Il 14 luglio a Tunisi, il Comitato per la liberazione di George Ibrahim Abdallah Tunisia, nel quadro della campagna internazionale, ha organizzato una manifestazione nella capitale con concentramento davanti il Teatro Municipale e marcia verso l’ambasciata francese, come di consueto, distante circa 300 metri.
Le autorità hanno fatto pressioni agli organizzatori perché spostassero la data della manifestazione: non si possono disturbare i signori dell’ambasciata intenti a festeggiare il 14 luglio!
La
risposta degli organizzatori è stata ferma e la manifestazione si è
svolta con buona partecipazione nonostante il caldo afoso, l’intendo
era proprio quello di disturbare la loro festa e denunciare la
vergogna della detenzione di George da oltre 33 anni e chiederne
l’immediata liberazione.
È
stato anche denunciato come l’attuale governo Chahed in cambio
dell’elemosina degli “aiuti” finanziari statunitensi, abbia
aderito alla richiesta americana di non fare più ostruzionismo in
sede ONU e internazionale nei confronti dell’entità sionista di
Israele. Cio’ è avvenuto in una recente visita di stato di Chahed
negli USA.
Alla
manifestazione hanno partecipato attivamente militanti della sinistra
parlamentare riformista del Fronte Popolare, cosi come della sinistra
revisionista extraparlamentare ma anche la sinistra rivoluzionaria
extraparlamentare...
Nel
documento diffuso alla manifestazione da parte del Comitato e
indirizzato all’ambasciatore, si chiede l’immediato rilascio e
senza condizioni di George e si denuncia come nel giorno in cui si
festeggia la repubblica francese, questa democrazia detenga in
maniera illegittima George per tutto questo tempo, si chiede
retoricamente all’ambasciatore se in tutti questi mesi non ha
sentito la voce dei manifestanti che richiedono il rilascio di George
e di chiedere al proprio governo la scarcerazione.
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