9 agosto presidio manifestazione a Vicenza, ore 20.30, viale Ferrarin, base Dal Molin
Loro le guerre nostri i morti.
Chiudiamo le basi militari fuori dall’Italia gli occupanti Usa e Nato
Sul Parco Dal Molin decidano i cittadini.
In occasione dell’anniversario della prima strage di popolo provocata dall imperialismo americano in Giappone continuiamo la mobilitazione contro il dominio imperialista che passa anche con
l'occupazione dei nostri territori con basi militari da cui partono soldati e mezzi per la destabilizzazione di intere aree geografiche con conseguenze pesanti per le popolazioni in termini di more e distruzione dei loro paesi.
Vicenza è la città che soffre di più questa presenza di basi militari: basi imposte ma non volute dalla popolazione.
Basi imposte da una “alleanza” NATO che nessun governo nazionale, neppure quello attuale, ha messo o vuole mettere in discussione.
Anzi dopo il raddoppio delle basi a Vicenza con la nuova Base al Dal Molin ora gli USA vogliono ampliare quella di Camp Derby a Pisa.
Le basi militari straniere hanno sempre condizionato la politica e l’economia del nostro paese; all’interno delle basi non vige la costituzione italiana, i diritti sindacali dei lavoratori e i militari che compiono reati non vengono , tranne in un caso, processati dai tribunali italiani.
Anche il cosidetto indotto economico non è mai stato importante in quanto le basi sono quasi del tutto autosufficienti.
Ora a Vicenza si vorrebbe tacitare la contrarietà con le cosidette compensazioni: tangenziale nord, parco dal Molin.
Nessuna compensazione esiste a fronte di bas di guerra e nessuna collaborazione è possibile con delle forze occupanti.
Le basi devono essere chiuse, nessuna nuova pista per elicotteri e aerei deve essere costruita nel parco dal molin.
A Vicenza esiste da sempre la mistificazione e l’ipocrisia: quella di usare il termine “pace” in luoghi dove ci sono basi e militari; Vialle della Pace dove c’è la Ederle, Villaggio della Pace dove risiedono i militari USA, ora si vorrebbe chiamare Parco della Pace quello confinante con La BASE DAL DIN.
E’ ora di finirla con queste mistificazioni A decidere non devono essere sindaci o consigli comunali ma i cittadini.
Loro le guerre nostri i morti.
Chiudiamo le basi militari fuori dall’Italia gli occupanti Usa e Nato
Sul Parco Dal Molin decidano i cittadini.
In occasione dell’anniversario della prima strage di popolo provocata dall imperialismo americano in Giappone continuiamo la mobilitazione contro il dominio imperialista che passa anche con
l'occupazione dei nostri territori con basi militari da cui partono soldati e mezzi per la destabilizzazione di intere aree geografiche con conseguenze pesanti per le popolazioni in termini di more e distruzione dei loro paesi.
Vicenza è la città che soffre di più questa presenza di basi militari: basi imposte ma non volute dalla popolazione.
Basi imposte da una “alleanza” NATO che nessun governo nazionale, neppure quello attuale, ha messo o vuole mettere in discussione.
Anzi dopo il raddoppio delle basi a Vicenza con la nuova Base al Dal Molin ora gli USA vogliono ampliare quella di Camp Derby a Pisa.
Le basi militari straniere hanno sempre condizionato la politica e l’economia del nostro paese; all’interno delle basi non vige la costituzione italiana, i diritti sindacali dei lavoratori e i militari che compiono reati non vengono , tranne in un caso, processati dai tribunali italiani.
Anche il cosidetto indotto economico non è mai stato importante in quanto le basi sono quasi del tutto autosufficienti.
Ora a Vicenza si vorrebbe tacitare la contrarietà con le cosidette compensazioni: tangenziale nord, parco dal Molin.
Nessuna compensazione esiste a fronte di bas di guerra e nessuna collaborazione è possibile con delle forze occupanti.
Le basi devono essere chiuse, nessuna nuova pista per elicotteri e aerei deve essere costruita nel parco dal molin.
A Vicenza esiste da sempre la mistificazione e l’ipocrisia: quella di usare il termine “pace” in luoghi dove ci sono basi e militari; Vialle della Pace dove c’è la Ederle, Villaggio della Pace dove risiedono i militari USA, ora si vorrebbe chiamare Parco della Pace quello confinante con La BASE DAL DIN.
E’ ora di finirla con queste mistificazioni A decidere non devono essere sindaci o consigli comunali ma i cittadini.
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