Scarcerati 11 dei 23 fermati
Alemanno: "Un'ingiustizia"Il Tribunale ha convalidato gli arresti. Poi, valutando caso per caso, ha rilasciato alcuni degli imputati. Per un giovane arresti domiciliari. I processi fissati per il 23 dicembre e il 13 giugno.
Il sindaco: "Protesto a nome di Roma. I danni e la gravità degli scontri avrebbero richiesto ben altra fermezza"
ROMA - Scarcerati molti dei 23 fermati, seppur con gli arresti convalidati, durante gli scontri avvenuti martedì nel centro storico di Roma 1 mentre si votava la fiducia al governo. I collegi della V e II sezione penale del Tribunale capitolino hanno confermato gli arresti dispondendo i domiciliari per Mario Miliucci (secondo l'accusa trovato con due sassi addosso), la scarcerazione per i genovesi Dario C., Emanuele G. e Fabrizio R. (per loro ha stabilito il divieto di tornare a Roma), la libertà senza misure per il cittadino francese Charlie P., così come per Edoardo Z., mentre per Patrizio D. A. ha imposto l'obbligo di firma. Il processo è stato fissato per il 23 dicembre. La I sezione penale ha confermato gli arresti stabilendo l'obbligo di firma per Matteo S. e Alessandro Z. mentre non ha stabilito alcuna misura nei confronti di Michele L., Matteo A. e Leo F., tutti accusati di resistenza aggravata e danneggiamento aggravato. Per loro il processo è stato fissato per il 13 giugno prossimo. Una decisione che ha provocato la reazione sdegnata del indaco di
Roma, Gianni Alemanno: "Sono costretto a protestare a nome della città di Roma contro le decisioni assunte dalle sezioni II e V del Tribunale di Roma di rimettere in libertà in attesa di giudizio quasi tutti gli imputati degli incidenti di martedì scorso".
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