domenica 29 marzo 2015

pc 29 marzo - LA 1° INTERNAZIONALE E I SINDACATI - "CONTRO IL SISTEMA DELLA SCHIAVITU' DEL SALARIATO"

Da Risoluzioni al Congresso di Ginevra dell’Associazione internazionale dei lavoratori, 1866

lI capi­tale è una forza sociale con­cen­trata, men­tre dal canto suo l’operaio non dispone che della sua forza ripro­dut­tiva indi­vi­duale. Per­ciò il con­tratto tra capi­tale e lavoro non può mai venir sta­bi­lito su basi eque (…).
Il solo potere sociale che pos­sie­dono gli ope­rai è il loro numero. La forza del numero è annul­lata dalla disu­nione. Quest’ultima tra gli ope­rai è pro­dotta e per­pe­tuata dalla con­cor­renza ine­vi­ta­bile fra loro stessi. I sin­da­cati ori­gi­na­ria­mente sono nati dagli espe­ri­menti spon­ta­nei degli ope­rai per supe­rare la sud­detta con­cor­renza o per lo meno per atte­nuarla, per mutare i ter­mini del con­tratto (…). L’oggetto imme­diato dei sin­da­cati è tut­ta­via limi­tato alle neces­sità delle lotte quo­ti­diane, ai mezzi per difen­dersi con­tro gli attac­chi del capi­tale, alle que­stioni sala­riali e della durata del lavoro (…). I sin­da­cati si sono occu­pati finora troppo esclu­si­va­mente di lotte locali imme­diate con­tro il capi­tale e non hanno avuto suf­fi­ciente con­sa­pe­vo­lezza del loro potere d’azione con­tro il sistema della schia­vitù del sala­riato. Si sono per­ciò tenuti troppo lon­tani dal movi­mento gene­rale sociale e poli­tico (…). I sin­da­cati devono oggi impa­rare ad agire coscien­te­mente come cen­tri orga­niz­za­tori della classe ope­raia nel grande inte­resse della sua eman­ci­pa­zione totale. Devono appog­giare ogni movi­mento sociale e poli­tico che pro­ceda in tale direzione.

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