venerdì 2 dicembre 2016

pc 2 dicembre - Taranto/ILVA - IL 6 DICEMBRE TUTTI AL TRIBUNALE (Via Marche ore 9,30)

COMUNICATO STAMPA
L'annuncio improvviso di Renzi di una trattativa tra i commissari dell'Ilva (cioè il governo) la vecchia proprietà Riva, per cui i Riva pagherebbero oltre 1 miliardo per "risanare l'Ilva e Taranto" sembra prima di tutto una bufala.
Il governo Renzi, guarda caso la tira fuori pochi giorni prima del Referendum, per cui sta facendo tutto e di più, promettendo a destra e a manca, dai pensionati, ai bonus, ha fatto anche chiudere in fretta e furia il contratto del Pubblico Impiego la cui trattativa invece durava da anni, ecc. ecc.
Quindi, anche questo annuncio ha tutta l'aria di propaganda governativa, pro campagna referendaria.

Ma ammesso e non concesso...
- Sarebbero sempre i famosi 1 miliardo e 200 euro, che sono bloccati nella banca svizzera. Si dice che la famiglia Riva pagherebbe questa somma "come elemento di compensazione", ma compensazione
di che? Una minimissima parte dei suoi favolosi profitti per mettere una pietra sopra alle centinaia di operai assassinati dentro la fabbrica, alle migliaia di morti e malati in città, ad un inquinamento di aria, terreni, acque che resterà comunque per decenni e decenni. O "compensazione" come contropartita sul processo? E questa è la cosa più certa, come vediamo dopo;
- questi soldi sono comunque una goccia nel mare dei fondi che occorrono realmente per bonificare lo stabilimento e la città - solo per lo stabilimento la Procura oggi ha quantificato in 1 miliardo e 327 milioni di euro ciò che i Riva avrebbero risparmiato tra il 2009 e il 2013 non facendo i lavori necessari per mettere a norma lo stabilimento, mentre la giudice Todisco quantificò in 8 miliardi il risparmio in tutto il periodo di proprietà Riva;
- con questo annuncio il governo ha evitato di dare i 50 milioni per Taranto, per la sanità, prima promessi e poi stralciati alla Camera nella legge di bilancio;
- questo miliardo, si dice nell'accordo, viene trasferito all'Ilva commissariata. Che è impegnata a svendere la fabbrica ai nuovi padroni. Quindi, questi soldi rischiano o di essere gestiti dai nuovi acquirenti, che al massimo li userebbero per qualche intervento in fabbrica e non certo per bonificare la città, o di essere utilizzati come garanzia verso i nuovi padroni che loro dovranno pensare solo alla produzione.
Ma vediamo la questione più seria e grave.
In questa trattativa i Riva cosa hanno in cambio, cosa ci guadagnano? Quasi certamente l'uscita dal processo Ilva, attraverso il patteggiamento, non solo delle società Ilva, Riva Fire, Riva forni elettrici, ma dei Riva stessi (come già tempo fa fu ventilato dagli avvocati dei Riva).
Renzi ha parlato che questa negoziazione sarebbe arrivata alle sue conclusioni "grazie al lavoro di tutte le autorità". Chi sono queste altre autorità? Dai fatti avvenuti nelle settimane scorse, tra queste vi sono le Procure di Taranto e Milano.
A Milano sono in corso procedimenti per reati fiscali, truffa aggravata, trasferimento fraudolento di valori, a Taranto il processo Ambiente Svenduto...  
"La procura di Milano aveva chiesto il sequestro dei soldi in Svizzera, ma "il tribunale di Bellinzona ha detto ‘no’ e il patrimonio sarebbe stato difficilmente aggredibile se non con un accordo tra le parti. A quello ha voluto puntare il governo, che ci aveva già provato con due decreti legge... Secondo la Reuters in cambio del miliardo l'Ilva, che ora è dello stato, rinuncerà ad almeno due cause contro Riva a Milano del valore di oltre 2,5 miliardi... (Da Il fatto quotidiano).
Poi nelle scorse settimane c'è stato un incontro a Taranto tra il procuratore di Milano e di Taranto che aveva come oggetto la richiesta dei legali dei Riva del patteggiamento, e in quella occasione – scrive l'Agi - si è parlato del rientro in Italia del 1,200 miliardi, e contemporaneamente la Procura ha riformulato i capi di imputazione nei confronti dei commissari Ilva.

QUINDI SI TRATTA DI UN VERO E PROPRIO SCAMBIO!
E siccome, comunque anche la Procura di Milano qualcosa dovrà avere, non sarebbe neanche tutto il miliardo e 200 milioni destinato a Taranto. 

Se veramente passasse questo "scambio", i Riva se la caverebbero con "spiccioli", continuando, invece, a tenere i veri soldi nei paradisi fiscali, ma in cambio si tirerebbero fuori dai processi
Per Taranto, il processo diventerebbe veramente una farsa e le parti civili, operai, cittadini dei quartieri inquinati, familiari dei tanti morti, ecc., sarebbero beffate e non risarcite.

LO SLAI COBAS CHIAMA IL 6 DICEMBRE, GIORNO DEL PROCESSO IN CUI SARA' PRESENTATA LA RICHIESTA DI PATTEGGIAMENTO, A PRESENTARCI IN MASSA, PER IMPEDIRE QUESTA NUOVA TRUFFA.

Slai cobas per il sindacato di classe - 3475301704

Nessun commento:

Posta un commento