giovedì 30 maggio 2019

pc 30 maggio - Ivrea antifascista in piazza il 1 giugno

Ivrea è antifascita e non tollera il raduno fascio-nazista del primo giugno

Ignorare le manifestazioni, i proclami e le pratiche dichiaratamente fasciste per non offrire loro “ nuova pubblicità“, è come nascondere la polvere sotto il tappeto. 

diventa necessario un nuovo antifascismo, istituzionale e sociale, non solo delegato, ma personalmente partecipato.

Associazioni e forze politiche chiedono a Comune e Questura di vietare il raduno, mentre si estende l’adesione all’appello dell’ANPI perché i cittadini siano in piazza per ribadire con la propria partecipazione il No al fascismo e per difendere spirito e lettera della Costituzione



Ignorare le manifestazioni, i proclami e le pratiche dichiaratamente fasciste per non offrire loro “ nuova pubblicità“, è come nascondere la polvere sotto il tappeto. 


Se non fosse per gli “ ospiti” chiamati a parteciparvi, il presidio di piazza Balla il 1° giugno da parte del gruppo neofascista locale “Rebel Firm” sarebbe quasi potuto passare inosservato, come succeso altre volte in passato, ma la presenza della “Comuntà militante Dodici Raggi” di Caidate (neonazisti di Varese con 52 affiliati a cui è stato richiesto un rinvio a giudizio per tentata ricostituzione del partito fascista) con il suo rappresentante Alessandro Limido, Giustino D’Uva e Marco Tuccillo del Sinlai (un sedicente “sindacato” fascista) e il gruppo musicale “Decima Balder” (il cui nome e logo richiamano esplicitamente la Decima Mas) ha smosso e indignato profondamente le tante anime antifasciste eporediesi.

I tanti appelli alle istituzioni
Le prime a farsi sentire sono state le 27 associazioni del territorio che venerdì 24 maggio hanno inviato ai giornali una lettera nella quale è stato pubblicamente chiesto « alla Prefettura di Torino, alla Segreteria del Sindaco di Ivrea e alla Questura di Ivrea di non permettere che queste idee di stampo neofascista e dichiaratamente neonaziste possano camminare per le strade di Ivrea, Città della Resistenza e Antifascista per costituzione». Le associazioni hanno motivato questa loro richiesta appellandosi, inoltre, alle « due leggi nazionali sul tema, la legge Scelba n° 645/1952 e la legge Mancino n°205/1993, e con particolare riferimento alla Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Ivrea in data 20/02/2018 avente per oggetto “MISURE DI PREVENZIONE DELLA PROPAGANDA TOTALITARISTA“», una mozione approvata nella scorsa legislatura, ma che impegnava il Sindaco e la Giunta a “non concedere spazi o suolo pubblici a manifestazioni che non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti.”
Del tutto analogo risulta essere il comunicato inviato ai giornali sabato 25 maggio da varie forze politiche locali (Libera Sinistra per Ivrea, Mdp Ivrea, Sinistra Italiana Canavese, Rifondazione Comunista Ivrea, Lista Ivrea Comune, PD, Moderati, Ivrea+Bella e Viviamo Ivrea) nel quale, oltre a richiamare le ragioni e le richieste delle associazioni, viene precisato: « i partiti e liste politiche democratici e antifascisti di Ivrea saranno in piazza insieme all’Anpi e alle tante associazioni antifasciste per dimostrare la loro assoluta contrarietà a che la manifestazione neofascista abbia luogo in una città come Ivrea che è e sempre sarà antifascista e antirazzista».

Interviene sulla vicenda anche il Movimento 5 Stelle di Ivrea con un comunicato nel quale si afferma che « la tradizione democratica e antifascista di Ivrea non può essere offesa da eventi di questo genere che ci riportano indietro di un secolo» e si richiede « alle autorità preposte di valutare attentamente la presunta legalità delle iniziative programmate in Piazza Balla per il primo di giugno perché le riteniamo contrarie allo spirito della Costituzione e pericolose per l’ordine pubblico cittadino».

