Metalmeccanici, Fim, Fiom, Uilm indicono uno sciopero inutile e di pura auto rappresentanza per il 7 luglio nelle Regioni del centro e del nord e il 10 luglio in quelle del sud, Lazio inclusa.
Per la Fiom Michele De Palma dice: "4 ore di sciopero di avvertimento", "Vogliamo contrattare, non vogliamo accompagnare il paese alla dismissione industriale".
Alla Stellantis e appalto Stellantis, alle Acciaierie d'Italia e appalto, innanzitutto di Taranto, padroni e governo attaccano il lavoro con piani di esuberi massicci, mettono i lavoratori in cassintegrazione permanente con forti tagli sul salario, le condizioni di lavoro sono sempre peggiori con aumento dei ritmi (Stellantis) e lavoro in condizioni di insicurezza e cattiva manutenzione (Acciaierie). Tutte le vertenze che sono al Mimit stagnano, con fabbriche chiuse o in chiusura; e per Michele De Palma della Fiom siamo ancora ad "avvertire", quando si parla di contrattare" in realtà vuol dire "cogestire", cercare di rendere le pillole meno amare e non certo contrastare, rovesciare e impedire i piani dei padroni e del loro governo amico.
E se questa è la Fiom, che dovrebbe essere il sindacato più combattivo, immaginiamoci gli altri.
Benaglia Fim plaude alla convocazione del governo delle organizzazioni sindacali per lunedì 19 giugno,
anzi, elogia il governo e considera questa convocazione una "assunzione di responsabilità", e la sua massima aspirazione è di dare sostanza al confronto. A quale scopo poi? "Rivendicare strumenti di politica industriale che siano condivisi con tutte le parti sociali o interessate e tornino ad attrarre nel nostro paese i grandi investimenti industriali. Ciò vale a dire, favorire i padroni delle multinazionali estere e italiane e stendere il tappeto degli sgravi fiscali ai padroni della riduzione del costo del lavoro, della libertà di azione, ecc. ecc.Palombella Uilm, che spesso fa il fuochista, a fronte della convocazione diventa subito pompiere: "Non abbiamo alcun pregiudizio rispetto all'attuale quadro politico. La nostra iniziativa guarda esclusivamente il merito" - posizione di aperta conciliazione, in realtà, che sono nettamente al di qua dei problemi che egli stesso denuncia: "nella siderurgia 20mila posti a rischio, condizioni peggiorate dal caro energia, dalla mancanza di materie prime, dalla guerra commerciale in corso nel mercato mondiale"; con situazioni di grave allarme ad Acciaierie d'Italia/Arcelor Mittal, a Piombino Jindal - Jsw steel Italy, a Porto Vesme (Sideralloys) e naturalmente Stellantis, dove in generale sono a rischio 70mila posti di lavoro già in atto nell'appalto.
Per non parlare di situazioni che venivano date per risolte, come Whirlpool, Electrolux, ma che in realtà registrano mancanza di garanzie sulle prospettive industriali e occupazionali.
Serve uno sciopero vero, generale, costruito dalla mobilitazione dal basso degli operai, come è avvenuto a Pomigliano. E invece siamo di fronte all'ennesimo sciopero pilotato (per altro non si capisce perchè la divisione tra nord e sud anche nella data).
Lo Slai cobas per il sindacato di classe fa invece appello a tutte le realtà, organizzate e non, nelle fabbriche del sindacalismo di base e di classe e alla base di Fiom e Uilm perchè si parta subito con scioperi se si vuole effettivamente difendere il salario, il lavoro e le condizioni di lavoro.
Da parte nostra c'è una campagna di presidi, comizi, volantinaggi, riunioni esterne e interne che partono sin da questa settimana nelle fabbriche dove siamo presenti o possiamo arrivare, a partire da Acciaierie d'Italia e appalto Taranto, Stellantis Melfi, fabbriche di Bergamo, Mirafiori.
E' solo su questa base che si potrà valutare strada facendo se e come intervenire negli scioperi dichiarati da Fiom, Fim e Uilm.
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