Ilaria Salis agli arresti domiciliari a Budapest, accolto il ricorso dei legali: avrà braccialetto elettronico
di F. Q. | 15 Maggio 2024
Avrà il braccialetto elettronico e dovrà essere pagata una cauzione, ma Ilaria Salis potrà finalmente lasciare il carcere di Budapest. È stato infatti accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali dell’insegnante 39enne che può andare ai domiciliari nella capitale ungherese. Il ricorso era stato presentato dai legali dell’insegnante contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell’ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista milanese, candidata con Alleanza Verdi Sinistra alle prossime Europee, potrà quantomeno abbracciare i famigliari. Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale.
Trasferimento in Italia? Il trasferimento ai domiciliari apre la strada che agevola le tappe per il possibile rientro in Italia. Le autorità italiane – si apprende da fonti di governo – potrebbero chiedere al dicastero ungherese – previa l’eventuale richiesta da parte dei legali di Salis – la necessaria documentazione e trasmettere il tutto all’autorità giudiziaria competente per il riconoscimento e l’esecuzione in Italia della misura applicata, secondo quanto prevede la legge quadro del Consiglio europeo del 2009, per il reciproco riconoscimento delle decisioni sulle ‘misure alternative alla detenzione cautelare’. Sulla norma, però, ci sarebbe una giurisprudenza non univoca in quanto quella applicata a Salis non è una misura conseguente ad una condanna definitiva ma una misura cautelare.
Il padre – “Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare” ha detto all’Ansa Roberto Salis, il padre della 39enne. “Non è ancora fuori dal pozzo – ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”. “Siamo molto soddisfatti, finalmente finisce questo incubo per Ilaria ma la sua battaglia continua”: è il commento con l’Ansa di Mauro Straini ed Eugenio Losco, i due legali italiani di Ilaria Salis...
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