Aggrediti i giovani compagni e distrutta la libreria
L'aggressione risale a giovedì sera, ma "Le Ragazze e i Ragazzi della Piazzetta" hanno pubblicamente denunciato l'accaduto questo pomeriggio: "Giovedì – dicono i giovani compagni – come nella maggior parte dei nostri giorni, eravamo in Piazzetta. Iniziavamo il corso gratuito di inglese offerto alla collettività, dialogavamo piacevolmente con diversi abitanti del quartiere e sfogliavamo i libri della libreria
pubblica che era stata inaugurata e messa a disposizione di tutte e tutti. Intorno alle 20,30, mentre la nostra giornata volgeva al termine e decidevamo di rincasare (in tanti erano già andati via), qualcuno veniva a trovarci: degli ignoti scendevano dalla propria macchina e correvano verso di noi, armati di cinture dalla fibbia metallica, aggredendoci. Ci difendevamo e li fronteggiavamo per diversi minuti, rimanendo illesi, finché il gruppo di aggressori ritornava verso la propria macchina, ma non prima di essersi tolto uno sfizio di sana fessaggine: rovesciare la nostra libreria, danneggiandola".
L'accaduto non è certamente passato inosservato ai passanti e agli stessi residenti, che avranno allertato la polizia: "Il suono delle sirene – continuano i giovani aggrediti-presagiva l'arrivo della polizia. Infatti, sono giunte quattro volanti della Polizia e due camionette di militari: venivamo accerchiati e interrogati. Affermavamo serenamente, ma rifiutando di sporgere qualunque denuncia, di essere stati aggrediti da ignoti e di esserci difesi: anche le forze dell' "ordine" sanno di noi e della nostra presenza quotidiana in Piazzetta, e si limitavano ad un prolungato controllo dei documenti senza prendere ulteriori provvedimenti. Ci è dispiaciuto vedere la zona militarizzata, fatto che ha attirato l'attenzione di molti passanti, ma tutti sapranno, se non lo sanno già, che non siamo noi i responsabili".
La "Piazzetta" ha già subito delle aggressioni, ma mai di questa tipologia, come questo assalto squadristico che mirava certamente a "punire" questa presenza scomoda, la presenza di un centro sociale all'aperto, che recentemente sta anche svolgendo gratuitamente corsi (inglese, chitarra, giornalismo): "Sia l'agguato che il danneggiamento della libreria – sottolineano i giovani – hanno un valore simbolico e indicativo: la nostra presenza, percepita, costante e viva, rappresenta un problema per qualcuno. Una forza collettiva e auto-organizzata dà fastidio; un'espressione sociale e rivoluzionaria crea disturbo; la bellezza causa irritazione".
Giovani auto-organizzati che non hanno fatto un solo passo indietro davanti agli squadristi. Non un solo un passo indietro, come solo i compagni sanno fare: "Reagiamo- spiegano i le Ragazze e i Ragazzi- serenamente anche questa volta, e con la consapevolezza di chi riconosce che portare avanti dei valori e delle pratiche alternative può comportare l'esistenza di nemici (o più semplicemente: controparti senza senso) ai quali tutto questo può dar fastidio, anzi: se ti sei creato delle controparti che provano ad attaccarti o intimorirti, significa che stai portando avanti la tua attività nel modo giusto; se sei il centro del mondo per qualcuno, significa che quel qualcuno non ha un cazzo da fare, e che tu sei fastidioso. Reagiamo serenamente anche questa volta, e con la gioia d'essere una comunità sempre più forte, numerosa e addentrata all'interno di un percorso magico, alternativo e indomabile. Reagiamo serenamente anche questa volta, e, mentre qualcuno pensa di intimorirci affermando che “La caccia è aperta!”, noi continueremo a difendere i nostri spazi con la determinazione di chi li vive e li ama come luoghi di umanità liberata e conflitto politico. Reagiamo serenamente anche questa volta, continuando a dar priorità ai nostri percorsi e ai nostri obiettivi, ultimi tra i quali proprio i corsi gratuiti avviati e condivisi con la collettività. La libreria verrà ricostruita e riposizionata, dieci, cento, mille volte: già da stasera, occasione in cui la Piazzetta diverrà un teatro a cielo aperto con lo spettacolo di Luciano Bruno, la libreria sarà di nuovo presente. Come si può contrastare una tale forza prorompente alimentata dall'amicizia, dalla fratellanza e da un sentire comune? Qualunque cosa succeda, non si può. Buia è la strada di chi vorrebbe intimorirci, calda sarà l'accoglienza nei confronti di chiunque volesse attaccarci".
