Il
23 novembre scorso due maoisti sono stati assassinati nello Stato del Kerala
come esito di un “falso scontro”. I “fake encounter”, all’inglese, o “falsi
scontri” sono delle “imboscate” costruite di tutto punto dalle forze della
repressione per giustificare i loro abusi, che in generale consistono nello
spostamento dei corpi, nel piazzare armi che non erano sul posto ecc.
Pubblichiamo qui il comunicato del RDF (Fronte Democratico Rivoluzionario) e le
foto delle mobilitazioni che hanno fatto seguito alle
uccisioni.
Comunicato del RDF
Comunicato del RDF
Condanniamo il "falso scontro" contro il compagno Kuppu Devaraj, membro del Comitato Centrale del PCI (Maoista), responsabile della WGSGZ (Western Ghats Special Guerilla Zone – Zona Speciale di Guerriglia dei Ghats occidentali) e la compagna Ajitha, membro del comitato di Stato della Foresta di Nilambur, Kerala!
Esigiamo una nuova autopsia dei corpi dei defunti!
Esigiamo una inchiesta giudiziaria da parte della Corte Suprema!
Onore ai Compagni Martiri!
Libertà per il compagno Soman e tutti gli adivasi illegalmente detenuti in carcere!
Libertà per MN Ravuni (78 anni), leader rivoluzionario delle masse da molti anni!
Facciamo appello alle organizzazioni popolari e democratiche e ai singoli individui a far sentire la propria voce in solidarietà.
Il compagno Kuppu Devraj (60 anni), noto come Yogesh, membro del Comitato Centrale e responsabile del PCI (Maoista) per la Zona Speciale di Guerriglia dei Ghati occidentali (WGSGZ), che comprende il triplo confine del Kerala, Karnataka e Tamil Nadu e la compagna Ajitha (45 anni) membro del Comitato di Stato del WGSGZ sono stati uccisi in uno scontro falso nelle prime ore del mattino di giovedì, 23 novembre 2016 nella foresta di Nilambur, nel distretto di Mallapuram in Kerala.
In
precedenza, prima di questo, la Polizia del Kerala coinvolta nell’Operazione
Fulmine (destinata a sradicare fisicamente gli adivasi e i maoisti nella parte
occidentale dei Ghats per gli interessi delle multinazionali e aziende
compradore del paese) ha accerchiato la zona forestale per 18 ore e non ha
permesso a nessuno di spostarvisi all’interno, compreso i media. L'ufficiale di polizia responsabile dell’Operazione Fulmine ha detto che la polizia non ha permesso ai media di accedervi perché ci sarebbero state mine poste dai maoisti attorno al loro campo.
permesso a nessuno di spostarvisi all’interno, compreso i media. L'ufficiale di polizia responsabile dell’Operazione Fulmine ha detto che la polizia non ha permesso ai media di accedervi perché ci sarebbero state mine poste dai maoisti attorno al loro campo.
Il
fatto è che questi due compagni che soffrivano di problemi di salute ed erano
senza armi avevano trovato rifugio tra gli Adivasi e sono stati catturati e
uccisi a sangue freddo e poi i loro corpi sono stati portati e gettati lì. Più
tardi, la gente nelle zone circostanti ha detto ai media di non aver sentito
alcun scambio di colpi d'arma da fuoco durante la notte. Nemmeno la polizia ha
segnalato ferimenti al personale di polizia impegnato nello "scontro". Mentre
secondo l'ospedale della Medical University del governo 19 proiettili sono stati
trovati nel corpo di Devaraj e 7 nel corpo di Ajitha.
Ci
sono rapporti contrastanti non confermati che dicono che Soman, leader locale
del PCI (Maoista) di Vynad è stato ferito ed è in carcere mentre la polizia nega
dicendo che 11 guerriglieri del PCI (Maoista) sono sfuggiti all’operazione e che
essa sta rastrellando fittamente la zona.
