All’interno delle contraddizioni mondiali, l’imperialismo degli
Stati Uniti, innanzi tutto, attraverso il loro sostegno fanno di fatto la
guerra all’Iran e agli Stati che lo sostengono.
Queste “guerre locali”, insieme alla nuova sfrenata corsa
agli armamenti, guerre commerciali, ecc. sono come forti scossoni che
preannunciano guerre ancora più estese.
La distruzione dei centri petroliferi e lo stop temporaneo
alla produzione di petrolio deciso dall’Aramco, tende ad acuire notevolmente la
crisi mondiale.
Il possibile aumento del prezzo del petrolio, aumenta i
costi di produzione di tutta l’industria e per conseguenza i prezzi dei
prodotti in un momento in cui i mercati sono già strapieni di merci invendute. È
anche per questo che Trump si è affrettato a comunicare prima che metterà in
campo “risorse delle riserve petrolifere strategiche (630 mln di barili,
ndr), se necessario, per compensare qualsiasi interruzione dei mercati
petroliferi" e poi “per offrire il suo sostegno all'autodifesa dell'Arabia
Saudita"!
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Riad
ferma produzione raffinerie colpite
Stop a circa 5,7 mln barili al giorno, 50% della Aramco
(ANSA) - WASHINGTON,
15 SET - Riad ha fermato temporaneamente la produzione nelle due raffinerie
saudite della Aramco oggetto di attacchi con droni rivendicati dai ribelli
yemeniti,
interrompendo circa metà della produzione totale della società.
interrompendo circa metà della produzione totale della società.
Lo ha reso noto il
ministero dell'energia saudita. La decisione, ha aggiunto, porterà allo stop di
circa 5,7 milioni di barili al giorno, pari al 50% della produzione
complessiva.
Usa
pronti a uso riserve petrolio
Per compensare interruzioni mercati dopo stop produzione
saudita
(ANSA) - WASHINGTON, 15 SET - Il dipartimento Usa
dell'energia ha reso noto che gli Stati Uniti sono "pronti a impiegare
risorse delle riserve petrolifere strategiche (630 mln di barili, ndr), se
necessario, per compensare qualsiasi interruzione dei mercati petroliferi"
dopo che Riad ha fermato la produzione nei due maxi impianti attaccati con
droni. Il segretario all'energia Rick Perry ha anche dato disposizione di
lavorare con la International Energy Agency su potenziali opzioni per una
risposta globale collettiva se necessario.
Pompeo,Iran
dietro attacchi in A.Saudita
Rivendicati
da Houthi. Trump, sostegno ad autodifesa Riad
(ANSA) - WASHINGTON, 14 SET - Alla vigilia di un possibile,
storico incontro sul nucleare tra Donald Trump e il presidente iraniano Hassan
Rohani durante l'assemblea generale dell'Onu, gli Usa puntano il dito contro
Teheran per gli attacchi con droni contro due importanti industrie petroliferi
saudite, tra cui il più grande impianto al mondo per la lavorazione del
greggio, innescando enormi incendi. Raid ufficialmente rivendicati dagli
Houthi, i ribelli yemeniti alleati dello Repubblica islamica. Il segretario di
Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato che "non c'è alcuna prova che
gli attacchi siano arrivati dallo Yemen" e ha accusato direttamente
l'Iran. Quasi contemporaneamente Trump telefonava al principe ereditario
saudita Mohammad bin Salman "per offrire il suo sostegno all'autodifesa
dell'Arabia Saudita" e "condannare fortemente l'attacco di oggi a
importanti infrastrutture energetiche", come ha fatto sapere la Casa
Bianca.
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