Un altro morto per le ustioni causate da un incidente sul lavoro. Ha fatto una seconda vittima l'esplosione nella fabbrica di Paderno Dugnano (Milano) del 4 novembre. È Arun Zeqiri, di origini albanesi, 44enne. Si è spento a Torino, all'ospedale della Maria Addolorata. Segue la fine di Sergio Scapolan, l'uomo di 63 anni che era morto nei giorni scorso a Sampierdarena, a Genova. L'esplosione ha ferito altri due uomini che versano in gravi condizioni.
Zeqiri era rimasto ustionato dall'esplosione di una bombola di acetilene, poi propagatasi a bombola di gpl e a bidoni di vernice, alla Eureco di Paderno Dugnano.
Era ricoverato nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cto di Torino.
Aveva ustioni di secondo e terzo grado sul 70% del corpo. Lavorava per la cooperativa che
aveva in appalto lo stoccaggio dei rifiuti e di proprietà dello zio di Zeqiri. Sul quale pende una doppia accusa per omicidio colposo: per Arun Zeqiri e per Scapolan.
Tra i feriti L.S., 37 anni, ricoverato in Terapia intensiva all'Ospedale Niguarda di Milano, ha sviluppato uno ''shock settico severo'' con insufficienza di diversi organi contemporaneamente. I sanitari hanno rimandato l'intervento chirurgico in programma per curare le gravi ustioni che l'operaio ha su gran parte del corpo.
lares, eureco
4 dicembre manifestiamo a paderno dugnano
In seguito all'incidente avvenuto alla Eureco, nel quale sono stati coinvolti sei lavoratori, alcuni dei quali ancora in gravissime condizioni, i lavoratori del presidio Lares sono ancora una volta a chiedere alle autorità preposte, la messa in sicurezza della fabbrica in considerazione delle sostanze nocive in essa contenute e si augurano, anche alla luce di ciò che è appena successo nell'altra fabbrica del territorio, che il loro appello non venga di nuovo ignorato. In effetti non è la prima volta che i lavoratori cercano di portare il problema all'attenzione delle Istituzioni.
I lavoratori del comitato già molto tempo fa si erano attivati denunciando la situazione mediante una lettera che fu consegnata all'ufficio ARPA di Garbagnate Milanese e all'ufficio ecologia del Comune di Paderno Dugnano. In seguito a ciò venne effettuato un sopralluogo da parte della responsabile dell'ufficio ecologia la dott.ssa Casciano Guglielmina Ivana ed un impiegato della stesso ufficio, oltre a due responsabili dell'Arpa, uno di Garbagnate e uno di Busto Arsizio e altre due persone di una ditta specializzata nel trattamento dei rifiuti e messa in sicurezza degli acidi (uno era il titolare l'altro un tecnico).Questa società valutò e presentò un preventivo da li a poco tempo al Comune, ma purtroppo a tutt'oggi la situazione delle sostanze contenute nell'azienda è rimasta invariata.
Di seguito pubblichiamo l'elenco della tipologia e della quantità delle sostanze presenti negli impianti della Lares inviato anche al blog cittadino 7.000 lt acqua ossigenata 130 vol, 2.000 lt acido cloridrico 37%, 6.000 lt acido solforico 50%, 3.000 lt cloruro ferrico 40%, 8.000 lt cloruro ferroso 11 %, 7.000 lt ammoniaca 250 gr/lt, 10.000 lt ac. nitrico 10%, 12.000 lt rame chimico esausto, 26.000 lt clururo rameico, 57.500 lt rame solfato 25 gr/lt, 9.200 lt stagno elettrolitico, 18.712 tonnellate di rifiuti vari, tra cui oli esausti, solventi esausti,sali di tiurea, tutto rigorosamente all'aperto da due anni. E poi rimane la fabbrica con tutte le linee, circa 12, piene di prodotti chimici, il laboratorio chimico con tutti i reagenti, e il reparto di depurazione delle acque, e tutti i magazzini di prodotti sia chimici che di materiali di base.
Un grande abbraccio e tutta la nostra solidarietà e partecipazione ai lavoratori coinvolti nello scoppio della Eureco, insieme all'augurio che possano tornare presto sani e salvi alle loro famiglie.
I lavoratori del presidio Lares
la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro nel quadro della settimana nazionale di mobilitazione dal 4 all'10 dicembre in tutta italia promuove una manifestazione a Paderno per il 4 dicembre invitiamo tutte le realtà impegnate e sensibili al tema a costruirla insieme.
per adesione e contatti, proposte bastamortesullavoro@gmail.com 335 5244902
rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro - nodo Milano Bergamo
retesicurezzamilano@gmail.com
comunicato rete 5 novembre
l'esplosione e il ferimento grave di 7 operai, sono l'ultimo crimine sul fronte della sicurezza sul lavoro i padroni sono assassini - le istituzioni complici - il governo intanto peggiora la situazione i sindacati confederali tutti al di là del momento del fatto non fanno nulla - rsu e rls partecipano, tranne rare eccezioni alla gestione criminale della sicurezza - precarietà, ricatto occupazionale, leggi sull'immigrazione fanno il resto la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro è stato finora l'unico strumento generale di contrasto di tutto questo dalla Thyssen all'Ilva, da Palermo a Molfetta, da Roma al porto di ravenna... ma pochi la hanno utilizzata e molti l'hannno boicottata - in primis nel nostro campo i sindacati di base - tranne lo slai cobas per il sindacato di classe - usiait roma altri mettono su patetiche e pietistiche,convegnistiche, strumentali e inutili 'imitazioni per settarismo, mentalità ristretta, incomprensione politica e di classe della questione ma la rete resta l'unica reale proposta nazionale per la denuncia, il contrasto la mobilitazione fare della rete lo strumento per colpire a livello unitario di massa i padroni assassini, il governo e i loro complici all'interno e nel percorso della indispensabile rivoluzione politica e sociale che metta fine all'orrore senza fine delle morti sul lavoro, per costruire uno stato un governo basato sul primato della vita operaia e proletaria e non sul profitto l'azione immediata in prima persona da subito nelle fabbriche e nei territori segnati dalla morte per il lavoro la manifestazione e l'assemblea nazionale in occasione della conlusione del processo Thyssen sono le scadenze attuali di questa guerra di classe che porteremo fino in fondo
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