Sembra risentire il grido della nobiiltà aristocratica di una volta, “il re è morto, viva il re”! Se la mafia per la Procura di Roma a
Roma non esiste, come si è visto dalle immagini di grande contentezza, i
mafiosi di Roma possono festeggiare.
Con l’assoluzione di fatto dei
tanti coinvolti, e diciamo assoluzione perché sebbene abbiano tutti e 37 gli
imputati, insieme raccolto circa 250 anni di carcere rispetto ai 500 chiesti
dall’accusa, non essendoci il reato di mafia i condannati beneficeranno eccome
della legislazione premiale per cui tra qualche annetto li rivedremo a
trafficare liberamente, prova ne è che invece di essere un tantino dispiaciuti
gli avvocati, che citano pure Borsellino!!!, mancava poco e stappavano
bottiglie di champagne!
“Secondo la Procura di Roma si trattava di un'associazione che, 'usando
il metodo mafioso'’, fatto di assoggettamento, intimidazione e omertà, avrebbe
messo le mani su gare e appalti della pubblica amministrazione, dai rifiuti ai
profughi al verde pubblico, grazie anche ai politici messi a libro paga. Da
destra a sinistra nessuno escluso perché, come ha detto Buzzi in collegamento
dal carcere di Tolmezzo, ''non devi guardare se il gatto è bianco o nero,
l'importante è che prenda il topo''. E questa è solo la parte “pulita” dell’accusa! Se questa non è mafia! Riina è solo il capo di un’associazione a
delinquere!
Insomma, il Mondo di Mezzo, il
mondo nero come le fogne di Roma di questi politici-fascisti-mafiosi, è il
mondo di una borghesia delinquente e corrotta che assolve se stessa!
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