Ieri e’ morto uno che per 29 anni ci ha rovinato la vita e ha rovinato l’Italia. Lo ha fatto con la sua televisione spazzatura, con la sua estrema capacità corruttiva e con la violenza permanente.
Uno che ha usato il denaro della mafia per avere potere e usato il potere per arricchire la mafia.
Uno che ha ripulito l’immagine e consegnato le chiavi delle Istituzioni democratiche a fascisti, mafiosi e corrotti di ogni specie.
Uno che ha reso il sessismo e il maschilismo ideologie di Stato.
Uno che ha contribuito a inquinare con razzismo e individualismo la cultura e la società italiane.
Uno che in 29 anni ha smontato tutto ciò che di sostanziale c’era nella nostra già non perfetta democrazia.
Uno che ha contribuito a rovinare l’ambiente naturale del Paese e la salute degli italiani.
Uno che ha reso il lavoro sempre più precario, i lavoratori sempre più sfruttati e la società sempre più ignorante.
Uno che ha contribuito in maniera fondamentale a svendere i nostri beni comuni, smontare i nostri servizi pubblici e deindustrializzare la struttura produttiva del Paese.
Uno che si è arricchito tantissimo impoverendo la maggioranza dei cittadini, che ha vissuto come un Re rendendo la vita dei lavoratori sempre più simile a quella dei servi della gleba e che ha violentato impunemente e in serie donne mentre induceva la maggioranza della popolazione a sottostare al moralismo più estremo del Vaticano. Uno che ha usato tutto il suo potere per toglierci diritti economici, diritti sociali e diritti individuali.
Uno che ha lanciato la violenza della polizia contro chiunque protestava e quella dei fascisti contro chi non si adeguava.
Uno che ha creato - insieme a altri farabutti globali come lui - guerre neocoloniali che hanno ammazzato milioni di persone, leggi contro gli immigrati che hanno provocato migliaia di morti e ideologie e prodotti mediatici che hanno instupidito intere popolazioni.
È morto uno che e’ il mandante morale e materiale di Genova 2001 e dell’assassinio di Carlo Giuliani.
Insomma oggi è morto un delinquente, uno sfruttatore, un pazzo, uno stupratore, un genocida. Uno che era da odiare da vivo ed è da odiare da morto. E mai morte fu più leggera e benedetta e dovrebbe essere salutata con sollievo e gratitudine.
Uno che ha usato il denaro della mafia per avere potere e usato il potere per arricchire la mafia.
Uno che ha ripulito l’immagine e consegnato le chiavi delle Istituzioni democratiche a fascisti, mafiosi e corrotti di ogni specie.
Uno che ha reso il sessismo e il maschilismo ideologie di Stato.
Uno che ha contribuito a inquinare con razzismo e individualismo la cultura e la società italiane.
Uno che in 29 anni ha smontato tutto ciò che di sostanziale c’era nella nostra già non perfetta democrazia.
Uno che ha contribuito a rovinare l’ambiente naturale del Paese e la salute degli italiani.
Uno che ha reso il lavoro sempre più precario, i lavoratori sempre più sfruttati e la società sempre più ignorante.
Uno che ha contribuito in maniera fondamentale a svendere i nostri beni comuni, smontare i nostri servizi pubblici e deindustrializzare la struttura produttiva del Paese.
Uno che si è arricchito tantissimo impoverendo la maggioranza dei cittadini, che ha vissuto come un Re rendendo la vita dei lavoratori sempre più simile a quella dei servi della gleba e che ha violentato impunemente e in serie donne mentre induceva la maggioranza della popolazione a sottostare al moralismo più estremo del Vaticano. Uno che ha usato tutto il suo potere per toglierci diritti economici, diritti sociali e diritti individuali.
Uno che ha lanciato la violenza della polizia contro chiunque protestava e quella dei fascisti contro chi non si adeguava.
Uno che ha creato - insieme a altri farabutti globali come lui - guerre neocoloniali che hanno ammazzato milioni di persone, leggi contro gli immigrati che hanno provocato migliaia di morti e ideologie e prodotti mediatici che hanno instupidito intere popolazioni.
È morto uno che e’ il mandante morale e materiale di Genova 2001 e dell’assassinio di Carlo Giuliani.
Insomma oggi è morto un delinquente, uno sfruttatore, un pazzo, uno stupratore, un genocida. Uno che era da odiare da vivo ed è da odiare da morto. E mai morte fu più leggera e benedetta e dovrebbe essere salutata con sollievo e gratitudine.
Cantiamo allora: MENO MALE CHE SILVIO NON C’È!!!
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