Il governo del Pd, Renzi-Gentiloni, si allea e si allinea alle destra reazionaria e razzista e rinvia la legge, per altro limitata e insufficiente dello "ius soli"; il massimo della vergogna e ipocrisia consiste nel cosiddetto "rinvio" in autunno, quando è ben chiaro che tutte le forze governative e delle posizioni di destra (Grillo, Salvini, Berlusconi) con la loro appendice nel governo, Alfano, saboteranno i tentativi di fare questa legge o la peggioreranno nella tempistica e nelle forma svuotandola di ogni contenuto concreto e semplice che consiste nel considerare tutti coloro che nascono e vivono nel nostro paese cittadini italiani come tutti gli altri, ogni altra posizione è incivile e razzista.
Questo governo e il partito che lo sostiene è il puntello istituzionale dell'avanzata dell'estrema destra apertamente fascista e ne prepara e aiuta l'ascesa, sia pure attraverso tutte le forme di transizione politica e istituzionale che la situazione permetterà.
Questo governo è all'insegna di "prima di tutto gli interesso degli imperialisti italiani, europei, mondiale, prima di tutto i padroni; prima di tutti i settori che sposano gli interessi dell'imperialismo e dei padroni".
Dobbiamo combattere a viso aperto questo governo per provocarne la caduta, dobbiamo combattere in tutte le forme militanti e di massa la destra reazionaria e razzista, fascista, qualunque sia la veste e la forma che assume.
Dobbiamo fare campagna di controinformazione e chiarire tra i proletari e le masse popolari la sostanza delle questioni, non avendo paura di andare controcorrente e organizzando contemporaneamente la lotta sociale dei proletari e delle masse popolari contro i loro veri nemici.
Nello stesso tempo occorre dire chiaro alle masse dei giovani e di tutti coloro che dovrebbero ottenere il diritto di cittadinanza che questo diritto si conquista con la lotta e non sperando nelle Istituzioni, in partiti e associazioni che comunque sceglieranno per motivi sociali e elettorali sempre e principalmente gli interessi della classe dominante e della cultura dominante, rispetto agli interessi reali delle masse. Su questo bisogna insistere nell'organizzare manifestazioni che pretendano il diritto di cittadinanza e aurtorganizzare la propria forza senza deleghe.
Il nostro appello si rivolge principalmente alla gioventù di origine migrante che riempie tante nostre scuole e vive in tanti quartieri popolari di questo paese
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