I
corpi di Kuppu Devraj e Ajitha sono stati spostati presso l'ospedale della
Medical University del governo e la polizia afferma che l'autopsia è stata
effettuata e che i corpi saranno mantenuti in obitorio fino a lunedì 28
novembre. Ciò significa che nessuna delle istruzioni della Commissione nazionale
per i diritti umani è stata seguita, e nemmeno la recente sentenza della Corte
Suprema riguardante le uccisioni negli scontri. Le foto dei cadaveri non sono
state pubblicate nei due quotidiani nazionali, ad eccezione di quello di Devraj
insieme al comunicato stampa della polizia. Le famiglie non sono informate. I
corpi non sono stati fatti vedere alla madre, al fratello e alla sorella di
Devraj e allo zio di Ajitha che è arrivato a Kozikode il 25 novembre. Invece la
polizia ha accusato e arrestato una ventina di membri dell'organizzazione per i
diritti umani (Janakeeya Manushyavakasha Prasthanam) e minacciato i genitori del
defunto “invitandoli” a lasciare il posto. Poiché il numero di manifestanti è
aumentato la polizia è stata costretta a rilasciare gli attivisti JMP, ma ha
anche trasferito il compagno MN Ravunuri, leader rivoluzionario delle masse di
Porattam e vice presidente del Comitato per la liberazione dei prigionieri
politici (CRPP) presso un'altra stazione di polizia.
Il
compagno MN Ravunuri ha 78 anni ed è stato membro di spicco del Partito
Comunista dell'India nella provincia di Madras nel 1950; è anche noto come
partigiano di Naxalbari.
Ammini,
la vecchia madre di Kuppu Devarajan, Babu, il fratello e le sue sorelle che sono
in attesa da quattro giorni in un locale dell’ospedale esigono una nuova
autopsia. Il CRPP ed il JMP sostengono la loro richiesta e hanno inoltrato la
richiesta al tribunale di Kozikode che verrà presa in esame martedì 29 novembre.
Il tribunale ha ordinato la conservazione dei cadaveri nell'obitorio
dell’ospedale GMC di Kozikode fino a quando la richiesta non verrà presa in
considerazione.
La
Commissione statale del Kerala per i diritti umani ha chiesto al capo della
polizia di Stato di affrontare la questione e presentare una relazione entro due
settimane. Il membro del Comitato per i diritti umani K. Mohan Kumar ha detto
che il mistero che avvolge l'incidente deve essere svelato. La Direzione
Generale per la criminalità è guidata dal capo della polizia di Stato, che,
pertanto, non può cancellare i dubbi sul "falso scontro" perché questo minerebbe
l'intera Operazione Fulmine e il programma anti-maoista dei tre stati, cioè
Kerala, Karnataka e Tamil Nadu e del governo centrale, che serve gli interessi
delle industrie minerarie e dei privati delle Multinazionali e dei grandi
borghesi. Noi esigiamo una inchiesta giudiziaria di un giudice (anche in
pensione) della Corte Suprema su questo "falso scontro". L'ufficio del primo
ministro ha emesso una nota dicendo che il primo ministro Pinaraya Vijayan ha
ordinato un'inchiesta giudiziaria sullo scontro e ha chiesto al sub-commissario
alle finanze di indagare.
Mani,
il ministro dell’energia elettrica nello stato del Kerala ha suggerito che dal
momento che i maoisti non sono comunisti dato che si abbandonano alla violenza
cieca e all’estorsione, allora meritano di essere uccisi nelle imboscate. Questo
contrasta con lo scenario del Chattisgarh, dove il Segretario di Stato del PCI
(marxista) è coinvolto in un caso di omicidio così come i professori Nandini
Sunder e Archana Prasad di Delhi. Qui, il governo del PCI (marxista) persegue
l’Operazione Fulmine, che fa parte dell'operazione Greenhunt, Missione 2016, la
guerra contro il popolo, dato che il [partito del] Congresso e l'attuale governo
filo-indù di Modi ordina di sparare a vista nei Ghati occidentali. Quando si
tratta di adivasi, dalit e musulmani, le politiche dei partiti politici al
governo sono le stesse, e questo è dimostrato ancora una volta con questo falso
scontro. Nei Western Ghats, questa è la seconda importante "imboscata" dopo
quella in cui il compagno Saketh Rajan è stato ucciso nel 2005 e forse il
secondo agguato importante in Kerala dopo quello in cui il compagno Vergheese ha
perso la vita nel 1969.
