lunedì 30 marzo 2015

pc 30 marzo - Torino Daniele libero subito!


INVITIAMO TUTTI E TUTTE AD UN PRESIDIO DI SOLIDARIETA' 
CHE SI TERRA'  QUESTA SERA PRESSO IL CARCERE 
LORUSSO-COTUGNO DI TORINO: 
APPUNTAMENTO ALLE H.21,30 PRESSO IL CAPOLINEA 
DEL TRAM LINEA 3.
Da due giorni Daniele, uno studente universitario di 22 anni,
si trova rinchiuso nel blocco B del carcere delle Vallette di Torino,
colpevole di essere sceso in piazza assieme a tantissime altre persone
per difendere la propria città dall'adunata fascio-leghista che si è tenuta
sabato nel capoluogo piemontese.
Daniele è stato infatti fermato sabato pomeriggio assieme ad altre
7 persone durante la violenta carica con cui la polizia ha aggredito
il corteo #MaiConSalvini che stava sfilando per il centro della città
 in opposizione al comizio della Lega Nord che si teneva qualche via più
in là, e che vedeva sul palco la presenza di Matteo Salvini e di
vari esponenti della galassia neofascista, da Casapound a Fratelli d'Italia.
Per gli altri fermati la Questura ha disposto il rilascio dopo alcune ore
(per 5 di loro con denuncia a piede libero), mentre per il giovane compagno
è scattata la convalida dell'arresto che l'ha portato in carcere
.
Daniele domani mattina dovrà incontrare il pubblico ministero che deciderà se convalidare o meno il suo arresto. Il pm che ha in mano il suo caso è Nicoletta Quaglino, il cui nome suona familiare per essere parte del team della Procura che negli ultimi anni ha portato avanti la crociata giudiziaria contro il movimento No Tav. E' infatti proprio la Quaglino che, dopo l'abbandono da parte dei due pm con l'elmetto Padalino&Rinaudo, assieme alla collega Pedrotta ha preso in mano il maxi-processo No Tav (nel quale aveva richiesto due secoli di condanne...), ma il suo nome ritorna anche in altri processi a carico di compagni e compagne accusati di aver preso parte a diversi momenti di lotta e mobilitazione.
Daniele si trova oggi in carcere - nel giorno del suo compleanno - per aver coraggiosamente difeso il corteo dalle aggressioni della polizia, per aver rivendicato lo spirito antifascista e antirazzista della città di Torino non con qualche vuota celebrazione a parole ma con la pratica della lotta quotidiana, per aver scelto di opporre il proprio corpo e la propria determinazione al tentativo della Lega Nord e dei loro compari fascisti di ritagliarsi spazio e agibilità politica cavalcando retoriche razziste e xenofobe.
Ci stringiamo solidali attorno a lui con l'augurio di riaverlo al più presto con noi: l'antifascismo e l'antirazzismo non si processano, Daniele libero subito!

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