venerdì 21 luglio 2017

pc 21 luglio - Gli operai della Fiat di Melfi denunciano i peggioramenti con cassa integrazione in aumento, niente permessi… e la Fiom è complice…

Da Pomigliano a Melfi, come abbiamo già detto, la Fiom di Landini (adesso di Re David) che non è affatto "in stallo" come dicono quelli del sindacatoaltracosa, è complice di quello che avviene nelle fabbriche.  
E' necessario ricostruire il sindacato di classe e di massa che rompa con la guerra di classe, il clima e il sentiero tracciato da padroni e Stato
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FCA (Melfi) – RSA Fiom in stallo
Comunicato dei compagni e delle compagne del sindacatoaltracosa FIOM Basilicata

Siamo alcuni Rsa e iscritti Fiom della FCA di Melfi e denunciamo la situazione di stallo che si è venuta a creare in fabbrica.
La Fiom della Basilicata ormai non ci supporta in niente e ci sentiamo abbandonati a noi stessi. Per fare in modo che tutti capiscano quale situazione stiamo vivendo possiamo dire che dopo due anni che chiediamo che si nominino i membri del direttivo siamo ancora al punto di partenza. Abbiamo chiesto quantomeno di incontrarci più spesso per discutere dei tanti problemi che ci sono qui a Melfi: cassa integrazione che aumenta sempre più, lavoratori senza neanche più un giorno di permesso già da agosto per effetto dei par a copertura del turno di domenica pomeriggio, festività del 25 dicembre e del 1 gennaio ancora non retribuite per molti lavoratori, trattenute sullo stipendio per la cessione di credito alla Fiom superiori al dovuto per gli iscritti, pagamento alla cgil di una quota di 25€ per la compilazione del 730 con relative complicazioni per il rimborso agli iscritti, carichi di lavoro ormai insopportabili e molti altri problemi.
Il coordinatore dell’area di minoranza ha chiesto di convocare il direttivo prima delle ferie, ma gli è stato risposto che ormai si sarebbe fatto a settembre. Alla richiesta di restituire il dovuto agli iscritti per le cessioni di credito più alte gli è stato risposto che non avrebbero restituito niente. Dopo un battibecco, il segretario regionale della Fiom della Basilicata ha anche minacciato il coordinatore di revocargli la delega di Rsa.
Noi crediamo che questo atteggiamento dispotico e inopportuno vada condannato e ricordiamo al segretario regionale che i membri della Rsa sono stati votati alle ultime votazioni democratiche che si sono tenute in FCA a Melfi nel 2010 e che quindi sono legittimati dai lavoratori a rappresentarli e che un atto di revoca della delega di Rsa sarebbe una mancanza di rispetto per i lavoratori.
Area di minoranza della FIOM della Basilicata

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