Greta, la bambina salita sul palco della Lega a Pontida insieme a tanti altri ma presentata da Matteo Salvini come esempio di piccola strappata dalla famiglia e finalmente tornata a casa, non è di Bibbiano. Tutti avevano pensato lo fosse, anche se il leader leghista non aveva specificato la sua provenienza; ma il riflesso condizionato era stato quasi naturale, visto che in praticamente tutti gli interventi quello di "Bibbiano" era stato un refrain assoluto. Né Salvini o qualcun altro del suo staff si era preoccupato di smentire i lanci di agenzia, tutti, che parlavano di bambina di Bibbiano sul palco. Sembrava del resto una informazione implicita, dato che come detto il caso legato al paese emiliano e relativo scandalo sugli affidi era stato tirato in mezzo in continuazione, ovviamente con l'intento di attaccare il Pd.
La giornalista Selvaggia Lucarelli per prima, oggi, ha fatto notare su Twitter che "la bambina Greta portata da Salvini sul palco di Pontida non è menzionata nell'ordinanza del gip di Reggio Emilia riguardante il caso Bibbiano. Inoltre il suo caso non sarebbe stato neppure tra quelli seguiti dai Servizi Sociali della Val d’Enza". La madre di Greta, piuttosto, originaria di Brindisi, è una delle principali animatrici del "Movimento Spontaneo Nazionale #Bambinistrappati" ed è residente in Lombardia.