Gli infortuni, le morti sul lavoro sono in aumento tra i lavoratori immigrati. Le statistiche ufficiali già rivelano questo dato ma molti di più sono gli infortuni che non vengono denunciati perchè i lavoratori sono assunti in nero, oppure a giornata o a chiamata, ricattati dal legame lavoro/permesso di soggiorno, supersfruttati con paghe da fame.
La metà delle morti sul lavoro di lavoratori immigrati si concentra in 3 regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto.
A Ravenna proprio una settimana fa è morto in un cantiere Doka Besnik. Ci viene da dire, dopo la scandalosa sentenza di un giudice di Torino: "QUANTO “RIMBORSERANNO” LA SUA VITA CONSIDERATO CHE E' ALBANESE?"
Come Rete abbiamo pure appoggiato la vertenza dei lavoratori immigrati dell'Akron-Hera/coop Omega di Imola che ha mandato gli immigrati a lavorare senza alcuna protezione tra i rifiuti speciali con salari da fame.
Queste sono solo alcune vicende recenti che nella provincia riguardano le condizioni di lavoro degli immigrati.
Più sfruttamento per i lavoratori, più infortuni e morti sul lavoro, più profitti per i padroni.
E' ORA DI DIRE BASTA AL MODERNO SCHIAVISMO E ALLA MORTE SUL LAVORO DEI LAVORATORI IMMIGRATI!
La Rete per la sicurezza sul lavoro ha lanciato una campagna nazionale di mobilitazione contro le morti sul lavoro nella settimana dal 4 al 10 dicembre.
Il 7 dicembre a Ravenna iniziative all’ufficio immigrazione e al Centro per l’impiego
Costruiamo una campagna contro le morti degli immigrati sul lavoro
Rete per la sicurezza sul lavoro-Ravenna
tel. 339/8911853
e mail: cobasravenna@libero.it
e mail nazionale: bastamortesullavoro@domeus.it
visita il blog: bastamortesullavoro.blogspot.com
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