Genova.
Provvedimento disciplinare contro delegato sindacale all’ospedale Galliera
CHI TOCCA UNO TOCCA TUTTI!!!
COMUNICATO STAMPA DELLA FEDERAZIONE
COBAS SANITA’ UNIVERSITA’ E RICERCA
Arriva il provvedimento disciplinare per i due Cobas dello Spallanzani. Alessia e Lorenzo: quattro mesi di sospensione. Quattro mesi di sospensione dal lavoro e una querela per diffamazione sono il risultato della cieca strategia repressiva messa in atto dalla Direzione Generale dell’INMI Spallanzani di Roma contro due lavoratori, sindacalisti della Confederazione dei COBAS, che hanno denunciato le carenze di personale, lo sfruttamento dei lavoratori e la privatizzazione della sanità pubblica, nel corso di una intervista radiofonica.
Ancora più gravi appaiono le motivazioni del
provvedimento, notificato il 10 Agosto (!!!), dove viene utilizzato come
presunto elemento ulteriormente “diffamatorio” verso l’Azienda, anche la
manifestazione di solidarietà con Alessia e Lorenzo, regolarmente concessa
dalla questura, che si è svolta il giorno 18 Luglio, davanti ai cancelli dello
Spallanzani. Insomma nessuna voce discordante è ammessa, ed anzi viene
pesantemente sanzionata. Viene annullata ogni libertà sindacale. D’altra
parte in un periodo storico così buio per i diritti dei lavoratori non potevamo
aspettarci niente di meglio. C’è chi propone una legge che annienterà il
Diritto di Sciopero, peraltro già quasi inesistente in sanità. Gli ultimi
decreti attuativi di fine Giugno della Riforma Madia dilatano il potere
sanzionatorio delle Dirigenze aziendali, vanificando ogni possibilità di difesa
dei dipendenti. Gli operatori del Servizio Pubblico e della Sanità
Pubblica, demonizzati per anni come “fannulloni”, ora vanno puniti e
azzittiti. Gli strumenti ora ci sono tutti. L’obbiettivo è quello di
regalare la sanità pubblica ai privati. Potremmo raccontare questa storia da
molto lontano: dai premi di produzione alle pagelline, dal divieto di sciopero
nei servizi essenziali al cambio dei codici disciplinari, dai contratti mai
rinnovati al blocco del Turn over…e ben oltre. Anni di recessione nei
quali i lavoratori hanno purtroppo chinato la testa e invece di contrattaccare
si sono “adeguati” a questo nuovo “sistema”, ognuno chiuso nel suo piccolo
microcosmo. Ma siamo alla frutta! Se anche la libertà di espressione e critica
ci viene negata. La battaglia di Alessia e Lorenzo, è la battaglia di tutti noi
e non ci arrenderemo. Il Cobas Sanità Università e Ricerca si farà parte
attiva con i due compagni, ricorrendo in giudizio contro la sanzione disciplinare
e assicurando a Alessia e Lorenzo ogni forma di solidarietà. Ai nostri
compagni chiedono prove per dimostrare le accuse che hanno mosso nei confronti
dell’Amministrazione, come se ce ne fosse veramente bisogno, viste le carenze
di organico denunciate (con tutto quello che ciò comporta!) che neanche lo
Spallanzani è riuscito a negare, addebitandole alle scelte
regionali. Bene, porteremo le prove richieste e ne daremo ampia
informazione a tutti i livelli!
“CHI TOCCA UNO TOCCA TUTTI”, NON DEVE ESSERE SOLO UNO
SLOGAN, MA UN PERCORSO DI LOTTA CONDIVISO CON TUTTI I LAVORATORI CHE DENTRO E
FUORI DALLO SPALLANZANI LOTTANO QUOTIDIANAMENTE IN DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA
E DELLE LIBERTA’ SINDACALI.
Altre manifestazioni in solidarietà di Alessia e
Lorenzo seguiranno quella del 18 Luglio scorso, ci dispiace per “il danno
all’immagine” dello Spallanzani, ma siamo solo all’inizio!
Come Cobas Sanità Università e Ricerca, manteniamo lo
stato di agitazione proclamato i primi giorni di Luglio, fino all’annullamento
nelle Sedi competenti del provvedimento disciplinare ai danni di Alessia e
Lorenzo.
COBAS Sanità Università e Ricerca
14 Agosto 2017
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