martedì 13 marzo 2018

pc 13 marzo - LA FACCIA CAPITALISTA, NIENTE AFFATTO "OSCURA", DELLA MODA

da www.controlacrisi.org
TESSILE: un settore di nuovo in mano agli appalti e ai contratti pirata. Cgil: «E’ uno scandalo, dentro anche parti del sistema della moda» (*)
Proliferazione di contratti pirata, diffuso sfruttamento del lavoro, illegalità di vario tipo. È questa la faccia oscura del sistema della moda, che da sempre produce ricchezza (nel 2016 ha fatturato 88 miliardi) e lavoro (oltre 600.000 gli addetti) e che costituisce il 17%
del settore manifatturiero italiano e il 14% delle nostre esportazioni. Di questo, ha parlato Sonia Paoloni, segretaria nazionale Filctem...
Il mondo della moda ha subìto per primo la crisi – ha spiegato la sindacalista –, in quanto è il settore più facilmente esportabile, ma è stato anche il primo a superarla, essendo già uscito da una ristrutturazione profonda. È un settore altamente competitivo, ma troppo spesso la competizione si gioca sulla riduzione di salari, diritti e sicurezza dei lavoratori. E le grandi griffe in parte si rivolgono ai mercati internazionali, in parte in Italia, utilizzando il sistema della subfornitura e del contoterzismo, ed è lungo tale catena che agisce l’illegalità.
Un po’ come succede nella catena degli appalti delle grandi opere. Alla fine, l’azienda madre non ha più la responsabilità di quel che succede, perché non la vuole avere. “È un sistema un po’ vigliacco di risparmiare sui costi delle lavorazioni per il mero profitto” sottolinea Paoloni. Ma perché le grandi griffe non delocalizzano tout court? Qualcuna lo ha fatto, qualcun’altra no, perché molte lavorazioni devono essere fatte just-in-time, in quanto sono collezioni continue ed è difficile portare fuori l’intera fase di produzione per avere poi il prodotto finito in tempo reale, in base alle richieste. “Perciò, l’esigenza di mantenere quote produttive nel nostro Paese c’è, oltre al fatto che il grosso marchio che vuole vantare un prodotto artigianale e made in Italy lo può fare solo se realmente le lavorazioni vengono fatte qui”, aggiunge...
C’è poi il nodo dei contratti pirata: da un lato, c’è la diminuzione di salari e diritti, dall’altro, aumenta il rischio d’infiltrazioni illegali nella filiera e diminuisce l’attenzione per la sicurezza e la salute dei lavoratori...

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