domenica 15 settembre 2019

pc 15 settembre - VENTI DI GUERRA: gli Houthi dello Yemen bombardano il maggior centro petrolifero dell’Arabia Saudita… gli Usa si preparano ad intervenire

L’Arabia Saudita fascista, che con la guerra in Yemen si è già macchiata di crimini contro l’umanità, sostenuta da diversi paesi arabi e dall’imperialismo USA, italiano, francese, è stata colpita nel cuore della sua produzione petrolifera.
All’interno delle contraddizioni mondiali, l’imperialismo degli Stati Uniti, innanzi tutto, attraverso il loro sostegno fanno di fatto la guerra all’Iran e agli Stati che lo sostengono.
Queste “guerre locali”, insieme alla nuova sfrenata corsa agli armamenti, guerre commerciali, ecc. sono come forti scossoni che preannunciano guerre ancora più estese.
La distruzione dei centri petroliferi e lo stop temporaneo alla produzione di petrolio deciso dall’Aramco, tende ad acuire notevolmente la crisi mondiale.
Il possibile aumento del prezzo del petrolio, aumenta i costi di produzione di tutta l’industria e per conseguenza i prezzi dei prodotti in un momento in cui i mercati sono già strapieni di merci invendute. È anche per questo che Trump si è affrettato a comunicare prima che metterà in campo “risorse delle riserve petrolifere strategiche (630 mln di barili, ndr), se necessario, per compensare qualsiasi interruzione dei mercati petroliferi" e poi “per offrire il suo sostegno all'autodifesa dell'Arabia Saudita"!

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Riad ferma produzione raffinerie colpite
Stop a circa 5,7 mln barili al giorno, 50% della Aramco
 (ANSA) - WASHINGTON, 15 SET - Riad ha fermato temporaneamente la produzione nelle due raffinerie saudite della Aramco oggetto di attacchi con droni rivendicati dai ribelli yemeniti,
interrompendo circa metà della produzione totale della società.
    Lo ha reso noto il ministero dell'energia saudita. La decisione, ha aggiunto, porterà allo stop di circa 5,7 milioni di barili al giorno, pari al 50% della produzione complessiva.

Usa pronti a uso riserve petrolio
Per compensare interruzioni mercati dopo stop produzione saudita
(ANSA) - WASHINGTON, 15 SET - Il dipartimento Usa dell'energia ha reso noto che gli Stati Uniti sono "pronti a impiegare risorse delle riserve petrolifere strategiche (630 mln di barili, ndr), se necessario, per compensare qualsiasi interruzione dei mercati petroliferi" dopo che Riad ha fermato la produzione nei due maxi impianti attaccati con droni. Il segretario all'energia Rick Perry ha anche dato disposizione di lavorare con la International Energy Agency su potenziali opzioni per una risposta globale collettiva se necessario.

Pompeo,Iran dietro attacchi in A.Saudita
Rivendicati da Houthi. Trump, sostegno ad autodifesa Riad
(ANSA) - WASHINGTON, 14 SET - Alla vigilia di un possibile, storico incontro sul nucleare tra Donald Trump e il presidente iraniano Hassan Rohani durante l'assemblea generale dell'Onu, gli Usa puntano il dito contro Teheran per gli attacchi con droni contro due importanti industrie petroliferi saudite, tra cui il più grande impianto al mondo per la lavorazione del greggio, innescando enormi incendi. Raid ufficialmente rivendicati dagli Houthi, i ribelli yemeniti alleati dello Repubblica islamica. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato che "non c'è alcuna prova che gli attacchi siano arrivati dallo Yemen" e ha accusato direttamente l'Iran. Quasi contemporaneamente Trump telefonava al principe ereditario saudita Mohammad bin Salman "per offrire il suo sostegno all'autodifesa dell'Arabia Saudita" e "condannare fortemente l'attacco di oggi a importanti infrastrutture energetiche", come ha fatto sapere la Casa Bianca.

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