fontana (a margine e nel corso della quale sono emerse due notizie, la prima che citava notizia di revoca sede a Forza Nuova in corso Buenos Aires e relativa manifestazione di contrasto per il 18, l’altra che funzionari della digos “comunicavano” ai militanti del Cantiere che i vertici dell’Ampi
avrebbero chiesto alla Questura di tenere fuori dalla Piazza, Fontana si intende, nella giornata di oggi (12 dicembre ndr.) nel momento della commemorazione, a cui i ragazzi hanno risposto con un comunicato che ribadisce che loro ci saranno e invitano ad esserci, e che comunque vigileranno per non permettere la presenza della Moratti e Podestà, che sono stati invitati); compagni antifascisti hanno fatto intervento dal palco prima del concerto degli Ska P, parlando delle iniziative in
corso e per ribadire che nessuno spazio ai fascisti verrà tollerato.
La prossima settimana si aprirà con una conferenza stampa-presidio davanti la sede centrale dell’Aler in viale Romagna, indetta dal Coordinamento dei Comitati Occupanti Casa, che denuncerà le politiche delle istituzioni che sgombera i proletari e concede le sedi ai facsio/nazisti; si prosegue il 14 con la “tarantella” che studenti e precari del sapere metteranno in campo in occasione della discussione in parlamento sulla fiducia al governo, qui saranno creatività e determinazione dei ragazzi che faranno la differenza; per sabato 18 pesano le notizie non ufficiali della revoca della inaugurazione della sede di FN.
Insomma una buona settimana “calda” che offre una serie di dati e spunti per costruire e concretizzare un percorso di unità-lotta-trasformazione tra studenti, universitari, precari, antifascisti, immigrati, antirazzisti per realizzare la cacciata di vecchi e nuovi fascisti.
Proletari comunisti - Milano
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