Energia: Tunisia, Eni lancia progetto pilota per biocarburanti da materie prime sperimentali
Tunisi, 15 gen 14:13 - (Agenzia Nova) - Eni ha lanciato in Tunisia un progetto pilota per la produzione di piante di ricino quale materia prima per la produzione di biocarburante nella bioraffineria Eni di Venezia, prima raffineria al mondo a essere stata riconvertita da raffineria convenzionale, e a breve nella bioraffineria di Gela. L’inaugurazione del progetto, che Eni ha avviato nella primavera scorsa, è avvenuta oggi a Gafsa, a oltre 370 chilometri di distanza dalla capitale Tunisi. “E' un progetto sperimentale per individuare materie prime alternative all'olio di palma e alimentare le bioraffinerie di Eni. Un'altra testimonianza dell'impegno italiano in Tunisia per le energie rinnovabili sostenibili”, ha detto ad “Agenzia Nova” l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Lorenzo Fanara. Il progetto prevede la coltivazione della pianta in zone semi-desertiche da cui si estrae l’olio di ricino: si tratta di una pianta che cresce e produce i frutti, da cui si estrae l’olio che può essere poi trasformato in biocarburante, e abbisogna di poca acqua, anche non potabile, e quindi non sottrae spazio ai terreni agricoli e non è in competizione con il settore food. La sperimentazione è stata avviata in un terreno di circa 140 ettari divisi in vari lotti e quando le piante ultimeranno la fase di crescita i frutti verranno raccolti al fine di valutare la resa in olio per tonnellata e definire un piano di coltura estesa. Innovazione, occupazione e rispetto dell’ambiente, dunque, sono le parole chiave del nuovo progetto lanciato dall’azienda energetica italiana in Tunisia.
Tunisi, 15 gen 14:13 - (Agenzia Nova) - Eni ha lanciato in Tunisia un progetto pilota per la produzione di piante di ricino quale materia prima per la produzione di biocarburante nella bioraffineria Eni di Venezia, prima raffineria al mondo a essere stata riconvertita da raffineria convenzionale, e a breve nella bioraffineria di Gela. L’inaugurazione del progetto, che Eni ha avviato nella primavera scorsa, è avvenuta oggi a Gafsa, a oltre 370 chilometri di distanza dalla capitale Tunisi. “E' un progetto sperimentale per individuare materie prime alternative all'olio di palma e alimentare le bioraffinerie di Eni. Un'altra testimonianza dell'impegno italiano in Tunisia per le energie rinnovabili sostenibili”, ha detto ad “Agenzia Nova” l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Lorenzo Fanara. Il progetto prevede la coltivazione della pianta in zone semi-desertiche da cui si estrae l’olio di ricino: si tratta di una pianta che cresce e produce i frutti, da cui si estrae l’olio che può essere poi trasformato in biocarburante, e abbisogna di poca acqua, anche non potabile, e quindi non sottrae spazio ai terreni agricoli e non è in competizione con il settore food. La sperimentazione è stata avviata in un terreno di circa 140 ettari divisi in vari lotti e quando le piante ultimeranno la fase di crescita i frutti verranno raccolti al fine di valutare la resa in olio per tonnellata e definire un piano di coltura estesa. Innovazione, occupazione e rispetto dell’ambiente, dunque, sono le parole chiave del nuovo progetto lanciato dall’azienda energetica italiana in Tunisia.
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