La mobilitazione dei cittadini a presidio della Costituzione
Se la prima fase di questa risposta antifascista si rivolge agli organi dello stato (Prefettura e Questura) e all’istituzione locale (Comune) perché, in ossequio alla Costituzione e alle leggi, vietino il raduno fascio-nazista, a prescindere dalle scelte di questi, chiamati a evitare alla città questa onta, sono (e saranno sempre) i cittadini, in ultima analisi i più importanti e determinanti custodi dei valori della Costituzione Italiana.
A Ivrea le manifestazioni antifasciste non sono mai mancate e cittadini e associazioni non sono mai venuti meno a questa loro funzione.
Rispetto al passato, tuttavia, qualcosa è cambiato. Questo “raduno” organizzato dai locali Rebel Firm appare diverso da altri precedenti perché, senza volerli sopravvalutare, è del tutto evidente quanto (complice la stampa, i social network e il vento xenofobo e razzista che soffia su tutta l’Europa) sia diventata più sfrontata e scoperta la loro apologia del fascismo. Arrivare ad invitare gruppi negazionisti dell’Olocausto, apologeti del Terzo Reich tedesco e della Decima Mas (che a Ivrea, ricordiamolo, uccise barbaramente e sommariamente il partigiano Ferruccio Nazionale), nonché fautori di un nuovo status quo di stampo “autocratico” è un segnale più che evidente per capire che i tempi sono cambiati e che diventa necessario un nuovo antifascismo, istituzionale e sociale, non solo delegato, ma personalmente partecipato.

Ignorare le manifestazioni, i proclami e le pratiche dichiaratamente fasciste per non offrire loro “ nuova pubblicità“, è come nascondere la polvere sotto il tappeto.
L’antifascismo eporediese può e saprà impedire che venga perpetuato uno sfregio alla cultura partigiana della città. Impedendo sabato prossimo che una piazza così carica di significato per il nome del partigiano al quale è intitolata, venga concessa a gruppi che incarnano l’esatto contrario di ciò che rappresenta la nostra Costituzione.

Ventisette associazioni contro la manifestazione neofascista del 1° giugno

Il comunicato delle Associazioni antifasciste di Ivrea contro la manifestazione neofascista del 1 giugno

