LA SALUTE NON E’UNA MERCE!!!
per una sanità universale e gratuita per tutti
Il Patto d’Azione aderisce e partecipa alla giornata di mobilitazione indetta dalla Rete dei Comitati
per la Salute e ai presidi organizzati nel giorno di sabato 20 febbraio.
Gli operai della logistica sono stati fra i primi a scendere in sciopero durante il primo lockdown nel
mese di marzo dell’anno scorso e gli scioperi che si sono succeduti in diversi stabilimenti hanno
chiarito che “gli operai non ci stanno a morire per il profitto”, costringendo il governo a
emanare una serie di misure, comunque insufficienti e peraltro non applicate nella maggioranza
delle fabbriche e dei magazzini.
Da più di trenta anni ormai, per volontà dei vari governi, la salute e la malattia sono diventate in
tutta Italia fonte di ingenti profitti per i capitalisti che operano nel settore, per le grandi
multinazionali del farmaco, per i produttori di apparecchi medicali, per i gruppi privati come il
Gruppo San Donato, Humanitas, Multimedica, ecc. che si arricchiscono con i finanziamenti
pubblici. Tutto è cominciato con la trasformazione delle ASL e degli Enti Ospedalieri in Aziende
che, in quanto tali, dovevano ricavare un profitto per poter giustificare la loro esistenza in
cambio delle prestazioni fornite.
A seguire poi si è dato ampio spazio alla “competizione fra pubblico e privato”, così cara ai vari
governatori della Regione Lombardia, nascondendo però il fatto che la competizione era truccata
fin dall’inizio, perché, a fronte dei cospicui investimenti effettuati dai vari gruppi privati in campo
sanitario, negli ultimi dieci anni sono stati tagliati circa 37 miliardi di euro di aumenti di
spesa sanitaria, invece previsti per mantenere la qualità dei servizi.
Lo stretto legame fra aziende sanitarie pubbliche e private ha condotto al disastro che è
esploso in tutta la sua gravità nel corso della pandemia di Covid-19. La concentrazione delle
attività mediche negli ospedali o, per meglio dire nelle aziende ospedaliere, in quanto funzionale
alla concentrazione dei profitti capitalistici, ha portato progressivamente allo smantellamento
della medicina del territorio. In tutta questa confusione, scientemente voluta, scompare la
prevenzione, perché non è fonte di profitti. In campo medico si parla molto poco di
inquinamento ambientale e sui luoghi di lavoro, delle scorie chimiche, delle malattie da onde
elettromagnetiche (cellulari, antenne, ripetitori, cavi elettrici ecc.), delle radiazioni nucleari, delle
malattie psichiche da stress lavorativo, da mobbing, da rapporti sociali e interpersonali sempre più
conflittuali.
In questa situazione ribadiamo gli obiettivi, alcuni dei quali già presenti nel programma del Patto:
· Riorganizzare il servizio sanitario pubblico, universale, gratuito, dotato di una diffusa
rete territoriale, con al centro la prevenzione delle malattie e la tutela della salute sui
luoghi di lavoro
· Imporre protocolli realmente vincolanti e il diritto ad astenerci dal lavoro con la
garanzia del salario pieno nel caso di palesi violazioni delle norme anti Covid
· Creare in tutte le aziende comitati dei lavoratori che vigilino sul rispetto dei
protocolli
· Imporre un piano nazionale straordinario di assunzione di infermieri e medici e per la
stabilizzazione di tutti/e i/le precari/e assumendo direttamente tutti i dipendenti ora
assunti con l’utilizzo di cooperative.
· Spezzare lo strapotere delle multinazionali del farmaco: esproprio dei brevetti del
farmaco e abolizione della proprietà intellettuale attraverso i quali si limita la
produzione e si determinano prezzi e mercato, per la distribuzione gratuita dei vaccini
e dei farmaci in tutto il mondo
· Riduzione drastica e generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario
Mobilitiamoci contro la medicina del capitale che lega la salute al profitto per costruire una rete e
un fronte di lotta nei posti di lavoro e nei territori, per la salute e il benessere personale dei
lavoratori e della collettività.
Per saldare la lotta per una sanità universale e gratuita per tutti ad una lotta più generale
contro il sistema economico e sociale capitalista che mette al centro il profitto.
Perché crisi economica e sanitaria devono pagarla i padroni, per una patrimoniale del 10 %
sul 10 % delle classi più ricche.
Solo la lotta paga! ….
Per una salute universale e gratuita,
partecipiamo alla giornata di lotta e alle due mobilitazioni indette davanti a
Regione Lombardia e Ospedale Bassini di Cinisello
Sabato 20 febbraio dalle ore 10 alle 12
PATTO D’AZIONE PER UN FRONTE UNICO ANTICAPITALISTA
www.fronteanticapitalista.org
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