Questa
è forse la prima imboscata importante nel Kerala sotto il governo del PCI
(marxista). Ecco perché anche il suo partner del fronte di sinistra, PCI, l’ha
condannato come un "falso scontro" e richiede una indagine giudiziaria. Il
Segretario di Stato del PCI Kanam Rajendran e i capi di stato sono critici
dell'azione della polizia e hanno detto chiaramente che il PCI non è d'accordo
che il Kerala si trasformi in una terra dove i maoisti vengono cacciati. Il
leader dell'opposizione, il ministro degli Interni nel governo del Congresso
Ramesh Chennithala si è espresso contro le indagini dei magistrati del reparto
criminale dicendo che sono nettamente insufficienti a far emergere la verità.
Solo un'indagine equa potrebbe convincere la gente circa la veridicità dei
propositi della polizia. Pertanto, Chennathala ha detto che ci deve essere una
inchiesta da parte di un giudice (anche in pensione) della Corte Suprema. Anche
se questa dichiarazione riflette il cambiamento di colori e posizioni dei
partiti parlamentari quando sono dentro o fuori del potere, la si deve prendere
in considerazione.
Il compagno Kuppu Devraj era
nato a Krishnagiri nel Tamilnadu, ma la sua attività politica rivoluzionaria si
è sviluppata nel Karnataka, fino a quando non ha assunto la responsabilità della
Zona Speciale della Guerriglia dei Ghâts occidentali. Devaraj era diplomato in
ingegneria, aveva un livello intellettivo alto e parlava correntemente Tamil,
Kannada, Malayalam, Telugu e inglese. Era un artista interprete e attivista
culturale e ha servito come membro esecutivo della Lega di tutta l’India per la
cultura rivoluzionaria (AILRC – All India League for Revolutionary Culture) alla
fine degli anni 80. Dopo un certo periodo è rientrato in clandestinità ed è
diventato segretario del PCI (ML) GP (Partito Comunista dell’India -
Marxiste-Léniniste - Guerra Popolare) nel Karnataka ed è arrivato fino al
Comitato centrale del PCI (maoista) dopo la fusione del MCCI (Maoist Communist
Center of India – Centro comunista maoista dell’India) nel 2004. È più grande
del compagno martire Camarketh Rajan e più giovane di Cherukuri Raja Kumar del
Karnataka.
La compagna Ajitha, figlia
di Parandhaman che ha lavorato nelle ferrovie indiane come impiegato, si è unita
al movimento di massa rivoluzionario negli anni 80 e ha organizzato il movimento
di liberazione delle donne e ha allo stesso tempo combattuto per i diritti
democratici come avvocato a Chennai. In seguito è entrata in clandestinità ed è
divenuta parte della lotta rivoluzionaria maoista dei Ghâts
occidentali.
A dispetto dei problemi alla
vista e di salute che peggiorava Ajitha ha resistito alla prova di una vita
clandestina in mezzo agli Adivasi e ai Dalit. Kuppu Devaraj et Ajitha sono nati
in famiglie dalit ed erano imbevuti della coscienza di classe rivoluzionaria per
servire le grandi masse lavoratrici sfruttate di questo paese.
Il FDR rende omaggio ai
compagni Kuppa Devaraj et Ajitha ed esige una nuova autopsia dei cadaveri e una
inchiesta giudiziaria sull’imboscata e la punizione degli ufficiali implicati in
questa operazione. Il FDR invita i democratici e il popolo ad alzarsi in
solidarietà.
Varavara
Rao
Presidente
Fronte Demmocratico
Rivoluzionario (RDF - Revolutionary Democratic Front)
Hyderabad
29 novembre
2016
Nessun commento:
Posta un commento