Noi siamo per la difesa delle condizioni di detenzione e per la liberazione di tutti i prigionieri politici rivoluzionari che si trovano nelle carceri dell'imperialismo italiano
Soccorso Rosso Proletario
gennaio 2019
stralci condivisibili di un'altra presa di posizione
Un Battisti in regalo per un governo di contafrottole Redazione Contropiano
Cesare Battisti è stato arrestato a Santa Cruz, in Bolivia, dopo esser fuggito da un Brasile ormai in mano a un nazista servo degli Usa. Per catturarlo sono state scomodate squadre speciali dell’Interpol di diversi paesi (Italia e Brasile compresi, e chissà chi altro).
Non abbiamo mai avuto particolare simpatia per un personaggio che neanche i protagonisti degli anni ‘70 considerano rappresentativo della “medietà” dei militanti di quel periodo. Ma dobbiamo registrare che l’accanimento nei suoi confronti è stato – negli ultimi anni – straordinariamente superiore alla sua figura.
Nell’attuale situazione politica, il suo arresto – lungi dall’essere un “grande successo della giustizia” – appare come un sovrastimato cerotto steso sulle fratture sempre più evidenti nella maggioranza di governo. E, per miseria ulteriore, condiviso da tutte le opposizioni parlamentari, di ogni ordine, grado e posizionamento poltronistico.
Giocattolo di distrazione di massa, puro e semplice. Un giocherello giocato su un corpo consumato e dal valore puramente simbolico, gonfiato ad arte come un titolo in borsa.
Non vi daremo il promesso “reddito di cittadinanza”, ma solo un obolo se siete pronti a farvi schiavi? Beh, ma abbiamo preso Battisti, siamo forti e risoluti… Non vi sentite già meglio, più ricchi e sereni?
Non vi daremo lo smantellamento della “Fornero”, ma solo una trappola che – se vuoi andartene in pensione – ci devi lasciare un bel pezzo dell’assegno e vedere la liquidazione tra cinque anni? Beh, ma abbiamo preso Battisti, siamo forti e risoluti… Non vi sentite già meglio, più ricchi e sereni?
Non potrete neanche protestare perché abbiamo fatto un “decreto sicurezza” incostituzionale facendovi credere che era per la vostra “sicurezza? Beh, ma abbiamo preso Battisti, siamo forti e risoluti… Mica vorrete fare la sua fine, no?
Chiacchiere e distintivo, uno strato di cerone su una piaga purulenta.
I media più osceni celebrano la “vittoria dello stato” (con la minuscola, non esageriamo…) e rispolverano antichi elenchi di esuli fin qui irraggiungibili – da Casimirri in Nicaragua a Lojacono in Svizzera (“dimenticando” di ricordare che quest’ultimo, da cittadino svizzero, ha già scontato la condanna all’ergastolo comminatagli in Italia) – pregustando altri e magari più succosi arresti. Anche se non ci saranno, “fa brodo” parlarne per arricchire una pietanza un po’ troppo povera.
Vale per questo governo l’identico schema applicato da quelli precedenti, piddini o berlusconiani che fossero...
Nessun commento:
Posta un commento