L'aggressione risale a giovedì sera, ma "Le Ragazze e i Ragazzi della Piazzetta" hanno pubblicamente denunciato l'accaduto questo pomeriggio: "Giovedì – dicono i giovani compagni – come nella maggior parte dei nostri giorni, eravamo in Piazzetta. Iniziavamo il corso gratuito di inglese offerto alla collettività, dialogavamo piacevolmente con diversi abitanti del quartiere e sfogliavamo i libri della libreria
pubblica che era stata inaugurata e messa a disposizione di tutte e tutti. Intorno alle 20,30, mentre la nostra giornata volgeva al termine e decidevamo di rincasare (in tanti erano già andati via), qualcuno veniva a trovarci: degli ignoti scendevano dalla propria macchina e correvano verso di noi, armati di cinture dalla fibbia metallica, aggredendoci. Ci difendevamo e li fronteggiavamo per diversi minuti, rimanendo illesi, finché il gruppo di aggressori ritornava verso la propria macchina, ma non prima di essersi tolto uno sfizio di sana fessaggine: rovesciare la nostra libreria, danneggiandola".
L'accaduto non è certamente passato inosservato ai passanti e agli stessi residenti, che avranno allertato la polizia: "Il suono delle sirene – continuano i giovani aggrediti-presagiva l'arrivo della polizia. Infatti, sono giunte quattro volanti della Polizia e due camionette di militari: venivamo accerchiati e interrogati. Affermavamo serenamente, ma rifiutando di sporgere qualunque denuncia, di essere stati aggrediti da ignoti e di esserci difesi: anche le forze dell' "ordine" sanno di noi e della nostra presenza quotidiana in Piazzetta, e si limitavano ad un prolungato controllo dei documenti senza prendere ulteriori provvedimenti. Ci è dispiaciuto vedere la zona militarizzata, fatto che ha attirato l'attenzione di molti passanti, ma tutti sapranno, se non lo sanno già, che non siamo noi i responsabili".
La "Piazzetta" ha già subito delle aggressioni, ma mai di questa tipologia, come questo assalto squadristico che mirava certamente a "punire" questa presenza scomoda, la presenza di un centro sociale all'aperto, che recentemente sta anche svolgendo gratuitamente corsi (inglese, chitarra, giornalismo): "Sia l'agguato che il danneggiamento della libreria – sottolineano i giovani – hanno un valore simbolico e indicativo: la nostra presenza, percepita, costante e viva, rappresenta un problema per qualcuno. Una forza collettiva e auto-organizzata dà fastidio; un'espressione sociale e rivoluzionaria crea disturbo; la bellezza causa irritazione".
Giovani auto-organizzati che non hanno fatto un solo passo indietro davanti agli squadristi. Non un solo un passo indietro, come solo i compagni sanno fare: "Reagiamo- spiegano i le Ragazze e i Ragazzi- serenamente anche questa volta, e con la consapevolezza di chi riconosce che portare avanti dei valori e delle pratiche alternative può comportare l'esistenza di nemici (o più semplicemente: controparti senza senso) ai quali tutto questo può dar fastidio, anzi: se ti sei creato delle controparti che provano ad attaccarti o intimorirti, significa che stai portando avanti la tua attività nel modo giusto; se sei il centro del mondo per qualcuno, significa che quel qualcuno non ha un cazzo da fare, e che tu sei fastidioso. Reagiamo serenamente anche questa volta, e con la gioia d'essere una comunità sempre più forte, numerosa e addentrata all'interno di un percorso magico, alternativo e indomabile. Reagiamo serenamente anche questa volta, e, mentre qualcuno pensa di intimorirci affermando che “La caccia è aperta!”, noi continueremo a difendere i nostri spazi con la determinazione di chi li vive e li ama come luoghi di umanità liberata e conflitto politico. Reagiamo serenamente anche questa volta, continuando a dar priorità ai nostri percorsi e ai nostri obiettivi, ultimi tra i quali proprio i corsi gratuiti avviati e condivisi con la collettività. La libreria verrà ricostruita e riposizionata, dieci, cento, mille volte: già da stasera, occasione in cui la Piazzetta diverrà un teatro a cielo aperto con lo spettacolo di Luciano Bruno, la libreria sarà di nuovo presente. Come si può contrastare una tale forza prorompente alimentata dall'amicizia, dalla fratellanza e da un sentire comune? Qualunque cosa succeda, non si può. Buia è la strada di chi vorrebbe intimorirci, calda sarà l'accoglienza nei confronti di chiunque volesse attaccarci".
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