domenica 21 novembre 2010

pc quotidiano 21 novembre - paderno dugnano un altro morto - è giusto manifestare

Un altro morto per le ustioni causate da un incidente sul lavoro. Ha fatto una seconda vittima l'esplosione nella fabbrica di Paderno Dugnano (Milano) del 4 novembre. È Arun Zeqiri, di origini albanesi, 44enne. Si è spento a Torino, all'ospedale della Maria Addolorata. Segue la fine di Sergio Scapolan, l'uomo di 63 anni che era morto nei giorni scorso a Sampierdarena, a Genova. L'esplosione ha ferito altri due uomini che versano in gravi condizioni.

Zeqiri era rimasto ustionato dall'esplosione di una bombola di acetilene, poi propagatasi a bombola di gpl e a bidoni di vernice, alla Eureco di Paderno Dugnano.
Era ricoverato nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cto di Torino.
Aveva ustioni di secondo e terzo grado sul 70% del corpo. Lavorava per la cooperativa che
aveva in appalto lo stoccaggio dei rifiuti e di proprietà dello zio di Zeqiri. Sul quale pende una doppia accusa per omicidio colposo: per Arun Zeqiri e per Scapolan.

Tra i feriti L.S., 37 anni, ricoverato in Terapia intensiva all'Ospedale Niguarda di Milano, ha sviluppato uno ''shock settico severo'' con insufficienza di diversi organi contemporaneamente. I sanitari hanno rimandato l'intervento chirurgico in programma per curare le gravi ustioni che l'operaio ha su gran parte del corpo.


lares, eureco
4 dicembre manifestiamo a paderno dugnano

In seguito all'incidente avvenuto alla Eureco, nel quale sono stati coinvolti sei lavoratori, alcuni dei quali ancora in gravissime condizioni, i lavoratori del presidio Lares sono ancora una volta a chiedere alle autorità preposte, la messa in sicurezza della fabbrica in considerazione delle sostanze nocive in essa contenute e si augurano, anche alla luce di ciò che è appena successo nell'altra fabbrica del territorio, che il loro appello non venga di nuovo ignorato. In effetti non è la prima volta che i lavoratori cercano di portare il problema all'attenzione delle Istituzioni.
I lavoratori del comitato già molto tempo fa si erano attivati denunciando la situazione mediante una lettera che fu consegnata all'ufficio ARPA di Garbagnate Milanese e all'ufficio ecologia del Comune di Paderno Dugnano. In seguito a ciò venne effettuato un sopralluogo da parte della responsabile dell'ufficio ecologia la dott.ssa Casciano Guglielmina Ivana ed un impiegato della stesso ufficio, oltre a due responsabili dell'Arpa, uno di Garbagnate e uno di Busto Arsizio e altre due persone di una ditta specializzata nel trattamento dei rifiuti e messa in sicurezza degli acidi (uno era il titolare l'altro un tecnico).Questa società valutò e presentò un preventivo da li a poco tempo al Comune, ma purtroppo a tutt'oggi la situazione delle sostanze contenute nell'azienda è rimasta invariata.

Di seguito pubblichiamo l'elenco della tipologia e della quantità delle sostanze presenti negli impianti della Lares inviato anche al blog cittadino 7.000 lt acqua ossigenata 130 vol, 2.000 lt acido cloridrico 37%, 6.000 lt acido solforico 50%, 3.000 lt cloruro ferrico 40%, 8.000 lt cloruro ferroso 11 %, 7.000 lt ammoniaca 250 gr/lt, 10.000 lt ac. nitrico 10%, 12.000 lt rame chimico esausto, 26.000 lt clururo rameico, 57.500 lt rame solfato 25 gr/lt, 9.200 lt stagno elettrolitico, 18.712 tonnellate di rifiuti vari, tra cui oli esausti, solventi esausti,sali di tiurea, tutto rigorosamente all'aperto da due anni. E poi rimane la fabbrica con tutte le linee, circa 12, piene di prodotti chimici, il laboratorio chimico con tutti i reagenti, e il reparto di depurazione delle acque, e tutti i magazzini di prodotti sia chimici che di materiali di base.

Un grande abbraccio e tutta la nostra solidarietà e partecipazione ai lavoratori coinvolti nello scoppio della Eureco, insieme all'augurio che possano tornare presto sani e salvi alle loro famiglie.

I lavoratori del presidio Lares


la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro nel quadro della settimana nazionale di mobilitazione dal 4 all'10 dicembre in tutta italia promuove una manifestazione a Paderno per il 4 dicembre invitiamo tutte le realtà impegnate e sensibili al tema a costruirla insieme.

per adesione e contatti, proposte bastamortesullavoro@gmail.com 335 5244902

rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro - nodo Milano Bergamo
retesicurezzamilano@gmail.com



comunicato rete 5 novembre

l'esplosione e il ferimento grave di 7 operai, sono l'ultimo crimine sul fronte della sicurezza sul lavoro i padroni sono assassini - le istituzioni complici - il governo intanto peggiora la situazione i sindacati confederali tutti al di là del momento del fatto non fanno nulla - rsu e rls partecipano, tranne rare eccezioni alla gestione criminale della sicurezza - precarietà, ricatto occupazionale, leggi sull'immigrazione fanno il resto la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro è stato finora l'unico strumento generale di contrasto di tutto questo dalla Thyssen all'Ilva, da Palermo a Molfetta, da Roma al porto di ravenna... ma pochi la hanno utilizzata e molti l'hannno boicottata - in primis nel nostro campo i sindacati di base - tranne lo slai cobas per il sindacato di classe - usiait roma altri mettono su patetiche e pietistiche,convegnistiche, strumentali e inutili 'imitazioni per settarismo, mentalità ristretta, incomprensione politica e di classe della questione ma la rete resta l'unica reale proposta nazionale per la denuncia, il contrasto la mobilitazione fare della rete lo strumento per colpire a livello unitario di massa i padroni assassini, il governo e i loro complici all'interno e nel percorso della indispensabile rivoluzione politica e sociale che metta fine all'orrore senza fine delle morti sul lavoro, per costruire uno stato un governo basato sul primato della vita operaia e proletaria e non sul profitto l'azione immediata in prima persona da subito nelle fabbriche e nei territori segnati dalla morte per il lavoro la manifestazione e l'assemblea nazionale in occasione della conlusione del processo Thyssen sono le scadenze attuali di questa guerra di classe che porteremo fino in fondo

rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
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