Siamo 27 associazioni attive sul territorio eporediese, unite dai valori fondamentali della Pace, dell’Uguaglianza e della Libertà. Crediamo in una comunità aperta all’altro in tutte le sue forme, in una comunità inclusiva e accogliente. Condanniamo la violenza in ogni sua espressione e tutte le barriere, siano esse fisiche o mentali.
Abbiamo deciso di non rimanere in silenzio, ma di esprimere la nostra più profonda indignazione riguardo ai fenomeni di neofascismo che si stanno diffondendo anche nella nostra Città. Infatti non possiamo ignorare la presenza di gruppi che inneggiano all’odio, alla violenza, al razzismo e che si rifanno con orgoglio a pagine buie e deplorevoli del nostro passato.
In particolare siamo preoccupati dall’insorgere di questo “vento del nazionalismo”, che a Ivrea si dovrebbe concretizzare nel presidio e nella manifestazione organizzata dal gruppo Rebel Firm per il pomeriggio di sabato 1 giugno presso Piazza Aldo Balla (martire per la nostra Libertà, nome di battaglia “Saetta”). L’evento, che ha come punto di partenza una piazza della nostra Città, uno spazio pubblico, vede la partecipazione di tre realtà che inneggiano a valori fortemente contrari ai principi della nostra Costituzione: la Comuntà militante Dodici Raggi di Caidate (VA) con il suo rappresentante Alessandro Limido, Giustino D’Uva e Marco Tuccillo della Sinlai (Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani) e il gruppo musicale “Decima Balder”.
Rispetto alla Comunità Dodici Raggi, queste sono alcune informazioni tratte da due articoli della Repubblica in data 07/12/2016 e 06/03/2019: per 52 militanti di tale gruppo è stata richiesto il rinvio a giudizio per tentata ricostituzione del partito fascista (ipotesi che viene supportata dalle dichiarazioni dello stesso Alessandro Limido, che in interviste pubblicate su testate locali non ha negato la volontà da parte dei Dodici Raggi di voler ricostituire il partito fascista: “Magari! Il problema è che non abbiamo i numeri per farlo”); sono razzisti, xenofobi, dichiaratamente seguaci dei principi del nazionalsocialismo e dei rituali del Terzo Reich, i Do.Ra. festeggiano nel 20 aprile di ogni anno il compleanno di Adolf Hitler; nel dicembre 2017 la digos di Varese e gli agenti dell’Antiterrosimo di Roma hanno sequestrato armi, svastiche e materiali di propaganda neonazista; hanno dichiarato “Siamo nazionalsocialisti. Neghiamo l’Olocausto. Sono stati gli ebrei, per difendere il capitalismo, a volere la guerra contro Hitler e Mussolini: non il contrario.”; i Dodici Raggi sono i raggi del Sole nero, simbolo del castello tedesco di Wewelsburg, sede operativa delle SS.
La citazione iniziale è un’affermazione pronunciata da Giustino d’Uva, autore insieme a Marco Tuccillo del “ Manifesto Nazional Rivoluzionario” che verrà presentato a Ivrea il primo giugno, riportata sulla Pagina Facebook ufficiale della Sinlai in data 03/02/2019: “Anche la nostra area si è finalmente dotata di un manifesto ideologico, crediamo fortemente che sia necessario superare il populismo ed imporre una forma di governo nuova e autocratica. Il vento del nazionalismo è tornato a spirare nella nostra nazione e dopo il crollo del regime liberale toccherà noi riportare l’ordine nel caos.”
Infine, il gruppo musicale “Decima Balder” che allude esplicitamente alla “ Decima Mas” nel nome, ma soprattutto nel loro logo che riprende la “X” e il teschio presente nel simbolo della Decima Flottiglia Mas (che tanti orrori ha perpetuato nella nostra zona, tra cui l’impiccagione di Ferruccio Nazionale).
Per tutti questi motivi chiediamo con il presente Comunicato, inviato precedentemente alla Prefettura di Torino, alla Segreteria del Sindaco di Ivrea e alla Questura di Ivrea, di non permettere che queste idee di stampo neofascista e dichiaratamente neonaziste possano camminare per le strade di Ivrea, Città della Resistenza e Antifascista per costituzione.

Facciamo questa richiesta sulla base delle due leggi nazionali sul tema, la legge Scelba n° 645/1952 e la legge Mancino n°205/1993, e con particolare riferimento alla Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Ivrea in data 20/02/2018 avente per oggetto “ MISURE DI PREVENZIONE DELLA PROPAGANDA TOTALITARISTA”.
In tale Mozione si specifica l’impegno del Sindaco della Giunta a “ non concedere spazi o suolo pubblici a manifestazioni che non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti.”

Con il presente comunicato chiediamo che le Autorità preposte si impegnino ad applicare le leggi previste e a non permettere che questa manifestazione di idee estranee ai principi democratici della nostra Repubblica possa avere luogo nelle nostra Città, il giorno precedente la Festa della Repubblica e della votazione dell’Assemblea che ci ha consegnato una della Costituzioni più belle del mondo.

Associazioni firmatarie:
ANPI, Acmos, Albero della Speranza, Arvicola, Bellavista Viva, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, Chiesa Valdese, Collettivo Studentesco ZOOM, Comunità del Castello di Albiano, Coordinamento Libera Ivrea, Ecoredia, Emergency, Eporedianimali, Good Samaritan, Legambiente Dora Baltea, Libero di Scegliere, MIR Ivrea, Operazione Mato Grosso, Osservatorio Migranti, Ivrea Parkour, Pubblico 08, Rosse Torri, Senza Confini, Serra Morena, Treno della Memoria e ZAC!


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