Queste, che riportiamo, sono le contestazioni delle denunce arrivate nei giorni scorsi a 31 persone, venute da varie città d'Italia, che il 24 novembre hanno manifestato a L'Aquila sia al Tribunale che al carcere in solidarietà con Nadia Lioce e contro il 41bis.
La questura aveva tentato di tutto per impedirlo, ma non ci era riuscita.
E questo è il misero tentativo di "vendetta" dello Stato.
Il Soccorso rosso proletario, raccogliendo la proposta del Movimento femminista proletario rivoluzionario, chiama le realtà che hanno manifestato a L'Aquila e tutte le altre che lottano contro la repressione a respingere questo tentativo di criminalizzare la giusta lotta, la solidarietà verso i detenuti politici rivoluzionari, e a rilanciare insieme, organizzando assemblee in particolare nelle città dove sono presenti le forze venute a L'Aquila, la campagna per la difesa delle condizioni di vita di Nadia Lioce, contro il 41 bis, per la libertà di Nadia Lioce e di tutti i prigionieri politici rivoluzionari.
*****
Nessun commento:
Posta un commento