martedì 13 giugno 2023

pc 13 giugno - Primi effetti della visita di Meloni in Tunisia e del nuovo accordo con la Libia: escalation di violenze poliziesche sui migranti in mare, arresti e deportazioni di massa

 

da Alarm Phone:

Escalation della violenza al confine in Sfax, Tunisia!

Abbiamo ricevuto segnalazioni secondo cui forze tunisine mascherate stanno picchiando violentemente i migranti dopo averli intercettati in mare. Un testimone ha riferito: "Stanno usando bastoni e scosse elettriche. La gente grida aiuto".

da la Repubblica:

“Fermatevi, moriamo”: le bastonate ai profughi dei guardacoste tunisini

I video pubblicati dai migranti testimoniano le violenze in mare degli agenti agli ordini del presidente Kais Saied

12 GIUGNO 2023

Manganelli, bastoni, mezzi marinai usati come randelli. E poi le voci concitate, le urla di terrore sul barchino stracarico di gente che si stringe alle vecchie camere d'aria usate come artigianale giubbotto di salvataggio. "Fermatevi, fermatevi ci fate ribaltare". Ma il militare sul gommone della Garde nationale tunisina continua a picchiare.

il manifesto:

L’Onu: «In Libia migliaia di arresti»

Le autorità libiche hanno arrestato migliaia di uomini, donne e bambini nelle strade o case oppure in seguito a raid in campi e magazzini di presunti trafficanti», denuncia la missione di supporto in Libia delle Nazioni Unite. L’Unsmil, questa la sigla, esprime preoccupazione per quanto sta avvenendo e parla apertamente di «campagna di arresti arbitrari e deportazioni accompagnata da un inquietante aumento dell’incitamento all’odio razzista contro gli stranieri». La missione Onu chiede alle autorità di fermare queste azioni, trattare i migranti con dignità e garantire l’accesso a Nazioni Unite e Ong nei centri di detenzione.

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