Condannati per tortura e lesioni aggravate dieci agenti della penitenziaria in servizio, a ottobre 2018, nel carcere di San Gimignano (Siena): le pene vanno da 2 anni e 3 mesi a 2 anni e 8 mesi. Questa la sentenza del gup di Siena Jacopo Rocchi dopo quasi 3 ore di camera di consiglio. I 10 agenti, con i

legali Manfredi Biotti e Stefano Cipriani, avevano scelto la strada del rito abbreviato dopo essere stati accusati del pestaggio di un detenuto tunisino durante un trasferimento coatto di cella avvenuto a ottobre 2018. Il pm Valentina Magnini aveva chiesto condanne a 3 anni per 8 agenti, 2 per un altro e 22 mesi per il decimo imputato. Per altri cinque agenti c'è il rinvio a dibattimento che si terrà il 18 maggio. Nella sentenza si legge che la vittima dovrà essere risarcita con 80mila euro mentre l'associazione L'Altro Diritto in qualità di garante comunale per i diritti delle persone in detenzione riceverà cinquemila euro.

Erano andati a prenderlo in quindici per trasferirlo da una cella all'altra del carcere di San Gimignano: agenti e ispettori di polizia penitenziaria. Indossavano tutti i guanti. Era il pomeriggio dell'11 ottobre 2018. Lui, un cittadino tunisino di 31 anni, pensava di andare a fare la doccia, aveva le ciabatte ai piedi e un asciugamano al braccio. Invece è stato trascinato per il corridoio del reparto isolamento, picchiato con pugni e calci. "Gli hanno abbassato i pantaloni", lui "è caduto" e hanno continuato a picchiarlo. "Sentivo le urla" racconta un detenuto, "poi lo hanno lasciato svenuto" in un'altra cella. Nell'ordinanza si parla di "trattamento inumano e degradante", di "violenza" e "crudeltà". Quindici guardie, agenti, ispettori e assistenti sono indagati dalla procura di Siena per il reato di tortura.